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Parco eolico Grosseto, la Provincia dice no: “Impatto pesantissimo sul paesaggio maremmano”

La Provincia di Grosseto ha annunciato il suo parere negativo al progetto del parco eolico Grosseto: dieci torri alte fino a 200 metri tra Pingrossino e la valle del Bruna. «Impatto pesantissimo sul paesaggio maremmano, danni per turismo e agricoltura». L’ente chiede regole chiare e potere ai territori nella pianificazione degli impianti rinnovabili
Un fotomontaggio della possibile vista del parco eolico da Macchiascandona
Un fotomontaggio della possibile vista del parco eolico da Macchiascandona

GROSSETO. La Provincia di Grosseto ha annunciato che esprimerà parere contrario al progetto del Parco eolico Grosseto, l’impianto da 10 torri alte fino a 200 metri che dovrebbe sorgere tra Pingrossino e la valle del Bruna, lungo una fascia territoriale di circa 14 chilometri, all’altezza di Montepescali.


Un progetto da 10 torri per 60 MW

Il parco eolico, proposto dalla società Revalue Wind 1 srl, prevede la costruzione di dieci aerogeneratori distribuiti nei territori comunali di Castiglione della Pescaia, Gavorrano e Grosseto, per una potenza complessiva di 60 megawatt.

Il progetto è attualmente sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nazionale presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.


“Un impatto pesantissimo sul paesaggio”

Secondo la Provincia, nonostante l’impianto sia destinato a produrre una quantità significativa di energia rinnovabile, avrebbe un impatto “pesantissimo” sul paesaggio maremmano, un territorio definito “unico per storia e identità”.

Le aree interessate coincidono infatti con la pianura delle bonifiche leopoldine e con i paesaggi agricoli modellati dall’Ente Maremma, oltre che con i borghi storici della valle del Bruna – Montepescali, Buriano, Giuncarico, Vetulonia – luoghi che rappresentano un patrimonio di valore culturale, ambientale ed economico.

«L’inserimento di megastrutture industriali in questo contesto – si legge nella nota – cancellerebbe la percezione di continuità tra la città etrusca e il suo territorio, compromettendo uno degli elementi più qualificanti della fruizione culturale della Maremma.»


Timori per turismo e agricoltura

L’ente sottolinea anche il rischio di danni indiretti al turismo e all’economia locale, basata su qualità ambientale, agriturismi e filiera enogastronomica.

«La Maremma non può essere ridotta a terreno di conquista per la speculazione – scrive la Provincia –. La transizione energetica è necessaria, ma deve essere giusta, regolata e rispettosa del territorio.»


“Un vuoto normativo che favorisce la speculazione”

Nel comunicato si denuncia inoltre un vuoto normativo legato all’assenza del nuovo decreto ministeriale sulle aree idonee e non idonee alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili.

Un’assenza che, secondo la Provincia, sta favorendo «la corsa agli incentivi e la proliferazione di progetti calati dall’alto, portati avanti da soggetti improvvisati e senza legami con i territori».

«Non si tratta di essere contro la transizione energetica – spiega la nota – ma di pretendere regole, pianificazione e partecipazione. Oggi il rischio è quello di un vero e proprio far west energetico.»


Una corsa agli impianti in tutta la provincia

La Provincia cita anche alcuni numeri per descrivere la pressione crescente: nella sola provincia di Grosseto risultano attivi procedimenti per oltre 2.100 MW di nuovi impianti da fonti rinnovabili, tra eolico e fotovoltaico, con una superficie potenzialmente interessata di oltre 2.300 ettari.


La richiesta: regole chiare e potere ai territori

La Provincia chiede al Governo di approvare il decreto sulle aree idonee, per restituire a Regioni ed enti locali il potere di pianificare.

«Solo così sarà possibile proteggere paesaggi, agricoltura e identità culturale della Maremma, conciliando energia pulita e tutela ambientale. La transizione energetica deve essere una scelta di civiltà, non di speculazione. Servono regole, trasparenza e partecipazione.»


Una nuova fase del dibattito

Il parere negativo della Provincia arriva mentre il progetto è ancora al vaglio del Ministero e potrebbe pesare nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.

Si tratta di un passaggio importante nel dibattito che oppone le esigenze della transizione energetica alla tutela del paesaggio e dell’identità maremmano, un equilibrio sempre più delicato tra sviluppo e conservazione.

📍 Decisione della Provincia di Grosseto – Ottobre 2025

Esito:
Parere negativo al progetto del parco eolico Grosseto.

Motivazioni principali:
– Impatto “pesantissimo” sul paesaggio maremmano
– Presenza di 10 torri fino a 200 metri tra Pingrossino e valle del Bruna
– Coinvolgimento di aree agricole e borghi storici (Montepescali, Buriano, Giuncarico, Vetulonia)
– Rischio di danni al turismo, all’agricoltura e all’identità culturale

Dichiarazione della Provincia:
«La Maremma non può essere ridotta a terreno di conquista per la speculazione.
La transizione energetica è necessaria, ma deve essere giusta, regolata e rispettosa del territorio.»

Ulteriori criticità segnalate:
Vuoto normativo sulle aree idonee e non idonee per gli impianti rinnovabili
– Corsa agli incentivi e proliferazione di progetti “calati dall’alto”
– In provincia di Grosseto attivi procedimenti per oltre 2.100 MW di nuovi impianti eolici e fotovoltaici, su oltre 2.300 ettari

Richiesta al Governo:
Approvare il decreto sulle aree idonee per restituire a Regioni e Comuni il potere di pianificare.
Solo così sarà possibile conciliare energia pulita e tutela del paesaggio maremmano.

 

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