Polo a Punta Ala: «Qui risorgerà la disciplina» | MaremmaOggi Skip to content

Polo a Punta Ala: «Qui risorgerà la disciplina»

Gaia Bulgari, presidente del comitato: «I cavalli? una passione forte, sono orgogliosa della Punta Ala Polo Cup, proseguiamo così al rilancio del Centro ippico»
Nella foto, accanto alla sindaca Elena Nappi, a sinistra Alessandro Giachetti (coordinatore dipartimento polo FISE) e, a destra, Gaia Bulgari

PUNTA ALA. Alla presidenza del comitato organizzatore della ‘Polo Cup’ c’è Gaia Bulgari. La “restauratrice” del Centro Ippico di Punta Ala ha adottato una filosofia imprenditoriale semplice e diretta. Quella dell’impegno su campo, senza formalizzarsi troppo. Non a caso, al momento del bisogno, c’era anche lei a spostare tavoli e cartelloni.

In più ha aggiunto quel tocco di quell’eleganza che ha reso famoso nel mondo il brand legato al suo cognome.

I cavalli, quelli che ha riportato a Punta Ala, rimangono una passione fortissima. Aver rilevato il Centro ippico della frazione e rifatto il campo da polo dopo oltre 30 anni di inutilizzo, sono gli ultimi due passi di una storia iniziata quando era piccola, con le sue sorelle, seguendo il salto ad ostacoli, mai dimenticando però la frazione di Castiglione della Pescaia.

Gaia Bulgari al centro tra due amazzoni del Polo
Al centro Gaia Bulgari

«Punta Ala ha attraversato la mia vita in tanti modi – dice Bulgari – e quel campo di polo è sempre stato lì, presente e discreto. Un simbolo, anche se rimasto in disuso per tanti anni. Quando poi si sono verificate le condizioni per rilevare il Centro ippico, riportarlo all’antico splendore è stato un fatto quasi naturale. Conoscete quel senso del rimettere le cose al loro posto recuperandone la bellezza e l’essenza? Ecco, quello».

Il Covid non ha fermato la determinazione

Il processo di “restaurazione” è iniziato nel periodo pre-covid, la pandemia non ha certo aiutato, ma la determinazione è stata più forte. «Ho rilevato il centro nel 2019. I lavori di recupero e restauro sono iniziati nel febbraio 2020, proprio quando il maledetto virus ha deciso di sconvolgere il mondo – dice Bulgari – dopo una settimana abbiamo chiuso tutto per il lockdown, ma non ci siamo persi d’animo nonostante le molte difficoltà. In quella complicata estate siamo comunque riusciti a riaprire la scuola di equitazione per i ragazzi e abbiamo ripetuto lo sforzo nel novembre dello stesso anno. D’altra parte, la pratica sportiva dei più giovani resta una grande priorità qui al Centro ippico di Punta Ala».

L’incontro con il capo del polo della Fise, Alessandro Giachetti, ha rappresentato poi l’ultima spinta verso il progetto. «Ci siamo sentiti le prime volte per telefono durante il lockdown- racconta – Il suo entusiasmo è stato davvero coinvolgente. Lui qui aveva giocato e l’unione di intenti, idee e progetti è stato un fatto naturale. E oggi, ammirare i campioni di diverse nazionalità cimentarsi su questo manto erboso è una soddisfazione non da poco per me e per Alessandro».

Don Repici, la sindaca Nappi, Gaia Bulgari e Alessandro Giachetti a Punta Ala
Don Repici, la sindaca Nappi, Gaia Bulgari e Alessandro Giachetti

La difficoltà maggiore nel ricreare questa sorta di Wimbledon del Polo è stata rappresentata dall’acqua. Riattivare i flussi di acqua industriale per l’irrigazione non è stato così semplice come si potrebbe invece pensare. «A proposito, mi consenta di ringraziare il team dell’Acquedotto del Fiora: abbiamo lavorato in grande sintonia – dice Bulgari – Abbiamo un’acqua dalla salinità altissima, uno fatto assolutamente normale essendo il campo in riva al mare. È per questo che abbiamo rifatto il manto erboso con una gramigna particolare, il paspalum, che resiste al tasso di salinità elevato».

Un sogno divenuto realtà

Per gli organizzatori il ritorno del polo a Punta Ala è il coronamento di un sogno: «La collaborazione di tutti coloro che hanno capito, dopo un momento di assestamento iniziale, che qui c’era soltanto Gaia e non “la Bulgari”. Una donna, un’imprenditrice che si era messa in testa l’idea di rilanciare gli sport equestri – racconta – Non dimenticherò mai che tante persone sono venute qui a spendere anche le loro ferie per rilanciare questo simbolo della comunità maremmana».

“La Bulgari” sorridendo racconta che vive questo ritorno del Polo a Punta Ala con una certa “ansia da prestazione” e risponde così alle voci che parlano di una futura organizzazione di gare di salto ostacoli: «Che le posso dire? Le voci nascono sempre da qualcosa. D’altra parte il campo è polifunzionale e adatto alle diverse discipline degli sport equestri. Eppoi quando guardo il manto erboso vedo un luogo di grande socializzazione che può ospitare concerti, spettacoli e non solo».

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