Piombino in piazza contro il genocidio a Gaza e per la Sumud Flotilla | MaremmaOggi Skip to content

Piombino in piazza contro il genocidio a Gaza e per la Sumud Flotilla

Dopo la manifestazione del 22 settembre, per quest’oggi, venerdì 3 ottobre, è stato indetto un altro sciopero contro il genocidio a Gaza. Dalle 17 il corteo da piazza Dante al porto di Piombino
Sciopero generale per Gaza e le donne in nero al Porto di Piombino
Sciopero generale per Gaza e le donne in nero al porto di Piombino

PIOMBINO. Si terrà questo pomeriggio, a partire dalle ore 17, la manifestazione contro il genocidio a Gaza per la Sumud Flotilla.

Il corteo partirà da Piazza Dante e proseguirà per le principali strade di Piombino passando da Via Fucini, Via della Repubblica, Via Lombroso, Via Roma, Via Cristoforo Colombo, Via Buozzi, Via della Ferriera, Via Ignazio Silone, Viale Regina Margherita, terminando in Piazzale Premuda, al Porto di Piombino.

I combattimenti e le operazioni 

Proseguono i combattimenti militari tra Israele e Hamas (che governa la Striscia di Gaza), a seguito degli eventi iniziati il 7 ottobre 2023.

Il bilancio delle vittime civili palestinesi è pesantissimo, con decine di migliaia di morti e feriti, la maggior parte dei quali sono donne e bambini. Circa l’85% della popolazione di Gaza, quasi 1,9 milioni di persone, è stata sfollata all’interno della Striscia, costretta a continui spostamenti forzati alla ricerca di aree più sicure, spesso in condizioni disorganizzate e sotto il rischio di attacchi.

La popolazione è sull’orlo della carestia a causa del blocco degli aiuti umanitari e della grave scarsità di cibo.

La locandina della manifestazione del 3 ottobre
La locandina della manifestazione del 3 ottobre

Le Nazioni Unite hanno segnalato decine di migliaia di casi di malnutrizione acuta o grave tra i bambini. L’assedio ha causato la quasi totale mancanza di acqua potabile (il 98% non è potabile), cibo, farmaci, carburante ed elettricità.

Il sistema sanitario è al collasso

Sebbene siano entrati alcuni convogli, il flusso di aiuti umanitari è insufficiente per rispondere ai bisogni reali della popolazione.

Ci sono stati diversi tentativi di mediazione per un cessate il fuoco e per lo scambio di ostaggi, ma le tregue finora siglate sono state interrotte.

La Striscia di Gaza è sottoposta a un blocco terrestre, aereo e marittimo da parte di Israele e, in parte, dell’Egitto, che limita fortemente il movimento di persone e merci.

Il cessate il fuoco

Organizzazioni umanitarie e paesi a livello internazionale continuano a chiedere un cessate il fuoco immediato e incondizionato, la protezione dei civili e l’accesso senza restrizioni agli aiuti umanitari.

Alcune organizzazioni hanno denunciato l’operato israeliano come possibile “genocidio” o “crimini di guerra”, mentre Israele respinge tali accuse.

Le donne in nero al porto di Piombino
Le donne in nero al porto di Piombino

Tentativi recenti, come la “Global Sumud Flotilla“, di portare aiuti via mare sono stati intercettati e bloccati dalla Marina israeliana.

Allo sciopero indetto per venerdì 3 ottobre da S.I. COBAS– sindacato intercategoriale COBAS, contro “il genocidio a Gaza e l’attacco israeliano alla Global Sumud Flotilla”, anche altre sigle sindacali hanno aderito tardivamente.

La Rete scuole contro il genocidio

Dopo la grande mobilitazione del 22 settembre, gli insegnanti della “Rete Scuole contro il genocidio” tornano a manifestare.

«Per il popolo di Gaza e per la Sumud Flotilla – dicono in una nota i docenti -. Per fermare la corsa verso la guerra anche in Europa e i traffici di armi nei nostri porti. Perché lottare contro l’aumento delle spese militari significa evitare ulteriori tagli alla sanità pubblica e soprattutto alla nostra scuola e al futuro dei nostri ragazzi. Significa boicottare le fabbriche del genocidio in Israele, negli Stati Uniti e anche in Italia. Vuol dire combattere un presente di ingiustizie e di nuovi grandi sacrifici per le giovani generazioni».

La locandina dello sciopero
La locandina dello sciopero

«Lottare perché gli attivisti della Flotilla non siano trattati alla stregua di terroristi. Se è criminale rischiare la vita per portare cibo e beni di prima necessità a un popolo distrutto, allora davvero c’è tutto un mondo da ribaltare – concludono –. Gli insegnanti continueranno a gridarlo nelle piazze e nelle strade di Piombino, in una nuova iniziativa: un corteo che partirà da piazza Dante Alighieri alle 17 e terminerà al porto. Per la Palestina libera, dal fiume al mare!».

La vicinanza della giunta di Campiglia Marittima

La Giunta comunale di Campiglia Marittima esprime la propria vicinanza agli attivisti della Global Flotilla per Gaza e ai tanti cittadini, tra cui moltissimi giovani, che in queste ore sono scesi in piazza per denunciare il blocco in acque internazionali da parte di navi militari israeliane, delle imbarcazioni di 44 paesi del mondo che tentavano di portare aiuti umanitari al popolo palestinese, stremato da un disumano e distruttivo sterminio che le stesse Nazioni Unite hanno definito genocidio.

«Come istituzione la giunta apprezza tutti coloro che si stanno spendendo per evitare che l’illegittimo blocco delle imbarcazioni della Flotilla, l’arresto e il trasferimento in Israele degli attivisti, si trasformino in un ennesimo atto di violenza contro persone che hanno solo il merito di aver intrapreso un’azione umanitaria fino ad oggi ostacolata dall’intransigenza dello Stato di Israele, in violazione dei diritti internazionali sanciti dall’Onu – dice in una nota l’amministrazione comunale di Campiglia Marittima – Tuttavia il sentimento è che questo non possa bastare. Insieme all’impegno per l’immediata liberazione degli attivisti fermati illegalmente, la giunta rimarca l’urgenza di una forte iniziativa per il rispetto rigoroso dei diritti internazionali sanciti dai trattati dell’Onu, purtroppo ripetutamente ignorati e violati con il silenzio complice di molti degli Stati che li hanno sottoscritti, compreso lo Stato italiano».

Quello che si prefigura è un futuro in cui nel mondo a prevalere non saranno i diritti, ma solo la prepotenza distruttiva e la forza delle armi.

«La Giunta rivolge dunque alle istituzioni nazionali italiane, di cui è parte, un appello per farsi promotrici di un’iniziativa per riaffermare il diritto internazionale e per dotare l’Onu dei poteri e delle garanzie, che oggi mancano per farlo rispettare, con una vera e propria Costituzione della Terra».

«Per queste ragioni, la giunta dichiara il proprio sostegno alle iniziative e alle manifestazioni che saranno intraprese nei prossimi giorni per il rilascio degli attivisti della Global Flotilla, per l’immediata cessazione del genocidio a Gaza, per la cessazione di tutte le guerre e per il rilancio della cooperazione e del diritto internazionale, come unica via di uscita razionale di fronte alla catastrofe che incombe sul futuro del mondo – conclude -.  Con la stessa determinazione, auspica che tutte le iniziative si svolgano in modo civile e non violento per non offrire pretesti a chi ritiene che la forza e la violenza siano le uniche forme possibili nelle relazioni tra gli Stati e gli esseri umani».

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