Piombino, dimezzano le crociere. La protesta di Confcommercio | MaremmaOggi Skip to content

Piombino, dimezzano le crociere. La protesta di Confcommercio

Accosti delle crociere dimezzati nel 2026: solo sei contro i tredici di quest’anno. La mancanza di bus turistici è il “collo di bottiglia” che frena Piombino. Torchioni e Busdraghi: “Piombino si merita di più”. Il Comune pensa di assegnare i servizi alla Parchi Val di Cornia
Il porto di Piombino
Il porto di Piombino

PIOMBINO. Hanno destato non poca preoccupazione i dati forniti al Tavolo dell’accoglienza per Piombino e Elba nei rappresentanti di Confcommercio Piombino. 

Il tavolo, organizzato dall’autorità portuale circa l’accoglienza portuale e in particolare sui numeri dei futuri accosti croceristici della stagione 2026, ha scatenato una forte delusione. 

Torchioni e Busdraghi: «Piombino si merita di più»

Clima di forte delusione e preoccupazione emerge dalle dichiarazioni di Confcommercio Piombino a seguito della presentazione dei dati da parte dell’Autorità Portuale al Tavolo dell’Accoglienza per Piombino e dell’Elba. Al centro della contestazione vi è il drastico calo previsto per gli accosti croceristici nel porto piombinese per la stagione 2026, un risultato definito “misero” che penalizza l’economia locale.

Marco Torchioni, presidente della delegazione confcommercio
Marco Torchioni, presidente della delegazione confcommercio

Il dato che ha innescato la reazione dell’associazione di categoria è allarmante: nel 2026 le navi da crociera che faranno scalo a Piombino saranno solo sei, in netto contrasto con le tredici previste per l’anno in corso.

«Nello specifico – dettaglia il presidente di delegazione Confcommercio Livorno, Marco Torchioni, – le crociere che si fermeranno nel nostro porto, nel 2026, saranno solo sei contro le tredici dell’anno in corso. Tale misero risultato è ancora più amaro se confrontato con le performance in crescita dei porti più vicini, tutte in crescita: Portoferraio passerà da 85 accosti del 2025 ai 104 nel 2026 (ma il dato è ancora suscettibile a un aumento), a Livorno gli accosti passeranno da circa 380 a 420 nel 2026. Questo trend purtroppo per noi non è un segno negativo occasionale, ma un andamento che si sta consolidando di anno in anno».

L’impatto economico

Confcommercio sottolinea con forza la rilevanza del settore croceristico per l’economia di Piombino, soprattutto in un contesto difficile. Si stima che una nave porti in media 1600 passeggeri, di cui 1000/1100 visitano direttamente il centro città, garantendo un tangibile beneficio agli operatori commerciali, non solo nel settore della ristorazione. L’arrivo in banchina, senza fermate in rada, è inoltre un elemento logistico molto apprezzato da armatori e passeggeri.

«La rilevanza di questo settore – continua Torchioni – come più volte sottolineato da Confcommercio, non è secondaria nella difficilissima congiuntura economica piombinese, infatti, la maggioranza degli operatori commerciali del centro cittadino evidenziano un tangibile beneficio derivante dai croceristi che visitano la città. Non solo nel settore ristorazione. A tal proposito l’Autorità Portuale dichiara che mediamente le navi da crociera portano circa 1600 passeggeri, di cui 1000/1100 non partecipa a visite organizzate dall’armatore ma visita il nostro centro».

Tra le criticità la mancanza degli autobus per il granturismo

Viene altresì sottolineato come il potere arrivare in banchina per la nave e non essere costretta ad una fermata in rada sia un notevole elemento positivo con benefici per la logistica sia dell’armatore sia dei passeggeri.

Secondo i relatori della riunione c’è un aspetto che mina alla base la nostra concorrenzialità: gli armatori, sulla piazza di Piombino, hanno una grandissima difficoltà a reperire quegli autobus gran turismo necessari a organizzare le visite alle città vicine (Volterra, Bolgheri, Pisa). Tali tour sono per loro parte integrante del business crocieristico.

Busdraghi: «Piombino non dà peso al settore croceristico»

Fabio Busdraghi
Fabio Busdraghi

Il vicepresidente provinciale Confcommercio Fabio Busdraghi fa notare che:

«Questo impedimento, presente in misura minore anche altrove, rende di fatto impossibile per un tour operator scegliere Piombino come scalo. Un altro elemento di criticità messo in evidenza dalla relazione è la forte concentrazione degli accosti nel 2025 in capo a un unico soggetto, responsabile di 12 accosti su 13 complessivi, una situazione che rende il nostro porto particolarmente vulnerabile a eventuali scelte di spostamento verso altri scali. La valutazione complessiva della relazione risulta quindi profondamente deludente e sconfortante per una serie di motivi. Il principale è il peso ancora marginale che il territorio di Piombino attribuisce al settore croceristico, soprattutto se messo a confronto con l’Isola d’Elba, con un divario che appare evidente».

«Con tutto il rispetto per il nostro assessorato presente alla riunione -, aggiunge Torchioni – notiamo come la componente elbana abbia ritenuto opportuno garantire la presenza diretta del sindaco di Portoferraio; durante l’incontro, l’autorità portuale ha potuto così affrontare in modo concreto e proficuo, direttamente con il primo cittadino, diversi temi strategici per migliorare l’accoglienza nel porto. Ascoltare l’esposizione dei dati non è sufficiente: è necessario affrontare i problemi e farsene carico ai massimi livelli istituzionali, considerata l’importanza economica del comparto».

«Da anni chiediamo l’avvio di un confronto serio sulla mobilità, dai bus navetta estivi fino a quello che oggi sembra configurarsi come un vero e proprio collo di bottiglia capace di strozzare lo sviluppo futuro della croceristica a Piombino. Le soluzioni possibili esistono, come emerso anche nel corso della riunione, e devono essere analizzate e valutate concretamente senza ulteriori indugi».

Busdraghi ha concluso con un forte appello:

«Sempre nell’ambito dell’incontro è scaturita la possibilità di una partecipazione dell’amministrazione cittadina all’attività di promozione croceristica svolta nell’ambito di fiere di settore. Confcommercio non si vuole rassegnare a accettare l’attuale stato di cose, anche Porto Santo Stefano ci ha surclassato con 80 accosti. Occorre fare sistema, occorre che qualcuno si prenda finalmente la responsabilità di una situazione che appare sempre più paradossale e penalizzante per l’economia del territorio».

Il Comune: «Miglioreremo l’accoglienza, anche grazie alla Parchi»

Anche il Comune interviene sul taglio delle crociere, che passano da 13 a 6

Purtroppo – dicono dall’Amministrazione – questo avviene a causa di una scelta imprenditoriale insindacabile dell’armatore, che ha deciso di dirottare altrove le sue navi. Fortunatamente, gli operatori portuali piombinesi hanno lavorato per intercettare l’interesse di altre compagnie che porteranno comunque crociere sul territorio.

«Non possiamo accettare che, nonostante l’apprezzamento dimostrato dai crocieristi per Piombino e per le sue attrattive, la nostra città resti indietro. – ha dichiarato l’assessore alle attività produttive e al turismo, Sabrina Nigro – : una grande percentuale dei turisti che sbarcano a Piombino sceglie di trattenersi in visita alla città, con evidenti ricadute positive sulle attività del centro e dei quartieri limitrofi. Questo è confermato dagli eccellenti risultati delle customer satisfaction compilate dai crocieristi stessi».

«Ora è indispensabile agire in modo forte e concreto per modificare le previsioni. Il Comune lavorerà in piena collaborazione con gli operatori e l’Autorità di sistema portuale  per rendere più interessante possibile lo scalo a nuovi armatori, per ritornare ai numeri precedenti e arrivare anche a incrementare il numero degli arrivi nel porto».

Il Comune di Piombino si impegnerà dunque attivamente per incrementare i contatti e per rendere lo scalo più appetibile per gli armatori. Durante l’incontro sono tra l’altro emersi segnali di interesse da parte di operatori potenzialmente molto promettenti, che costituiscono un primo e significativo segnale di ripresa e prospettiva positiva. Queste attività si aggiungeranno a quanto fatto dall’Amministrazione piombinese in questi anni per supportare i crocieristi e far loro conoscere e apprezzare il patrimonio storico-culturale e naturalistico della città, attraverso l’affidamento dei servizi specifici alla società Parchi Val di Cornia.

Il Comune di Piombino ribadisce il proprio impegno nel sostenere e rafforzare l’attrattività del porto e della città, consapevole del ruolo strategico che il turismo crocieristico può ricoprire per l’economia locale e per il tessuto produttivo cittadino.

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