PORTO SANTO STEFANO. La lite, probabilmente per gelosia, è scoppiata poco dopo l’una di sabato 16 luglio a Porto Santo Stefano. Una lite violenta, durante la quale il trentenne avrebbe colpito la sua fidanzata. Le urla della ragazza hanno richiamato i carabinieri della stazione che passavano da lì. E che si sono subito precipitati per fermare il ragazzo e per identificarlo.
L’intervento dei parenti della ragazza
mentre i militari stavano chiedendo i documenti al ragazzo, sono arrivati i parenti della giovane. Due persone, in sella allo scooter, che hanno cominciato a inveire contro i militari. I carabinieri, a quel punto, hanno accompagnato l’uomo in caserma per proseguire gli accertamenti e perquisirlo: è arrivata anche la giovane e quando l’uomo l’ha vista ha cercato di andarle incontro per parlare. I carabinieri hanno cercato di fermarlo, ma lui si è rigirato e ha colpito uno dei militari. È stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato nelle celle di sicurezza.
Difeso dall’avvocato Riccardo Lottini, sabato 16 luglio si è presentato di fronte al giudice Andrea Stramenga per la convalida. Il trentenne non ha risposto alle domande. Il sostituto procuratore Federico Falco (in aula la vice procuratrice onoraria Elena Bartalini), aveva chiesto il divieto di dimora nella provincia di Grosseto. L’uomo però ha spiegato al giudice di lavorare a Orbetello, quindi il magistrato ha disposto il divieto di dimora nel comune di Monte Argentario, dove vive la giovane.
L’avvocato ha chiesto il termine a difesa e il processo per direttissima sarà celebrato tra qualche giorno. La ragazza, che ha spiegato di non essere mai stata picchiata in precedenza dall’uomo, non ha sporto querela.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli