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Partecipate, il regolamento parla chiaro: «Professionalità adeguate»

Giacomo Gori (M5S) ha chiesto la convocazione del consiglio comunale per discutere chi guiderà le società del Comune. Alla riunione di maggioranza fumata nera
I banchi della minoranza vuoti in consiglio comunale a Grosseto
Il consiglio comunale di Grosseto

GROSSETO. Fumata nera alla riunione convocata lunedì 7 aprile per cominciare a discutere delle nomine nelle società partecipate, in scadenza il 30 aprile.

Mentre nella maggioranza si cerca di far quadrato sui nomi di chi dovrà presiedere Sistema, l’Epg, le Farmacie comunali e avere un posto come consigliere in Adf – quadrato che ancora sembra essere soltanto un tondo, Giacomo Gori, consigliere M5S, chiede la convocazione del consiglio comunale, proprio per discutere di questo argomento. 

Presentando una proposta di iniziativa consiliare proprio per discutere “gli indirizzi per la designazione e la nomina dei rappresentanti del Comune di Grosseto negli organismi da esso partecipati”, come si legge nell’oggetto. 

Fumata nera alla riunione di maggioranza

Lunedì 7 aprile, alla riunione di maggioranza nella quale si sarebbero dovute discutere le nomine delle partecipate, mancavano sia il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che l’assessore alla cultura Luca Agresti, impegnato in una riunione a Follonica. Ed è qui che si sarebbe manifestato il primo malumore, con la proposta, di Fabrizio Rossi, di piazzare alla guida delle Farmacie comunali Sandro Marrini, dopo le dimissioni di Giulio Tambelli

Nomina che Forza Italia non digerisce e che non piacerebbe nemmeno al resto della maggioranza. Agresti non commenta. «Ero a una riunione precedentemente fissata a Follonica», taglia corto. Ma il mal di pancia sulla discesa dei follonichesi (era circolato anche il nome di Stefano Boscaglia, assessore della giunta Buoncristiani), non avrebbe colpito solo i forzisti. 

Il nodo di Sistema

Se per parlare della nomina del membro del cda in quota al Comune in Adf c’è ancora tempo – anche se Roberto Baccheschi, consigliere uscente, resta in pole position – più difficile sembra il nodo di Sistema, la società guidata fino a oggi da Mauro Squarcia, che ha incassato non soltanto il sostegno di buona parte del centrodestra ma che ha anche ottenuto consensi per la politica di gestione adottata fino ad oggi.

Sistema però è entrata nel mirino del Noc, che per quel posto ha fatto il nome di Claudio Pacella. Ma la nomina del medico farebbe venire meno un accordo stretto tra il sindaco e la sua lista e Confartigianato.

La stessa che la precedente amministrazione di centrosinistra aveva stretto con Cna per la nomina di Gabriele Fusini. Il presidente di Sistema quindi, ha sempre rappresentato il mondo imprenditoriale. Pacella, invece, è medico. E con il mondo dell’imprenditoria ha poco a che spartire. 

Il regolamento inchioda il consiglio sulle nomine

Da una parte quindi ci sono le nomine, quelle volute dalla politica. Il Risiko dei posti, il Monopoli delle caselle. Dall’altra però ci sono le leggi e i regolamenti che vengono richiamati dal consigliere comunale Giacomo Gori che ha chiesto la convocazione del consiglio comunale, visto che quello dell’11 aprile era saltato. 

«La discussione sulle nomine delle partecipate e sul rispetto dei regolamenti – dice Gori – deve passare anche dalla commissione consiliare. Ci sono delle norme e delle regole che sono stringenti e che non possono essere ignorate».

Regole che non sono state scritte da chicchessia, ma che provengono non soltanto dal Regolamento comunale ma anche dalla presidenza del Consiglio e dall’Anac, l’autorità nazionale anti corruzione.

«Il regolamento comunale è chiaro – dice Gori che lo riporta nella proposta d’iniziativa consiliare – e dice, all’articolo 3, che “i Rappresentanti del Comune di Grosseto devono essere in possesso di adeguata professionalità, qualificazione ed esperienza rispetto all’incarico da ricoprire».

Articolo che quindi, per parlare della sola Sistema, escluderebbe il nome del candidato del Noc. Medico capace, senza ombra di smentita, ma senza titoli per guidare la stessa società. Lo stesso varrebbe quindi per le nomine alla guida delle Farmacie comunali o all’Epg. Criteri di professionalità e competenza che sono richiamati anche dalla conferenza unificata tra la presidenza del consiglio dei Ministri, il Mef e l’Anci. 

Il cda di Sistema non s’ha da fare

Ci sono le nomine e c’è la proposta avanzata da Fabrizio Rossi di dotare Sistema di un consiglio di amministrazione. È questo un altro nodo sul quale la maggioranza si sta confrontando in queste settimane. 

Proposta che – a leggere il Vademecum per le società in house del nuovo codice degli appalti e del testo unico delle società pubbliche scritto di nuovo da Anac e dal Consiglio nazionale del notariato, non potrebbe essere fatto. 

Il testo infatti prevede la deroga alla scelta dell’amministratore unico in favore del consiglio di amministrazione soltanto per le società pluripartecipate. Ovvero per quelle che hanno più di un socio. Sistema, ha solo il Comune. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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