Parco eolico da 10 turbine tra Castiglione, Gavorrano e Grosseto: energia pulita o ferita nel paesaggio? | MaremmaOggi Skip to content

Parco eolico da 10 turbine tra Castiglione, Gavorrano e Grosseto: energia pulita o ferita nel paesaggio?

Dieci aerogeneratori da 6 MW ciascuno tra Grosseto, Castiglione e Gavorrano per un parco eolico da 60 MW. Revalue Wind 1 punta sulla transizione ecologica, ma comitati e cittadini temono un impatto visivo e ambientale sul cuore della Maremma
Parco eolico Grosseto: un fotomontaggio realizzato nella zona dell'impianto
Parco eolico Grosseto: un fotomontaggio realizzato nella zona dell’impianto

GROSSETO. Sta per entrare nel vivo l’iter del Parco eolico Grosseto, un progetto da 60 megawatt che coinvolge i comuni di Castiglione della Pescaia, Gavorrano e Grosseto. Le osservazioni possono essere inviate fino al 15 di ottobre.

La proposta, avanzata dalla società Revalue Wind 1 srl con sede a Milano e sviluppata insieme a EolPower Investments srl, punta a produrre energia pulita grazie a dieci aerogeneratori di ultima generazione.

Ma la Maremma è divisa: accanto a chi vede nell’impianto un passo avanti verso la transizione ecologica, cresce l’opposizione di chi teme un impatto irreversibile sul paesaggio e sull’identità rurale del territorio.


Il progetto: dieci turbine per 60 MW

L’impianto prevede dieci aerogeneratori da 6 MW ciascuno, alti circa 200 metri (125 al mozzo, più 75 di pala) distribuiti fra tre comuni:

  • Castiglione della Pescaia: WTG01, WTG03, WTG04, WTG05

  • Gavorrano: WTG02

  • Grosseto: WTG06, WTG07, WTG08, WTG09, WTG10

Gli aerogeneratori saranno collegati tra loro tramite linee interrate a 30 kV, organizzate in quattro dorsali che convergeranno in una cabina utente.

Da qui l’energia sarà immessa in rete attraverso una nuova stazione elettrica a 132 kV, collegata alle linee Grosseto–Menga e Giuncarico AL–Grosseto.

L’area scelta si estende nella pianura grossetana, tra 1 e 12 metri sul livello del mare, in terreni prevalentemente agricoli e già parzialmente antropizzati.

QUI LA MAPPA con l’ubicazione degli aerogeneratori


Gli obiettivi: più energia rinnovabile, meno emissioni

Secondo la società proponente, l’intervento rientra negli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e del Piano Energetico Regionale della Toscana, che prevedono di aumentare in modo significativo la produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2030.

I vantaggi evidenziati nel progetto:

  • produzione di energia elettrica senza emissioni inquinanti;

  • riduzione dei consumi di combustibili fossili;

  • contributo agli obiettivi di decarbonizzazione;

  • adozione di misure di mitigazione paesaggistica e acustica;

  • possibilità di occupazione e ricadute economiche sul territorio.

Durante la fase di costruzione sono previsti posti di lavoro per tecnici e maestranze locali, con manutenzione e monitoraggi costanti nella fase operativa.


Le preoccupazioni: paesaggio, turismo e partecipazione

Accanto agli obiettivi “verdi”, però, si sono levate numerose voci contrarie.

Tra queste spicca la Sentinella della Maremma, comitato che denuncia un rischio di «colonizzazione industriale» delle campagne e un impatto visivo incompatibile con il paesaggio maremmano.

Secondo il gruppo, l’installazione delle turbine – alte oltre cento metri – comprometterebbe la percezione visiva delle colline e della pianura, modificando uno degli orizzonti più identitari della Toscana meridionale (leggi l’articolo su MaremmaOggi.net).

I timori principali riguardano:

1. L’impatto paesaggistico
Le turbine sarebbero visibili da ampie porzioni di territorio, con conseguenze estetiche e percettive sul paesaggio rurale e naturalistico.

2. L’effetto sull’agricoltura e sul turismo
I comitati sostengono che la presenza del parco eolico possa ridurre l’attrattività turistica e deprezzare i terreni agricoli circostanti, con potenziali ripercussioni economiche per chi vive e lavora in zona.

3. Il rischio per l’avifauna
Viene segnalato un possibile impatto sugli uccelli migratori, in un’area che costituisce corridoio ecologico fra costa e colline interne.

4. Mancanza di partecipazione
La Sentinella della Maremma lamenta una scarsa trasparenza nel processo: i cittadini avrebbero scoperto il progetto quando l’iter era già avviato, senza una concertazione preventiva o la discussione di alternative.


Cosa prevede lo Studio di Impatto Ambientale

Il SIA, redatto da Revalue Wind 1, conclude che l’area scelta non rientra in siti protetti, parchi regionali o aree Natura 2000, e che gli impatti stimati sono mitigabili attraverso:

  • colorazioni neutre per le torri;

  • monitoraggio dell’avifauna;

  • interramento dei cavidotti;

  • gestione controllata di terre e rocce da scavo;

  • ripristino ambientale al termine del ciclo di vita dell’impianto

Il progetto è ora all’esame del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la Valutazione di Impatto Ambientale nazionale, dove potranno essere presentate osservazioni da enti e cittadini.
👉 Scheda del progetto sul portale del Ministero


Una Maremma in bilico tra energia e identità

Il Parco eolico Grosseto rappresenta un banco di prova per la convivenza tra sviluppo sostenibile e tutela del paesaggio.

Da un lato la necessità di produrre energia pulita e ridurre le emissioni, dall’altro il timore di perdere l’equilibrio visivo e ambientale che fa della Maremma un patrimonio unico.

La sfida ora è trovare un punto d’incontro tra innovazione e conservazione, ascoltando le ragioni di chi vuole un futuro più verde e quelle di chi difende la bellezza del territorio.

📋 Scheda progetto – Parco eolico Grosseto

Nome del progetto:
Parco eolico Grosseto

Proponente:
Revalue Wind 1 srl (Milano)
in collaborazione con EolPower Investments srl (Napoli)

Localizzazione:
Comuni di Castiglione della Pescaia, Gavorrano e Grosseto (provincia di Grosseto, Toscana)

Potenza complessiva:
60 MW

Numero aerogeneratori:
10 turbine da 6 MW ciascuna

Altezza torri:
circa 200 metri (rotore incluso) – 125 al mozzo, più 75 metri di pala (rotore da 150 metri)

Connessione alla rete:
Linea interrata a 30 kV fino a cabina utente
Nuova stazione elettrica a 132 kV collegata alla rete nazionale Terna
(linee Grosseto–Menga e Giuncarico AL–Grosseto)

Area interessata:
Zona agricola pianeggiante tra 1 e 12 m s.l.m., già parzialmente antropizzata

Principali documenti tecnici:
– Studio di impatto ambientale (SIA)
– Relazione specialistica impianto eolico
– Piano di gestione rischio alluvioni (PGRA)
– Relazione paesaggistica e di intervisibilità

Obiettivi dichiarati:
– Contribuire alla produzione regionale di energia rinnovabile
– Ridurre emissioni e consumo di combustibili fossili
– Favorire la transizione energetica della Toscana

Criticità segnalate:
– Impatto visivo sul paesaggio maremmano
– Possibili effetti sull’avifauna e sull’agricoltura
– Preoccupazioni per turismo e identità rurale
– Scarsa partecipazione e informazione pubblica

Stato dell’iter:
In corso di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Documentazione completa:
👉 Scheda ufficiale sul portale del Ministero

 

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