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Il paese sotto choc per la morte di Cristian

Barbagli era dentro all’annesso quando gli è crollato addosso un pilastro che lo ha colpito alla testa: aveva solo 41 anni, il dolore degli amici e del Comune
Il tetto dell’annesso crollato e a destra Cristian Barbagli

CINIGIANO. L’allarme al comando dei vigili del fuoco è arrivato intorno alle 8.20 di venerdì 23 maggio: un agricoltore, che stava facendo dei lavori nel suo podere, è rimasto schiacciato sotto al tetto di un annesso, crollato quando il 41enne era all’interno. 

A Cinigiano sono arrivati i vigili del fuoco con due squadre, la strada che porta al podere dove viveva l’uomo con la sua famiglia è stata chiusa per permettere le operazioni di soccorso. Purtroppo però, per Cristian Barbagli, 41 anni, non c’era più niente da fare. Lavorava a Montalcino, in un’azienda vitivinicola, ma venerdì mattina aveva deciso di dare una sistemata al suo vigneto. 

La tragedia si è consumata in pochi minuti, nell’annesso dov’era entrato migliaia di volte. Dove avrebbe messo in moto il trattore per uscire subito e mettersi al lavoro. Era instancabile Cristian. 

L’incidente nel podere di famiglia

Cristian Barbagli, 41 anni, viveva nel podere Calvello con la mamma, il babbo e l’amatissima sorella Cristina, alla quale era affezionatissimo. Venerdì 23 maggio aveva deciso di sistemare un po’ il suo podere. È entrato nella rimessa adiacente alla casa ed è salito sul trattore. Non l’ha neppure messo in moto. Il tetto della rimessa è crollato e la trave portante lo ha colpito alla testa.

Il boato del crollo ha richiamato subito i familiari dell’uomo che hanno dato l’allarme. Le sirene hanno interrotto il silenzio della campagna: vigili del fuoco, ambulanza, carabinieri. Pegaso è atterrato nei campi vicini. 

I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo. Quando il magistrato di turno ha dato il nullaosta, la salma di Cristian è stata accompagnata dal personale delle onoranze funebri La Pace all’obitorio dell’ospedale Misericordia.

Il dolore degli amici e il cordoglio del Comune

Classe 1984, Cristian era molto conosciuto a Cinigiano. Tesserato alla Federcaccia, era considerato da tanti l’amico dolce e affettuoso al quale rivolgersi quando c’era un problema.
«Un ragazzo buono con un grande cuore, era il pilastro della famiglia», dice un amico. «Era un uomo pacato, di grandissima bontà d’animo – dice un’altra amica, con la voce rotta dal pianto – È stato sempre un esempio, non lo dimenticheremo mai». 
L’amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia e dell’intera comunità per la morte di Cristian Barbagli, prematuramente scomparso a causa di un incidente mentre stava lavorando nel suo podere nelle campagne di Cinigiano.
«Sono notizie che ci colpiscono nel profondo, lasciandoci sopraffatti dal dolore e da un’immensa tristezza. Notizie che nessuno vorrebbe mai ricever – dice il sindaco Luciano Monaci – Se ne va un ragazzo buono, serio e gentile, che ho avuto il privilegio di veder crescere e maturare. La sua vita, spezzata troppo presto, lascia un vuoto incolmabile tra familiari e amici. A titolo personale, dell’amministrazione e di tutta la comunità cinigianese mi stringo al dolore della famiglia e porgo le più sentite e sincere condoglianze. Che il ricordo di Cristian viva per sempre nei nostri cuori». 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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