GROSSETO. Il Natale si avvicina e con esso arrivano le stime di Confesercenti sulle spese delle famiglie. Nel centro Italia la spesa media prevista per i regali natalizi si attesta intorno ai 250 euro, con un dato che fa ben sperare il commercio locale: il ritorno al negozio fisico.
Dopo il minimo del 32% registrato a ridosso del Black Friday, la quota di consumatori che sceglie i negozi tradizionali è salita al 62% nella settimana antecedente al Natale, segnale di una rinnovata attenzione alla qualità e al rapporto diretto con i commercianti.
«Un ritorno alla qualità che ci fa ben sperare»
A confermare il trend sul territorio è Riccardo Colasanti, presidente Assoterziario: «Certamente vediamo un ritorno alla qualità, certificato anche da una media scontrino più alta, che ci fa ben sperare. Anche la presenza delle illuminazioni ha fatto registrare un aumento dell’affluenza. Ci auguriamo che il trend rimanga così fino a Natale e soprattutto – conclude Colasanti – che i saldi messi in un tale anticipo e a ridosso delle festività non facciano da freno agli acquisti».
Abbigliamento, profumi e giocattoli in cima alle preferenze
Secondo i dati Confesercenti, i prodotti di abbigliamento restano il regalo più scelto (44%), seguiti da cosmesi e profumi (41%) e giocattoli (33%).
Accanto ai negozi tradizionali, cresce anche l’interesse per mercati e mercatini: il 17% dei consumatori prevede di acquistare qui almeno parte dei regali.
Mercati e ambulanti: «Segnali positivi, ma pesa il meteo»
Per il settore ambulante interviene Simone Zippilli: «Ci auguriamo che questo ritorno al piccolo commercio sia un trend in crescita. Abbiamo visto uno sviluppo del volume di vendite da fine novembre, anche se spesso il brutto tempo non aiuta. Nei mercati lo scontrino medio per i regali si attesta sui 30 euro, una cifra comprensibile e in linea con i tempi».
Supermercati ed enogastronomia: cresce la fascia alta
Nella scelta dei luoghi d’acquisto, i mercati sono leggermente superati dai supermercati (22%). Alessio Bizzarri, presidente Fiesa e titolare del Carrefour di piazza Lulli, osserva: «Si nota una lieve crescita nello scontrino medio. Esiste una clientela molto attenta al carrello della spesa e un’altra che richiede cesti e prodotti enogastronomici di fascia alta. Confidiamo che nei prossimi giorni questa tendenza cresca».
Non a caso, il regalo enogastronomico è uno dei protagonisti del Natale 2025: il 23% sceglierà una gastronomia e il 19% un’enoteca.
Sotto l’albero anche un libro
Tra i regali più apprezzati non manca il libro: il 26% degli italiani prevede di regalarne almeno uno. Francesco Serino, presidente Sil, spiega: «Il libro resta un regalo tradizionale, ma cresce la voglia di qualcosa di personale. Come libreria indipendente cerchiamo di proporre scelte diverse dalla grande distribuzione e di offrire consigli mirati. È parte della volontà dei consumatori di fare un regalo più dedicato e di qualità».
L’appello finale: «Comprare locale e sostenere il commercio»
A tracciare il quadro complessivo è Marco Di Giacopo, responsabile Assoterziario: «È un quadro composito quello ricostruito dai nostri imprenditori, spina dorsale dell’economia e vetrine accese delle città. Ai cittadini chiediamo di comprare vicino e locale. Alla politica, invece, servono ascolto, dialogo e sostegno: elementi imprescindibili per mantenere viva la rete commerciale nei prossimi mesi».
Un messaggio chiaro, alla vigilia del Natale: tornare nei negozi non è solo una scelta di acquisto, ma un investimento sulla qualità e sul futuro delle città.
