PIOMBINO. La questione riguardante la chiusura del Metropolitan, l’unico cinema teatro a Piombino, ha generato una diatriba senza precedenti. Un dibattito che ha alimentato le conversazioni più aspre non solo tra i cittadini, rimasti delusi per non avere più un luogo di ritrovo sociale e culturale, da sempre cuore della vita cittadina, ma anche tra i partiti politici locali, che anche di fronte ai tecnici competenti e le loro più accurate spiegazioni, non ne vogliono sapere di accettarne lo sgombero e il rifacimento strutturale.
Dopo le accuse da parte del Pd e di Piombino Domani, la lista Ferrari Sindaco ha, ancora una volta, espresso quale sia il punto fondamentale che ha determinato il calar del sipario fino alla prossima apertura prevista nel 2026-27.
Problemi di staticità dell’edificio
Nonostante tutti i chiarimenti forniti in IV commissione dall’assessore Marco Vita e dai tecnici competenti sul Metropolitan, Il PD e Piombino Domani continuano strumentalmente a raccontare una versione che è stata smentita clamorosamente.
«Se non l’avessero capito – scrive in una nota la lista Ferrari Sindaco -, i problemi di staticità riscontrati sono molto più invasivi di qualsiasi altra questione normativa legata all’agibilità sismisca. In poche parole il Metropolitan ha bisogno di interventi perché la sua struttura è a rischio. La perizia dei consulenti è chiara e limpida, se PD e Piombino non vogliono comprendere, chiaramente per mera polemica politica, è evidente che non si tratta di legittima polemica politica, ma di qualcosa di molto peggio e tutt’altro che virtuoso».
La leggerezza delle pareti ed il rischio oggettivo
Il problema, dunque, non sarebbe tanto il fattore sismico, quanto la staticità stessa e la sua instabilità dovuta alla struttura. Le pareti sarebbero troppo alte a fronte della loro profondità, per cui il rischio è che il Metropolitan, da un momento all’altro possa crollare. Le parti più fragili sono state già individuate attraverso analisi tecniche e specifiche ed è in quei punti che si interverrà attraverso i lavori per solidificare la struttura, al fine di poterla riutilizzare e, in un secondo momento, anche riqualificare con un intervento che andrà dai 300 ai 500mila euro.
Senza interventi specifici il Metropolitan non può essere utilizzabile, vi è un rischio oggettivo.
«Vi sono punti nevralgici in più parti, pertanto i crismi di sicurezza non solo non sono garantiti, ma vi è un’oggettiva pericolosità. Nel nostro paese troppe volte si è pianto dopo episodi spiacevoli, il problema sarebbe stato prevenirli. Non sempre la fortuna ci mette una pezza, è opportuno rispettare le normative ed affrontare le questioni con serietà e responsabilità».
La certificazione dei tecnici specializzati
Il Metropolitan, il cinema teatro di Piombino al quale siamo tanto legati ha bisogno di interventi strutturali, lo hanno chiaramente certificato i tecnici. La politica può anche fare speculazione, mostruoso quando viene fatta sull’incolumità pubblica, ma non lo possono fare i tecnici, quelli che firmano gli atti di loro competenza. Casomai possono permettersi di farlo sui social quei “tecnici” di cui non sapremo mai il nome, che si nascondono dietro le sigle e non ci mettono la faccia».
«Sarebbe opportuno che il PD e Piombino Domani facessero il nome degli “esperti” che gli hanno messo in bocca che il Metropolitan non avrebbe bisogno di interventi per continuare l’attività. Ora, appurato che i tecnici del comune di Piombino hanno ragione, inutile che le fantomatiche opposizioni continuino a far credere il contrario. Noi andremo avanti per restituire alla città il suo teatro-cinema, senza problemi strutturali ed in piena sicurezza nel più breve tempo possibile».