PIOMBINO. In una massiccia operazione di contrasto allo spaccio nei boschi, i carabinieri del comando provinciale di Grosseto e dello Squadrone cacciatori di Sardegna, sono intervenuti giovedì 24 luglio in un’area rurale della periferia di Piombino, dove sono arrivati al termine di una lunga e delicata indagine.
Da Grosseto a Piombino per spacciare
I militari, durante le indagini, si sono accorti come si muovano le piazze di spaccio, soprattutto durante il periodo estivo. Dal Grossetano, infatti, tre ragazzi, tutti di origini tunisine, che erano tenuti d’occhio dai militari, si erano spostati a Piombino, dove sono stati arrestati prima dell’alba di giovedì 24 luglio.
Oltre ai carabinieri del nucleo investigativo con i militari delle compagnie della provincia di Grosseto, c’erano anche una dozzina di carabinieri dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, insieme all’unità cinofila di Pisa San Rossore, addestrata nella ricerca di stupefacenti. In totale, trenta persone che hanno preso man mano possesso dell’angolo di macchia non lontano dall’abitato di Piombino, dove si sospettava potessero nascondersi e spacciare droga alcuni ragazzi.

E in effetti è stato così, perché alle prime ore dell’alba i Cacciatori, specializzati in interventi in contesti rurali e ambienti sfavorevoli, in particolare operazioni di ricerca e cattura, hanno individuato, immobilizzato e messo in sicurezza tre giovani.
I tre sono stati colti in pratica nel sonno e non hanno opposto resistenza.
Sequestrata droga e una pistola
L’operazione è proseguita con un’accurata perquisizione del bivacco, a cui ha partecipato anche il personale del Nucleo Cinofili, grazie ai quali sono stati trovati quantitativi importanti di vari stupefacenti (130 grammi di cocaina, 80 di hashish e una modica quantità di eroina), bilancini elettronici e soldi in contanti.

Materiale che dimostra l’esistenza di una fiorente attività di spaccio che i tre conducevano proprio in quella isolata porzione di bosco.
Quando il bivacco è tato smantellato, i militari hanno proceduto a un attento rastrellamento dell’area, trovando, nascosta sotto un grosso masso in parte interrato, una pistola calibro 9×21 mm, perfettamente tenuta e funzionante, ben conservata dall’umidità grazie a spessi strati di cellophane.
L’arma era corredata da ben 24 proiettili dello stesso calibro, trovati comunque non inseriti nel caricatore, pur presente e inserito nell’arma. Il tutto è stato posto sotto sequestro. In particolare l’arma, che presenta la matricola abrasa, dovrà essere sottoposta ad accertamenti tecnici grazie ai quali potrà essere possibile stabilirne la provenienza.
Tra gli arrestati il 24enne che sparò ai finanzieri
Una volta arrivati in caserma, i carabinieri hanno scoperto che uno dei tre ragazzi aveva ben tre provvedimenti in carico. Difeso dagli avvocati Giulio Parenti e Francesco Virgone, il 24enne era latitante da due anni.
Il ragazzo deve scontare, su ordine della Procura per i minori di Firenze, oltre 5 anni per reati di spaccio , lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e rapina, per fatti che risalgono al 2021-2022 commessi tra Pisa e Grosseto.
Il secondo è relativo a un ordine di esecuzione per la carcerazione del Gip di Grosseto, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, commessi il 5 gennaio 2022 a Grosseto. Il terzo è invece quello per tentato omicidio, spaccio, detenzione abusiva di arma da fuoco e resistenza a pubblico ufficiale, quando fece fuoco contro la pattuglia della finanza.