MONTIERI. Domenica 19 ottobre, presso il centro visite di Gerfalco, si è conclusa la quindicesima edizione del Festival delle Viole. Ospite d’eccezione dell’ultima giornata dedicata alla musica è stato il maestro Massimo Signorini fisarmonicista di fama, studioso e attualmente insegnante al conservatorio di Parma.
Un escursus nella storia della fisarmonica
L’esecuzione si è tenuta presso il centro visite di Gerfalco, sala gremita e un vero successo per il musicista che è riuscito ad emozionare tutti i presenti e ad aprire uno scenario inaspettato su questo antichissimo strumento.
I brani eseguiti hanno spaziato dai canti armeni dell’XI secolo alle musiche attuali e famosissime dell’argentino Astor Piazzolla, passando per il compositore inglese William Byrd vissuto a cavallo tra il 1500 e il 1600 toccando anche Paganini con un personale arrangiamento. Un mondo intero che la fisarmonica del famoso musicista ha ripercorso in tempi diversi attraverso la storia di popoli e culture; talvolta organo, altre orchestra, grazie anche all’accompagnamento del flauto di Stefano Agostini, ha mostrato al pubblico la poliedricità di questo strumento potente per quanto capace di emozionare nelle mani abili di chi lo ha studiato una vita intera.
Un curriculum imbattibile
Signorini è il fisarmonicista numero uno in Italia. 55 anni, livornese, ha conseguito il suo prima diploma al conservatorio Cherubini di Firenze con il massimo dei voti e successivamente per poi concludere il Biennio Specialistico con lode e menzione d’onore. Nel 2009 consegue il diploma in jazz al Conservatorio Statale Mascagni di Livorno parallelamente a quello per fisarmonica, mentre nel 2010 ottiene il Biennio Specialistico con il massimo dei voti in Cinema Teatro Produzioni Multimediali alla Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa. Nel 2012 arriva anche il Master in Comunicazione Pubblica e Politica sempre nell’Ateneo universitario pisano.
Attualmente è attivo come concertista solista spaziando dalle trascrizioni e adattamenti di musiche antiche, barocche e romantiche, fino al repertorio contemporaneo di letteratura originale per fisarmonica e non solo: vanno incluse infatti la world-music, il jazz e le musiche da film. Ha eseguito composizioni in prima assoluta, sia in veste di fisarmonicista solista che in ensemble e in orchestra: tra questi vale la pena ricordare Beat Furrer con l’Orchestra Sinfonica della Rai fino al flautista Stefano Agostini che abbiamo ritrovato proprio al Festival delle Viole di Gerfalco.

Più recenti sono le collaborazioni con Paolo Fresu (trombettista) e con il maestro Marco Fornaciari (violinista), ma anche con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, quella Regionale Toscana, dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, del Laboratorio Lirico Toscano e anche con l’Orchestra del Festival Pucciniano.
Nel 2012, a conferma della sua immensa passione per la musica e la sua storia, ha recuperato il nome dell’Accademia degli Avvalorati di Livorno sotto forma di associazione valorizzando le tradizioni musicali ed artistiche della città labronica.





