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Manca il personale: la sanità è al collasso

La denuncia arriva dalla funzione pubblica della Cisl e dal coordinamento regionale di Fratelli d’Italia
Delibera dell'Asl Sud Est per passare a tempo indeterminato medici e personali assunti in pandemia. Ecco come funziona
L’ospedale di Grosseto

GROSSETO. Carenza di personale e disagi per la sanità maremmana, impegnata sul fronte dell’assistenza a pazienti con varie patologie, compreso covid e vaiolo delle scimmie. L’allarme arriva dalla Cisl Funzione pubblica, per voce del segretario generale Luciano Biscottini.

«L’Asl sud est ha presentato ad Estar un piano di assunzioni che doveva prevedere l’ingresso di nuovo personale già dal mese di luglio, ma ad oggi nessuna delibera è stata predisposta. Si va avanti con il poco personale disponibile, costretto a continui rientri e cambi di reparto o attivando la retribuzione aggiuntiva con dei costi orari molto elevati e comunque senza garanzie di riposo adeguato», scrive Biscottini.

La Cisl si è sempre mossa con grande impegno anche a Firenze, dove, grazie all’azione del reggente Mauro Giuliattini, ha costretto la Regione a confronti sulle dotazioni organiche durante il mese di agosto e prevedendo un prossimo incontro nei primi giorni di settembre.

«Abbiamo – continua Biscottini – è che la Regione voglia arrivare a fine anno senza assumere nessuno e questo non possiamo accettarlo, soprattutto per la grandissima necessità di risorse nuove che consentano lo smaltimento delle ferie e delle ore straordinarie accumulate in questi mesi dalle varie figure professionali. Siamo sempre in attesa dell’uscita dei bandi di stabilizzazione del personale precario che ormai da anni opera nei nostri presidi ospedalieri e territoriali».

Ma c’è anche un’altra preoccupazione messa in luce dalla Funzione pubblica della Cisl. «Gira voce che la centrale di risposta delle chiamate alla guardia medica 118 di Grosseto verrà smantellata entro fine anno per accorparla a quella di Siena. Di questo non siamo stati informati e non abbiamo potuto capire come sarà organizzato il nuovo servizio, né che fine farà il personale impiegato in quella struttura», conclude Biscottini.

Fabrizio Rossi (Fdi): nessuna delibera di assunzione per il personale sanitario e tecnico

A rincarare la dose sulla situazione della sanità maremmana, arriva anche  Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana

«L’Asl sudest, almeno a quanto ci risulta, avrebbe già presentato a Estar un piano per nuove assunzioni, che avrebbe dovuto dare seguito ai bandi per l’assunzione di nuovo personale sanitario. Ad oggi, almeno stando a fonti sindacali, nulla ancora di concreto avrebbe fatto, e nessuna delibera in merito sembrerebbe ancora predisposta», scrive Rossi.

«Medici, infermieri, operatori socio sanitari e tecnici, pur essendo ridotti allo stremo per turni massacranti e ferie non godute, per puro senso di responsabilità sono ancora al pezzo per servire pazienti e turisti, mandando avanti una sanità pubblica regionale che per colpa di chi la dirige da oltre venti anni è stata ridotta allo sfascio”.

“La famosa Regione – commenta Rossi – con a capo l’assessore Bezzini, l’unico modo che ha trovato per arginare a questa vergognosa situazione è stato quello di attivare, oltre ai forzosi rientri di personale, l’operosa retribuzione aggiuntiva da corrispondere al personale sanitario. Retribuzione che prevede tra l’altro, dei costi orari molto elevati, che gravano sulle tasche di tutti i contribuenti toscani, e che comunque non danno garanzie di efficienza sul servizio resto ne tantomeno al personale sanitario che già stressato da turni massacranti, si ritrova ancora a lavorare, senza usufruire di un adeguato riposo».

 

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