Madre e figlio morti in casa, l'allarme dato dal barboncino Skip to content

Madre e figlio morti in casa, l’allarme dato dal barboncino

Il cane ha abbaiato per ore: i due erano messi a T, accanto al letto molti blister di medicinali. Non c’era sangue né segni di violenza, indagano i carabinieri
Il sopralluogo dei carabinieri nell’appartamento

GAVORRANO. Si chiamavano Stefano e Palmira, figlio e madre trovati morti lunedì 3 ottobre, nella casa dove si erano trasferiti da un po’ di tempo a Bagno di Gavorrano. Stefano Stacchini aveva 68 anni, la madre Palmira Fedisti, ne aveva invece 97: i loro corpi erano sul letto, ormai morti da alcuni giorni

Nella grande casa in via Morandi, una villetta affacciata sulla strada, i latrati del cane hanno richiamato l’attenzione dei vicini: la donna che si prendeva cura di loro ha dato l’allarme e sul posto sono arrivati i sanitari con l’ambulanza della pubblica assistenza di Sassofortino: madre e figlio erano a messi a T sul letto, morti ormai da qualche giorno. 

Medicinali sparsi ovunque

La vicina di casa di madre e figlio, lunedì 3 ottobre ha sentito il barboncino abbaiare a più non posso. Il cagnolino probabilmente era rimasto da alcuni giorni senza cibo e senza acqua. I suoi padroni, Stefano e Palmira, erano morti da qualche giorno ormai. 

La vicina di casa dei due ha chiamato la donna che si prendeva cura dei due: ha provato a chiamarli più volte ma quando si è accorta di non ricevere alcuna risposta, ha dato l’allarme e ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. 

Sono arrivati i volontari dell’Anpas di Sassofortino (sezione di Follonica), e l’automedica del 118, sono arrivati i carabinieri. Ma per madre e figlio non c’era ormai più nulla da fare. Erano morti, e sulla causa di quei sue decessi sta ora indagando la procura. 

È stato un carabiniere in borghese ad aprire la porta dell’abitazione, che era chiusa dall’interno e a far entrare i soccorritori della pubblica assistenza di Sassofortino. La donna era supina, sul letto. Il figlio era accanto a lei, sdraiato su un fianco. 

I carabinieri del nucleo investigativo, intervenuto insieme ai colleghi della compagnia di Follonica, hanno sequestrato diversi blister di medicinali che erano nell’abitazione dei due anche se, vista l’età della donna, non era certo inconsueta la presenza di quei farmaci nell’appartamento. 

Nessuna ipotesi esclusa

Non c’erano tracce di sangue nell’appartamento, né segni di violenza sui corpi di madre e figlio. I carabinieri non escludono alcuna ipotesi, al momento. Coordinati dal sostituto procuratore Giovanni De Marco, i militari stanno cercando di capire quale sia stata la causa della morte dei due. 

Se si sia trattato di un omicidio – suicidio, ad esempio o se invece madre e figlio siano morti per cause naturali a distanza di poche ore l’uno dall’altra

Il cagnolino, un barboncino bianco, è stato affidato alla cooperativa Il Melograno. 

Le salme di madre e figlio sono state invece portate all’obitorio, a disposizione del pm. 

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