ORBETELLO. Venerdì 20 giugno, una cena di beneficenza per aiutare Jessica Milani, giovane orbetellana affetta da una rara sindrome invalidante. Il suo sogno? Un intervento salvavita in Danimarca, ancora ostacolato dalla burocrazia.
Una vita piena, spezzata da un dolore inspiegabile
Fino a poco tempo fa, Jessica Milani aveva una vita piena. Giovane, solare, indipendente, lavorava nella ristorazione stagionale, gestiva un campeggio e coltivava il sogno di diventare personal trainer. Poi, all’improvviso, sono arrivati i dolori: fitte toraciche lancinanti, difficoltà a respirare, costrizione al petto. In pochi mesi, la sua quotidianità si è ridotta al letto. Oggi la sua vita è soprattutto tra le quattro mura di casa. «Qualche volta esco – spiega con voce flebile – vado a mangiare un gelato».
«In quei momenti ho cercato solo di capire cosa stesse succedendo -racconta – ma la maggior parte del tempo era solo confusione e attesa. Ogni giorno diventava più difficile, ogni respiro più pesante».
Una diagnosi difficile e una cura lontana
Dopo un pellegrinaggio tra ospedali italiani, Jessica ha finalmente trovato un nome alla sua sofferenza: Slipping Rib Syndrome, una rara condizione in cui alcune costole si muovono fuori sede causando dolori cronici e, nei casi peggiori, impedendo persino di respirare.
La diagnosi definitiva è arrivata da un centro specializzato in Danimarca, dove esiste un intervento chirurgico specifico per correggere il problema. Ma il percorso non è semplice.
«Avevo trovato un medico di Careggi disposto a collaborare con l’équipe danese, per fare l’intervento anche in Italia – dice – purtroppo, però, la Regione, sembra non abbia dato seguito alla proposta. Sarebbe stato tutto più semplice. Più veloce».
Un intervento possibile, ma inaccessibile senza aiuto
Oggi Jessica può salvarsi, ma l’intervento in Danimarca ha un costo importante: oltre 20.000 euro solo per l’operazione, a cui si sommano spese di viaggio, fisioterapia quotidiana, macchinari come la camera iperbarica.
«Se fosse stata accettata quella collaborazione, forse tutto sarebbe stato più immediato, meno doloroso – spiega – Ora devo contare sull’aiuto degli altri. Ma io non mollo. Voglio tornare a vivere».
Una cena per lei: solidarietà e speranza a tavola
Proprio per sostenerla, venerdì 20 giugno alle ore 20.30 si terrà una cena di beneficenza al ristorante Vecchia Maremma (via Aurelia 208, località Quattro Strade). Una serata all’insegna della solidarietà, con antipasti, giro pizza, musica dal vivo, e la cosa più importante: il cuore di una comunità pronta ad aiutare.
Partecipare significa donare qualcosa di più di un’offerta: significa regalare a Jessica un futuro. Ogni presenza, ogni piatto servito, ogni nota suonata sarà un passo verso un traguardo che oggi sembra lontano, ma che può diventare reale grazie all’aiuto di tutti.
«Sogno solo di tornare a respirare senza dolore. Di tornare a lavorare, a camminare, a vivere – dice – Un respiro alla volta. Non mi arrendo». per chi volesse donare ed aiutare Jessica:
Iban IT89N0885172322000000238984 BANCA TEMA FILIALE DI ORBETELLO.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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