Liberty non paga gli stipendi. Sindacati infuriati. Martedì nuovo incontro | MaremmaOggi Skip to content

Liberty non paga gli stipendi. Sindacati infuriati. Martedì nuovo incontro

Prima dell’incontro a Roma per la vendita, Liberty annuncia che non paga gli stipendi. Il ministero: risposte in tempi brevi. Il sindaco: «Inaccettabile»
L'ingresso della Magona e Toker Ozcan, ceo di Green Steel Liberty
L’ingresso della Magona e Ozcan Toker, ceo di Green Steel Liberty

PIOMBINO. Stipendi a rischio per circa 500 lavoratori di Liberty Magona, l’ultima busta non è stata saldata dalla proprietà. Una nuova tegola su lavoratori già allo stremo.

L’annuncio è arrivato poco prima dell’incontro, fissato per oggi, mercoledì 10, convocato al ministero  per la cessione dello stabilimento Liberty Magona. Un nuovo incontro è già fissato per martedì 16, il ministero ha chiesto all’azienda chiarezza sui conti e che, entro quella data, gli stipendi vengano pagati.

Erano presenti, per il ministero, il dott. Giampietro Castano; per l’amministrazione di Piombino, il sindaco Francesco Ferrari e l’assessora Sabrino Nigro; le segreterie nazionali e territoriali con le rispettive Rsu di Fim, Fiom e Uilm e l’azienda, rappresentata dal dott. Lino Iallorenzi e dal Ceo Ozcan Tocker.

Niente stipendi, l’annuncio prima della riunione

Il ministero ha stigmatizzato la scorrettezza di Liberty, avendo ricevuto da parte loro soltanto pochi minuti prima della riunione la comunicazione della mancata corresponsione degli stipendi ai lavoratori.

«Pensavamo di discutere delle procedure di cessione dello stabilimento – ha commentato il rappresentante del ministero – invece, pochi minuti fa, il direttore dello stabilimento ci ha informato che non sono stati corrisposti gli stipendi».

Fim, Fiom e Uilm hanno dichiarato con fermezza che non avrebbero lasciato la riunione senza la garanzia del pagamento degli stipendi e che ogni altra discussione  rimane subordinata  alla salvaguardia degli stipendi attuali e futuri dei lavoratori e alla continuità produttiva dello stabilimento, per garantire una cessione ordinata.

L’incontro, caratterizzato da forte tensione, è stato così sospeso dal ministero, che ha reclamato entro domani una risposta “certa, chiara e convincente”, con l’indicazione di una data ravvicinata (giorni, non settimane) per il pagamento delle spettanze dei lavoratori diretti e interinali. Contestualmente, il ministero ha preteso dall’azienda il recupero del deficit informativo sulle reali difficoltà industriali.

Sarà inoltre inviata una comunicazione formale a firma del ministro, al Gruppo Liberty per sollecitare la chiusura della trattativa di cessione dello stabilimento, al fine di evitare atti formali e ostili a tutela dei lavoratori e dello stabilimento stesso.

La riunione sospesa riprenderà martedì 16 alle ore 10.

«Le organizzazioni sindacali – scrivono Cappelli, Romagnani e Fusco, di Fim Fiom Uilm Provinciali – , pur non ritenendosi pienamente soddisfatte dell’andamento dell’incontro, riconoscono lo sforzo del ministero e, in un’ottica di responsabilità, sospendono il giudizio in attesa della ripresa dell’incontro, ritenendo prioritario garantire un percorso utile a salvaguardare le retribuzioni attuali e future, nonché il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento e della comunità di Piombino».

«Si riservano, in caso di mancanza di risposte, di proclamare lo stato di agitazione e di avviare tutte le iniziative tese a difendere la dignità dei lavoratori della fabbrica piombinese e della collettività»

Ferrari e Nigro: «Inaccettabile mettere a rischio gli stipendi»

Queste le parole del sindaco Francesco Ferrari e dell’assessora Sabrina Nigro.

«Il Comune di Piombino – dicono -, in questi lunghi mesi di crisi, ha seguito con attenzione e impegno costante l’evolversi della vicenda, collaborando con le parti pubbliche e private per accompagnare Liberty Magona verso soggetti industriali più meritevoli e solidi, con l’obiettivo di garantire continuità produttiva e tutela dei posti di lavoro».

«Non è accettabile che, nonostante questi sforzi, la proprietà metta a rischio il pagamento degli stipendi dei lavoratori. La priorità deve restare la salvaguardia delle persone, oltre che della produzione. Il Comune di Piombino continuerà a seguire da vicino ogni sviluppo, confermando la propria piena disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni coinvolte».

Camping Cig: «Arroganza delle multinazionali»

Queste le parole del Camping Cig.

«Liberty Magona , il futuro di questo importante stabilimento rimasto invischiato nel tracollo finanziario di Liberty Steel ad oggi è ancora una pagina bianca e preoccupa tantissimo per i gravi problemi finanziari che non possono ricadere sui lavoratori. La produzione al momento è praticamente paralizzata e non è chiaro se la proposta di acquisizione del gruppo Trasteel  sarà realizzabile entro la fine di settembre».

«A poche ore dall’incontro con i sindacati, Liberty Steel Magona annuncia che non pagherà gli stipendi dovuti: l’arroganza delle multinazionali non si smentisce. Alle lavoratrici e ai lavoratori della Magona va ancora una volta, più forte che mai, la solidarietà attiva del Camping Cig. Se non sarà confermata l’offerta di acquisto di Trasteel, lo Stato acquisisca immediatamente la Magona e ne rilanci la produzione per poi cercare un eventuale socio; tenere fermo lo stabilimento significa avviarlo alla chiusura per la perdita di tutti i clienti».

«A partire dall’assemblea in Magona di martedì sera, occorre costruire un movimento di protesta e di sciopero, in cui convergano tutti i lavoratori e la città, anche per porre l’indispensabile domanda di chiarimenti sull’accordo di programma Metinvest-Adria»

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