PIOMBINO. Quest’anno l’estate non è stata delle migliori, un po’ per il clima balordo un po’ per la crisi che attanaglia le famiglie, l’incremento dei balneari si è visto solo verso fine luglio e durante la settimana di ferragosto.

Tante le persone che, come ogni anno, hanno scelto di prenotare la postazione nei vari stabilimenti per l’intera stagione, un po’ meno, invece, i turisti. A scegliere le nostre coste come meta per le vacanze sono stati soprattutto gli stranieri e gli italiani provenienti dal nord Italia.

Una tendenza che si conferma anche in questo settembre, sia in Costa Est, che a Baratti, che a San Vincenzo.

Lotti: «Chiuderemo a fine ottobre»

Un’estate che era partita a rilento e che non ha visto il picco fino a metà agosto, ma che non vuole arrestarsi, tempo permettendo. I balneari chiuderanno sdraio ed ombrelloni solo verso la fine di ottobre. 

Una decisione condivisa, sia in Costa est, che a Baratti, che sulle spiagge di San Vincenzo.

«Andremo avanti fino alla fine di ottobre. Ormai la scuola è iniziata e sicuramente riscontreremo un calo degli italiani. Settembre, però, è il mese dove sono soprattutto i turisti stranieri a frequentare le nostre spiagge. Li stiamo aspettando – spiega Fabrizio Lotti, proprietario del bagno La Capannina e vicepresidente nazionale di Fiba-Confesercenti – L’amministrazione comunale, in accordo con la capitaneria di porto, ci ha concesso di tenere aperto ancora per un paio di mesi, allungando così la stagione. Nei giorni di apertura, ovviamente, continueranno ad essere presenti anche i nostri bagnini per garantire la sicurezza in mare dei bagnanti».

Dopo un inizio un po’ a rilento, arriva il picco

«Agosto è andato abbastanza bene – continua Lotti – Dopo un periodo iniziato a rilento che ha visto la frequentazione dei bagni soprattutto nel fine settimana, verso i primi di agosto la situazione è cambiata ed ha cominciato a smuoversi». 

Anche la posizione è stata una variabile determinante:

«Noi della Costa est, inoltre, siamo stati svantaggiati anche dalla posizione. Questa è una zona esterna alla città, per cui qui si arriva solo attraverso i mezzi di trasporto pubblico e privato. Tuttavia, nel complesso – conclude – anche quest’anno alla fine possiamo dire che la stagione è proseguita bene».

Capacità di adattamento e strategia vincente

Nonostante un’estate complessa, segnata dal maltempo e da una crisi economica che ha influenzato le vacanze di molte famiglie, il settore balneare dimostra una notevole capacità di adattamento.

L’allungamento della stagione fino a fine ottobre, reso possibile dall’accordo con le autorità locali, rappresenta una strategia vincente per recuperare il tempo perso e intercettare un nuovo flusso di turisti, specialmente stranieri.

Questo passo segna, dunque, un’evoluzione. La stagione balneare non è più limitata ai soli mesi estivi, ma si estende ulteriormente, garantendo un periodo maggiore di retribuzioni per i bagnini che sono sempre stati costretti a lavorare solo cinque mesi, da maggio a settembre, e offrendo un’alternativa valida anche per gli anni a venire.

San Vincenzo: aperti a patto che ci siano i bagnini

Anche a San Vincenzo la situazione è simile.

L’ordinanza, infatti, prevede che i bagni restino aperti fino al 21 di settembre con il servizio di salvamento garantito. Nel periodo che intercorre tra il 21 e il 30 settembre, se i gestori decidono di continuare la loro attività nel fine settimana, devono avere i bagnini a disposizione.

A partire dal mese di ottobre, l’apertura o meno dei bagni è a discrezione dei singoli balneari e delle condizioni meteo, a patto che sia prorogato anche il servizio di salvataggio.