Lavoro nei giorni di festa, il tribunale condanna Unicoop | MaremmaOggi Skip to content

Lavoro nei giorni di festa, il tribunale condanna Unicoop

La giudice respinge il ricorso di Unicoop Tirreno – oggi Unicoop Etruria – e conferma la precedente condanna per comportamento antisindacale
Vignale, la sede di Unicoop Etruria
La sede di Unicoop Etruria a Riotorto

RIOTORTO. «Una condanna che rappresenta una sconfitta per il mondo cooperativo». Commentano così, i Cobas, la sentenza letta dalla giudice Sara Maffei del tribunale di Livorno, nella camera di consiglio del 25 novembre relativa al procedimento civile tra Unicoop Tirreno (oggi Unicoop Etruria) e Cobas Lavoro Privato

Al centro della contesa giudiziaria c’era la decisione della cooperativa di tenere aperto nelle giornate festive senza contrattare questa decisione con i sindacati

La giudice ha rigettato il ricorso presentato da Unicoop e ha condannato la cooperativa al pagamento delle spese di lite in favore della parte resistente a 4.000 euro per compensi professionali, più rimborso spese forfettario del 15%, IVA e CPA e si è presa sessanta giorni per il deposito delle motivazioni. 

Una pronuncia, quella del 25 novembre, che conferma la precedente condanna del marzo 2024 per condotta antisindacale, collegata alle aperture festive decise unilateralmente dalla cooperativa senza accordo sindacale.

Cobas: «Una sconfitta per il sistema cooperativo»

Cobas Lavoro Privato sottolinea come la decisione confermi la valutazione già espressa oltre un anno fa: la cooperativa, allora Unicoop Tirreno e oggi Unicoop Etruria, procedette alle aperture straordinarie senza confronto con i sindacati, rendendo necessario il ricorso d’urgenza al giudice del lavoro di Livorno.

I Cobas ricordano che l’apertura nei giorni festivi – come il lunedì di Pasqua o il 25 aprile – può avvenire solo previa intesa con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori. Nonostante mesi di tentativi di mediazione, spiegano, le proposte sindacali non avrebbero trovato disponibilità da parte della cooperativa:

«Non abbiamo espresso soddisfazione allora e non esultiamo oggi – si legge nel comunicato – perché questa condanna per comportamento antisindacale è la sconfitta di un sistema che tanti lavoratori e soci credevano migliore del commercio privato».

I Cobas sottolineano inoltre come l’attuale gestione non abbia, a loro giudizio, colto l’occasione per un cambio di direzione: «Si sarebbe potuto ripartire con un diverso rapporto con i lavoratori – dicono –  ma prendiamo atto che si è preferito insistere nella stessa linea del passato».

La vicenda

Il contenzioso aveva origine nel 2024, quando il sindacato contestò la decisione della cooperativa di introdurre aperture straordinarie nei punti vendita di Toscana, Lazio e Umbria senza accordo sindacale.

La sentenza del 25 novembre 2025 chiude così il giudizio di primo grado avviato con il ricorso presentato da Unicoop Tirreno/Unicoop Etruria, confermando integralmente la condanna per condotta antisindacale nell’interesse dei lavoratori.

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