CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Una vera folla all’Orto del Lilli ha applaudito Ambra Angiolini, la prima invitata alla Festa del Cinema di mare, arrivata alla decima edizione a Castiglione della Pescaia.
Un vero show, come quando Ambra aveva debuttato adolescente a Non è la Rai e aveva già fatto vedere un carattere di ferro e soprattutto aveva spiegato, senza bisogno di parole, come bucare lo schermo.
A Castiglione, a fare gli onori di casa la sindaca Elena Nappi, che ha dato il benvenuto al direttore artistico Giovanni Veronesi.
«Confidiamo sempre nella sua agenda telefonica – ha detto Nappi – riesce sempre a coinvolgere grandissimi personaggi e noi vogliamo ancora crescere». Accanto alla sindaca c’era la giornalista e critica cinematografica Piera Detassis. «Vengo a Castiglione con piacere prima di tuffarmi nel Festival di Venezia – ha detto – un modo per ricaricarmi». È stata lei a condurre la lunga intervista ad Angiolini.
Pubblico in estasi
Ambra Angiolini con un tubino nero fino alle caviglie, abbronzatissima, si è presentata in splendida forma e pronta a rispondere “all’interrogatorio” di Veronesi che a dire la verità ha confermato che «non conosco molto bene Ambra, ma è una fuoriclasse».
La Angiolini, fresca di stampa con il suo libro “InFame” (sulla bulimia che ha vissuto sulla sua pelle), un racconto esistenziale vivo e maleducato, in perfetto stile “Ambra”, ha cercato di raccontare la sua vita, piena di contraddizioni e soprattutto “fuori coda”, nel senso che non ha mai voluto stare nel gruppo, ma distinguersi.
Dalle cene, sempre da bambina con personaggi come Carmelo Bene, agli amori travagliati (non ne ha però voluto parlare). Intrigante il passaggio di Non è la Rai (dal 1992 al 195 iniziando a solo 13 anni), con Veronesi che ha detto che «Boncompagni è un genio» e la De Tassis che invece era incuriosita su come funzionasse l’auricolare.
Angiolini: «Boncompagni mi diceva di tutto, in regia il finimondo»
«Sono sempre stata presa di mira – chiosa Ambra – ma Boncompagni non mi dirigeva continuamente. Anzi, le mie risate e qualche dialogo, si riferivano alle sue parole che non c’entravano nulla con il programma. Magari mi “ruttava” in diretta e io di conseguenza ridevo. Poi i giornali ci ricamavano sopra perché erano fuori dal contesto. Erano programmi difficili con lunghe ore di ballo sfrenato, e qualche ragazza addirittura sveniva e veniva portata fuori di peso. Noi dovevamo continuare a ballare, lo show must go on. Una vera lezione di vita».
Come nel film di Ferzan Ozpetek “Saturno contro” che l’ha lanciata alla ribalta nel 2006 e con molti riconoscimenti, come il Nastro d’argento e il David di Donatello, il Globo d’oro e il Ciak d’oro.
Sugli amori e il gossip Ambra non ha risposto, glissando semplicemente. Una standing ovation ha salutato Ambra, prima di andare a presentare il film “Afrodite” al cinema Castello: «È la prima volta che vedrò per intero il film – ha concluso l’Angiolini – io di solito i miei film non li guardo mai»
Stasera alle 18.30 al caffè Molgò in via San Benedetto Po, l’incontro Cinema: revolution? Con Giampaolo Letta (Medusa film), Massimiliano Orfei (Piper film), Massimo Proietti (Vision distribution), Fabrizio Donvito (Indiana production), Mario Lorin (Anec) e Massimiliano Giometti (esercente).
Alle 19.45 alla terrazza dell’ex bagno Marystella Bobo Rondelli e Musica da ripostiglio, mentre al cinema Castello alle 21.30 il film La pazza gioia di paolo Virzì con ospite proprio Bobo Rondelli intervistato da Giovanni Veronesi.





