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L’antenna 5G che ha scosso Rispescia

Nella frazione del comune di Grosseto sono iniziati i lavori per migliorare la rete. Gli abitanti: «Non sapevamo che sarebbero iniziato i lavori né dove»
Il cantiere per il 5G a Rispescia
Il cantiere a Rispescia

RISPESCIA. Ah, le piccole frazioni di campagna incontaminate e immerse nelle tranquillità! Un piccolo paese dove tutti conoscono tutti e la rete telefonica non è mai stata una priorità. La pace dei sensi lontano dallo smog e dalla frenesia della città, quello sì. Che pare che a Rispescia sia guastata da un cantiere inaspettato. I lavori servono ad installare un’antenna 5G nel mezzo del paese.

«I lavori sono iniziati dall’oggi al domani e nessuno se lo aspettava, hanno già sradicato un eucalipto. È troppo vicino alle case e per questo potrebbero perdere dal 20% al 30% del valore – dice un abitante della zona – Non siamo contro la tecnologia e neanche contro il 5G, ma in paese mi pare esagerato. Abbiamo presentato e consegnato una raccolta firme in 24 ore, perché molti di noi non sapevano che sarebbero iniziati i lavori».

Gli abitanti: «C’è spazio anche lontano dal paese»

Qualche anno fa gli abitanti di Rispescia avevano chiesto con una raccolta firme un’antenna per avere una copertura internet migliore e di segnale telefonico migliore, ma non si aspettavano di certo che fosse installata proprio nel centro del paese

«Avrebbero potuto allestire il cantiere ovunque, siamo in una zona quasi di campagna e di posti ce ne sono tanti altri, per esempio al di là dell’Aurelia c’è l’Enaoli e avrebbe più senso piazzarla lì che nel paese – dice l’abitante – I lavori sono partiti senza avvertire nessuno, da un giorno all’altro, abbiamo raccolto subito le firme e le abbiamo consegnate al Comune, nella speranza che si potesse fare qualcosa per spostare l’antenna».

Per gli abitanti è difficile avere lì di fronte un cantiere. Insomma, la costruzione di un’antenna 5G proprio davanti al cancello di casa non fa piacere a nessuno. Ma quel posto è stato scelto per un motivo: per chi installa un’antenna, che non è un’opera pubblica e quindi il Comune può solo autorizzare, è più vantaggioso acquistare concessioni dal Comune piuttosto che acquistare il terreno dai privati o avviare gli atti per l’esproprio.

Le aziende installatrici, infatti, scelgono il posto per costruire l’antenna proprio nel suolo che il Comune non può vendere e quindi avranno canoni da pagare ben stabiliti. Tutto questo è regolato da una legge nazionale del 2024 e non comunale o provinciale. Ma è anche vero che qualcuno ha approvato e autorizzato l’intervento dell’impresa privata.

L’interrogazione del consigliere di minoranza Cirillo

Che i cittadini non siano stati adeguatamente informati di dove sarebbe stata costruita l’antenna, come sostengono, sarebbe un fatto abbastanza grave. «I lavori sono iniziati a nostra insaputa – dice un abitante – Ben venga la tecnologia e la rete, ma non nel nostro giardini di casa». 

Proprio per questo Ciro Cirillo ha presentato un’interrogazione comunale.

«Si può confermare formalmente che il Comune ha autorizzato l’impianto in costruzione a Rispescia? Vorremmo sapere anche quali sono i contenuti dell’autorizzazione – scrive nell’interrogazione – Quali sono le valutazioni tecniche, sanitarie e ambientali effettuate in fase istruttoria e da quali sono gli enti o strutture tecniche che le hanno rilasciate? Quali sono le tempistiche previste per il completamento dell’intervento?».

«Quali misure sono previste per garantire il pieno rispetto dei limiti di legge in materia di esposizione ai campi elettromagnetici? Se è intenzione dell’amministrazione promuovere momenti di confronto con gli abitanti di Rispescia? – conclude – L’amministrazione ha verificato quanto emerso nella nota prot. 148120/2023 in merito alla possibile procedura di esproprio e alla competenza dell’area, coinvolgendo anche i soggetti esterni interessati?».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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