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La vespa orientale che spaventa la Maremma

Si tratta della Vespa Orientalis, un calabrone segnalato per la prima volta nel 2020 a Genova e da un anno anche a Grosseto. Gli apicoltori: «Non sappiamo determinare ancora i possibili rischi, è prematuro»
La Vespa Orientalis fotografata in uno studio legale in centro a Grosseto

di Steven Santamaria

GROSSETO. Si è accasata anche in Maremma questo nuovo esemplare di calabrone, che può rivelarsi un vero e proprio pericolo per gli altri insetti. Grosseto è solo la terza città, in ordine cronologico, ad ospitare questa vespa Orientalis, preceduta da Genova e Trieste e dal 2022 seguita anche da Roma.

Più grande e più velenoso, questo insetto ha insediato la zona l’anno scorso, creando anche del panico per i potenziali rischi che può causare.

Stabilitosi qui per l’innalzamento delle temperature in Italia, questo calabrone è un potenziale pericolo per le api da miele. Il primo avvistamento in Maremma risale nel 2021 nel Cinigiano, dove qualche giorno fa è avvenuto l’incendio.

I chiarimenti degli apicoltori

 Ad avere maggiori timori sono gli apicoltori che, per la salvaguardia delle loro aziende, si sono mossi subito per monitorare la situazione giorno dopo giorno.

Ad oggi solo rassicurazioni da parte loro: «Siamo consapevoli che le prede ambite dalla vespa siano le nostre api, ma al momento non ci sono stati danni su di esse. È prematuro, ancora, fare delle previsioni, perché queste vespe non sono in completo possesso del territorio.  Noi colleghi ci sentiamo ogni giorno, ma al momento non risultano segnalazioni di alcun tipo, dobbiamo aspettare. Inoltreconcludono- questo caldo può aver rallentato la loro azione, sicuramente a settembre avremo il quadro più chiaro, sia in positivo che in negativo».

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