CAMPAGNATICO. C’è un momento, in Maremma, in cui le giornate più calde si trasformano in serate ricche di profumi, voci e risate. È il tempo delle sagre – gli attesissimi appuntamenti che scandiscono i mesi estivi e accendono le piazze e i borghi. Non solo un’occasione per gustare piatti tipici e riscoprire sapori autentici, ma un vero e proprio rito collettivo, in cui si intrecciano identità, appartenenza, convivialità.
Perché le sagre in Maremma non sono semplici eventi gastronomici: sono occasioni d’incontro. Palcoscenici della vita di paese, dove gli abitanti si impegnano a collaborare per far sì che turisti e visitatori possono sentirsi parte della comunità e gustare specialità che sanno di unione e di passione.
E tra le tante sagre che punteggiano l’estate maremmana, ce n’è una che da più di vent’anni rappresenta una tappa immancabile per chi ama la sua atmosfera genuina: la sagra di Campagnatico. Organizzata con cura e dedizione dalla Pro Loco, questo evento ha saputo crescere nel tempo, diventando un vero punto di riferimento per chi, anno dopo anno, sceglie di tornare a sedersi ai suoi tavoli, attratto dal buon cibo, dall’accoglienza e da quel senso di familiarità che solo certi luoghi sanno regalare.
Il nuovo consiglio direttivo della Pro Loco
All’inizio del 2025, la Pro Loco di Campagnatico ha vissuto un momento di passaggio significativo. Dopo dieci anni di impegno appassionato, il consiglio direttivo uscente ha lasciato il testimone a un nuovo gruppo di lavoro, pronto a raccoglierne l’eredità non solo dal punto di vista organizzativo ma anche sul piano dei valori: quelli della collaborazione, della memoria condivisa, dell’identità collettiva.
A guidare il nuovo consiglio direttivo è oggi Moreno Priori, affiancato dal vicepresidente Emanuele Mazzi e da altri tredici membri che rappresentano trasversalmente tutte le fasce d’età della comunità. Una squadra variegata, che riflette bene lo spirito della Pro Loco e, più in generale, di Campagnatico: un paese piccolo, ma straordinariamente vivo, dove il senso di appartenenza non si dimostra solo a parole, ma anche e soprattutto attraverso azioni concrete.
«Sappiamo bene che quello che raccogliamo oggi è il frutto del lavoro di tanti che ci hanno preceduti», ci dice il presidente Moreno Priori. «Il nostro impegno sarà quello di custodire ciò che è stato costruito, ma anche di portare nuove idee, coinvolgere ancora di più i giovani e far sentire ogni abitante parte attiva della vita del paese. La sagra è un esempio bellissimo di come una comunità possa unirsi e fare grandi cose, insieme».

Una comunità che fa la differenza
Uno degli esempi più evidenti dello spirito collettivo che unisce gli abitanti di Campagnatico è proprio la sagra, che ogni estate coinvolge un numero incredibile di volontari – circa 100 persone su 500 abitanti. C’è chi cucina, chi serve ai tavoli, chi organizza, chi coordina… tutti pieni di passione e amore per il proprio paese.
Anche il ricambio generazionale è vivo e naturale: i giovani iniziano servendo ai tavoli, e acquisiscono via via nuove competenze e responsabilità, fino a diventare a loro volta guide per le nuove leve. Un meccanismo davvero “organico”, che funziona perché si basa sulla trasmissione di valori condivisi e sul desiderio autentico di proteggere un patrimonio che appartiene a tutti.
Chi conosce il paese, inoltre, potrà immaginare che la storia della sagra di Campagnatico è indissolubilmente legata a un’altra grande tradizione, la più sentita dagli abitanti: il famosissimo palio di Campagnatico. Una manifestazione storica che dal 1957 coinvolge l’intera comunità e che per mezzo delle contrade ha finito con lo sconfinare nell’organizzazione della sagra insieme all’AVIS, alla Misericordia e alla società sportiva locale. Così, a Campagnatico, ogni associazione si impegna a dare il proprio contributo all’interno un sistema virtuoso di collaborazione che rappresenta un vero e proprio modello di coesione sociale.

Buon cibo, musica, accoglienza: la ricetta del successo della sagra di Campagnatico
Il primo segreto del successo della sagra di Campagnatico è semplice, ma nient’affatto scontato: la grande qualità del cibo. Ogni piatto è il frutto di una preparazione artigianale, fatta secondo ricette che affondano le radici nella cucina maremmana più autentica. Dalla celebre lumacata ai tortelli e agli strozzapreti, tutto è realizzato con ingredienti genuini da mani esperte. Eppure, come per magia, le fantastiche cuoche della sagra sono capaci di dare vita ogni anno agli stessi sapori.
Sono loro le vere colonne portanti della manifestazione: «La nostra forza nasce proprio dentro alla cucina», racconta Moreno Priori. «Lì, le nostre cuoche non si limitano a preparare piatti, ma riescono a tenere viva l’identità di Campagnatico. E quando vedi persone che per dieci sere consecutive scelgono di tornare a cena qui, capisci che stiamo facendo qualcosa di speciale».
Accanto al cibo, la musica contribuisce a creare un’atmosfera unica, diversa ogni sera. La prossima edizione della sagra si appresta ad accogliere orchestre da ballo e spettacoli dal vivo, come quello attesissimo di Francesca Mazzucato da Canale Italia. Quella di giugno, invece, parla ai giovani grazie alla convocazione di band e progetti musicali amatissimi, come quelli dei Matti delle Giuncaie e dei Meganoidi.
Non mancano, inoltre, le novità pratiche. A partire da quest’estate, è disponibile un nuovo parcheggio da 200 posti, che permette di raggiungere l’area della sagra in modo più agevole. E il nuovo consiglio direttivo ha deciso di reinserire nel menù due piatti storici molto richiesti: l’antipasto misto e la bistecca di vitello, tipici della tradizione gastronomica maremmana.
Infine, un dettaglio che riassume tutto lo spirito della sagra di Campagnatico. Dopo aver coperto le spese, gli introiti vengono destinati alle associazioni, alle contrade, alle scuole. Quest’anno, ad esempio, saranno realizzate felpe e magliette per infanzia e primarie.

Una Pro Loco attiva tutto l’anno, tra natura, cultura e divertimento
La sagra è senza dubbio uno degli eventi più noti, ma non è certo l’unico impegno della Pro Loco di Campagnatico, che durante tutto l’anno lavora per promuovere la cultura, la storia e la vivacità del territorio. A febbraio, ad esempio, si è tenuta la festa di carnevale pensata per coinvolgere grandi e piccini con giochi, musica e maschere colorate.
Tra i progetti più ambiziosi e significativi in corso, c’è poi quello dedicato alla valorizzazione del paesaggio e della storia medievale del paese. Il sentiero ad anello delle vecchie fonti, ribattezzato “Le vie dell’acqua”, è stato recentemente recuperato dalla Pro Loco ed è in attesa della certificazione ufficiale da parte del CAI. E il lavoro è tutt’altro che concluso: i volontari si stanno infatti adoperando per estendere il tracciato e arricchirlo di nuovi scorci da scoprire.
Nel cuore del paese, intanto, si guarda anche all’accoglienza. È in fase di realizzazione un totem turistico multimediale da collocare nella piazza principale, che sarà presto dotata anche di connessione internet. Un piccolo, grande passo per offrire ai turisti e ai visitatori uno spazio informativo e interattivo capace di guidare chi arriva alla scoperta delle bellezze di Campagnatico
Infine, non si può non citare Campis, un progetto inaugurato dal precedente consiglio direttivo e oggi portato avanti con entusiasmo. Un’iniziativa che punta a valorizzare e custodire il patrimonio storico, simbolico e materiale legato al palio, la più grande tradizione di Campagnatico.

Ci vediamo a Campagnatico
Ormai, l’avrete intuito. La sagra di Campagnatico è l’occasione perfetta per scoprire il paese, gustarne i sapori, viverne le tradizioni e sentirsi parte di una comunità che sa accogliere con il sorriso. «A chi non è mai venuto, dedichiamo il nostro invito più caloroso. E a chi torna ogni anno, invece, diciamo grazie», conclude Moreno Priori. «Campagnatico vi aspetta, e sarà sempre felice di accogliervi come se foste a casa vostra».

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