La polizia festeggia 171 anni | MaremmaOggi Skip to content

La polizia festeggia 171 anni

Doppio appuntamento mercoledì 12 aprile con la deposizione della corona e con la consegna degli attestati al teatro degli Industri. Stand in piazza per conoscere le specialità
Il questore Antonio Mannoni durante la deposizione della corona ai caduti

GROSSETO. L’appuntamento è per mercoledì 12 aprile, giorno in cui si celebrano 171 anni di fondazione della polizia. Il tema scelto quest’anno è “Esserci sempre”. 

Quella della Polizia è una storia importante che, accompagnando nel tempo i cambiamenti della società, ha attraversato tre secoli, due guerre mondiali, fenomeni gravissimi come il terrorismo delle Brigate Rosse, le stragi di mafia, il terrorismo internazionale, l’emergenza sanitaria legata al coronavirus e tutto ciò che di più grave ha riguardato l’ordine e la sicurezza pubblica del Paese.

Una storia che si è intrecciata con quella del nostro Paese, ma anche con le storie di vita quotidiana, una storia fatta di istanti che, come fotogrammi, hanno composto il film di una storia lunga 171 anni.

Una storia al passo con l’evoluzione del Paese

Il percorso della Polizia, che iniziò nel 1852, anno della sua fondazione, ha visto una evoluzione attraverso varie fasi: una prima caratterizzata dalla duplice componente militare e civile, con il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza ad ordinamento militare, il Corpo di Polizia femminile, che si occupava essenzialmente della tutela della moralità pubblica e dei reati contro le donne, e i Funzionari della Pubblica Sicurezza che costituivano la parte ad ordinamento civile della Polizia,  che affiancavano i Questori – Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza.

Il 1° aprile 1981, il presidente della Repubblica Sandro Pertini promulgava la Legge n.121, sancendo di fatto la nascita della Polizia di Stato: prima forza di polizia a competenza generale e ad ordinamento civile. Una legge dai chiari risvolti lungimiranti per l’epoca che previde, per la prima volta, non solo la smilitarizzazione, la sindacalizzazione e la parificazione delle carriere delle donne a quelle dei colleghi uomini, ma anche la continua formazione dei professionisti della sicurezza. Inoltre, per evitare la dispersione degli sforzi operativi, venne prevista una maggiore sinergia tra le forze di polizia, il cui coordinamento, relativamente alla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, venne posto sotto un’unica direzione, quella del capo della Polizia, al vertice della nuova amministrazione della Pubblica Sicurezza.

Durissime le prove che le donne e gli uomini della Polizia di Stato, hanno sempre superato, con etica, orgoglio, sacrificio e purtroppo, anche mettendo a rischio la vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere di servire la Patria.

La Polizia di Stato è quindi un pezzo rilevantissimo della storia d’Italia ed è uno dei pilastri della nostra democrazia.

Due momenti in città per festeggiare

In questo capoluogo, la cerimonia di celebrazione del 12 aprile avrà inizio alle 9.30 in piazza Palatucci,  davanti agli uffici della Questura, dove il questore di Grosseto, Antonio Mannoni, davanti ad un picchetto d’onore in armi renderà un tributo ai Caduti della Polizia deponendo una corona di alloro alla lapide dedicata in loro memoria all’ingresso della Questura.

Un momento che sarà particolarmente significativo, quale segno tangibile, in ricordo dei tanti operatori della polizia che hanno servito lo Stato fino al sacrificio estremo della propria vita.

La celebrazione proseguirà poi alle 11 al Teatro degli Industri di Grosseto, dove saranno presenti, anche la prefetta Paola Berardino, i parlamentari, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e tutte le più alte autorità civili, religiose e militari.

In piazza San Michele, saranno allestiti dei gazebo con personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica e della Polizia Stradale, che saranno a disposizione dei cittadini per far conoscere da vicino, anche ai bambini, le attività della Polizia di Stato. Inoltre saranno esposte due uniformi storiche e una Fiat 500 d’epoca a testimonianza della lunga tradizione che caratterizza la Polizia di Stato.

Il questore Mannoni, dopo la lettura dei messaggi augurali inviati dalle più alte cariche dello Stato, illustrerà il bilancio delle attività svolte nell’ultimo anno e le iniziative intraprese per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica della provincia.

La festa con gli studenti

Seguirà la consegna dei riconoscimenti al personale in servizio che si è particolarmente distinto in importanti operazioni di polizia dando prova di alta professionalità e dedizione al servizio, e, infine, vi sarà un ringraziamento a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato che, ogni giorno, testimoniano che il nostro è un lavoro di squadra al servizio dei cittadini, soprattutto per le persone più fragili e bisognose.

Sarà presente alla celebrazione anche una rappresentanza degli studenti degli istituti scolastici della provincia che hanno partecipato anche quest’anno al concorso “PretenDiamo Legalità” attraverso la redazione di elaborati sulle tematiche della legalità, i cui vincitori verranno premiati dal Questore.

È questa la lunga storia della Polizia di Stato ed è per questo che, noi poliziotti, dobbiamo esserci sempre e lo faremo stando vicino ai cittadini, facendo rispettare le regole con la professionalità che unisce il rigore, all’empatia e alla disponibilità. 

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati