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La manifestazione per fare rumore per Gaza

L’evento si chiama “Disertiamo il silenzio” ed è in programma domenica 17 agosto dalle 21. Gli organizzatori: «Portate con voi pentole, fischietti, tamburi, applausi e le vostre voci»
Sullo sfondo una Veduta di Follonica e la locandina della manifestazione per la Palestina
Sullo sfondo una veduta di Follonica e la locandina della manifestazione per la Palestina

FOLLONICA. Domenica 17 agosto alle 21 a Follonica ci sarà un corteo cittadino per denunciare il genocidio che sta subendo il popolo palestinese a Gaza.

Ad organizzare l’evento l’associazione “Restiamo umani” per rompere il silenzio sulla grave situazione umanitaria in corso. L’evento, che raccoglie l’invito alla campagna “Disertiamo il silenzio” del professor Montanari, a cui ha aderito anche l’Anpi provinciale, partirà da piazza Sivieri, percorrerà via Roma e viale Italia.

L’invito a fare rumore è rivolto a tutti i cittadini

La manifestazione promossa da “Restiamo umani”, un’associazione di promozione sociale nata a Follonica nell’aprile 2025, prende il nome dalle parole con cui Vittorio Arrigoni, giornalista attivista ucciso a Gaza nel 2011, concludeva i suoi articoli. L’associazione opera per la promozione della cultura della legalità.

«Sono invitati tutti i cittadini e le cittadine, i partiti politici, le sigle sindacali, le associazioni e l’amministrazione comunale a partecipare a questo momento di mobilitazione, senza distinzioni – scrive Chiara Marchetti, presidente dell’associazione Restiamo uniti – per rompere il muro dell’indifferenza e per la giustizia e la dignità umana. Durante l’evento verrà fatto rumore con ogni mezzo a disposizione: pentole, fischietti, tamburi, applausi, voci. Un segnale forte, visibile e udibile, di resistenza civile e solidarietà internazionale».

«Alzare la voce e fare rumore con ogni mezzo è il segnale per condannare il silenzio sulla violazione dei diritti umani e le atrocità commesse – conclude -Tutti coloro che condividono i valori di giustizia, solidarietà e rispetto per i diritti umani sono invitati a mettere la faccia, ad unirsi al corteo con le proprie bandiere, striscioni, cartelli etc. e prendere posizione contro l’ingiustizia e la violenza. Il silenzio e l’indifferenza non devono più prevalere di fronte alle sofferenze di un popolo».

L’Anpi provinciale: «Serve unità e partecipazione»

Mobilitarsi significa organizzare iniziative che creino consapevolezza, costruire reti di sostegno concreto, dare corpo alla solidarietà attiva, sostenere campagne di pressione come il boicottaggio economico, culturale e accademico, per colpire direttamente le complicità che alimentano il massacro.

«Speriamo di vedere una grande partecipazione al corteo “Disertiamo il silenzio” e che sia un momento di forte denuncia e di mobilitazione. Chiediamo a tutti, associazioni, movimenti, sigle politiche e sindacali, rappresentanti istituzionali e singoli cittadini – scrive l’Anpi sezione Norma Parenti – di metterci la faccia e fare rumore, perché il silenzio uccide. Un appello ai partiti politici: superiamo i personalismi».

«In questo momento storico, le divisioni interne, e le logiche di parte non possono avere spazio di fronte a un crimine contro l’umanità. Invitiamo quindi anche tutti i partiti politici a unirsi a noi in questo corteo per dare voce a un messaggio unitario di solidarietà con il popolo palestinese – conclude l’Anpi – In questo momento di grave crisi umanitaria, è fondamentale che dimostrino la loro capacità di andare oltre le differenze ideologiche».

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