La denuncia dell'astrologo: «Aggredito dal mio vicino» - IL VIDEO | MaremmaOggi Skip to content

La denuncia dell’astrologo: «Aggredito dal mio vicino» – IL VIDEO

L’orbetellano Marino Soldani, in arte Luis Velasco, è stato in prognosi riservata a lungo: la Procura di Rieti ha archiviato il caso, lui ha chiesto aiuto a “Chi l’ha visto?”

ORBETELLO. Dalla città che si affaccia sulla laguna, lui, se n’è andato da tempo e ora vive in un castello a Ponzano, poco distante da Roma. Ma sia Marino che tutti i suoi familiari, sono conosciutissimi a Orbetello. La sorella Elisa è avvocata, come lo è il babbo Aldo. Ed è stata lei a opporsi all’archiviazione disposta dal giudice, nei confronti del vicino di casa dell’uomo, accusato di averlo aggredito e ridotto quasi in fin di vita

Ma bisogna riavvolgere il nastro, per raccontare questa vicenda che giovedì 6 marzo, in tarda serata, è arrivata nella case di chi stava guardando “Chi l’ha visto?”. Perché Marino, ha chiesto aiuto ai giornalisti della trasmissione, per cercare di arrivare alla verità e capire cosa sia davvero successo la sera in cui è stato portato in condizioni disperate all’ospedale. 

Massacrato nel giardino del castello

Astrologo e cartomante conosciuto in tutta Italia con il nome di Luis Velasco, Soldani ha letto il passato e predetto il futuro a migliaia di persone. Che via via lo contattavano durante le trasmissioni televisive o andavano di persona nei suoi studi, sparsi in tutta Italia. 

Il sito Internet di Luis Velasco

Tolto il biondo dai capelli, Soldani si è presentato davanti alle telecamere di Chi l’ha visto come un uomo impaurito e preoccupato per quello che sta vivendo. «Io sono protagonista di un film dell’orrore», dice davanti alle telecamere. Film che è cominciato una sera d’estate, il 25 giugno 2021

Quella sera, Soldani viene trovato nel giardino del Castello delle tre corna dove abita a Ponzano, in condizioni disperate e viene portato in codice rosso all’ospedale. 

«Il cancello automatico era aperto quando sono arrivato con l’auto – ricorda – Io lo chiudo sempre. Ho un allevamento di husky, sono cani noti per essere dei fuggitivi. Sono paranoico, lo chiudo sempre».

Marino quella sera scende dall’auto a controllare perché il cancello fosse rimasto aperto. Poi il buio: ore dopo, è all’ospedale con multiple fratture del cranio e del volto e sette emorragie cerebrali

Accusa il vicino di averlo pestato

Ai carabinieri che lo raggiungono al pronto soccorso, spiega di aver avuto un malore. Solo un mese dopo, quando esce dall’ospedale torna a ricordare cosa fosse successo: lo avevano aggredito a calci e pugni in testa. «Sono riuscito per un attimo a risalire in auto – racconta – ma hanno divelto la portiera e hanno ripreso il massacro». 

L’avvocata Elisa Soldani, sorella di Marino

La sorella di Marino, l’avvocata Elisa Soldani, si è occupata del caso di suo fratello e ha chiesto che l’uomo fosse sottoposto a una perizia medico legale. Perizia che dice che le fratture riportate sarebbero state causate da otto, dieci colpi, sferrati con corpi contundenti. 

«Le condizioni dell’auto parlano di un’aggressione – dice l’avvocata Soldani durante l’intervista a Chi l’ha visto? – perché la cerniera della porta anteriore è stata divelta. All’inizio era stato ipotizzato che avesse avuto un malore o un incidente ma nulla di questo è accaduto». 

La mamma di Marino, quella sera, aveva chiamato il vicino di casa di suo figlio. Non riusciva a contattarlo e aveva paura che gli fosse successo qualcosa. «Il vicino mi disse che stava andando a Ostia ma che aveva appena incontrato Marino con la sua auto sulla strada di casa», ricorda la donna. 

Ma l’astrologo, poco dopo è per terra, nel suo giardino, senza vestiti e ricoperto di sangue. A trovarlo, era stata una persona mandata proprio dal vicino di casa, per controllare che fosse tutto a posto. 

La lite dopo l’incendio

Un mese dopo, Soldani riacquista la memoria e accusa il suo vicino. Che però nega di aver aggredito l’astrologo e allevatore di siberian husky. Che sia stato lui l’autore di quel massacro, non lo afferma nemmeno la Procura, che ha chiesto l’archiviazione, prosciogliendo l’uomo dall’accusa di lesioni personali

Elisa Soldani, sorella di Marino, ha presentato una lunga opposizione all’archiviazione

Quando Marino era ricoverato in fin di vita, era stato anche denunciato da un’associazione animalista per maltrattamento di animali. Ma l’inchiesta è stata archiviata: il suo non era un allevamento lager, l’uomo non poteva prendersi cura dei suoi cani perché era in fin di vita all’ospedale.

La scorsa estate, però, è scoppiato un incendio tra la sua proprietà e quella del vicino. E quel giorno, l’astrologo lo registra, mentre lo minaccia. Poco dopo, nella cassetta della posta, trova anche una lettera minatoria che si conclude con: «Fatti il segno della croce». 

«Chi sa parli, in paese tutti sanno», conclude l’uomo. È l’appello disperato di Soldani, che vorrebbe mettere la parola fine a un incubo che va avanti da anni. E che finirà, probabilmente, soltanto quando la verità di quello che è successo quella notte d’estate, verrà finalmente a galla. 

 

 

 

 

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