GROSSETO. Il covo è a Barbanella, in via Rovetta, strada centralissima dell’unico quartiere di Grosseto che ha una propria identità che non è mai stata snaturata. Il clan è composto da chi abbassa lo sguardo solo per vedere le mani muoversi velocemente. I giorni di ritrovo sono tre alla settimana: una volta entrati dalla porta, tutto il resto rimane fuori, sull’asfalto.
Gli scaffali sono pieni di oggetti colorati dai nomi esotici: Mantra, Chery 3, Urano, Brazil, Solare. Ed è tra quegli scaffali che si ritrova “La banda della magliaia”, la sorellanza di donne – e qualche volta anche uomini – che giorno dopo giorno ha fatto crescere il laboratorio di lavoro a maglia e all’uncinetto di Gloria Cheli. Che nel suo “Rovescio, dritto e fantasia” accoglie le donne che si vogliono divertire a creare bellezza.
Nel covo della “banda della magliaia”
Basta poco per farsi rapire dallo sguardo di Gloria, un passato trentennale dietro al banco di una merceria tra fili e bottoni. Cinque anni fa Gloria ha scelto di aprire la sua bottega, dove i gomitoli si vendono a peso e dove si trova ogni tipo di materiale. «Un negozio come questo l’ho pensato come un vero e proprio passaggio – spiega – Da lavoro a momento creativo, dove si potesse respirare il bello».
È questo l’aggettivo che si percepisce continuamente nel laboratorio creato da Gloria. Dove, quando l’argomento delle donne sedute in circolo sulla sedia scivola sui problemi, sui dolori o sui drammi, il discorso sfuma subito e vira al bello. Vira all’effetto benefico di avere accanto altre donne.
«Il laboratorio è cominciato con tre donne – dice Cheli – Oggi siamo tante. Il pomeriggio partecipa anche una bambina di quinta elementare, mentre la più anziana ha 86 anni». C’è stato anche qualche uomo ad aver varcato la soglia del negozio di via Rovetta 8. Non aveva sbagliato. «Ha voluto fare tre lezioni di uncinetto – racconta Gloria – perché voleva realizzare uno scialle per la moglie. Ne ha fatto uno bellissimo».
Tom Daley, oro di tuffi alle Olimpiadi, si è fatto inquadrare spesso, prima delle gare, con l’uncinetto in mano. «Le donne però – dice Gloria – almeno a Grosseto, sono più costanti».
La sorellanza ai ferri e all’uncinetto
Donne di tutte le età, di estrazione sociale e nazionalità differenti. Manager, casalinghe, nonne, mamme, single. C’è una sedia per ciascuna di loro, c’è un gomitolo di filo per ognuna, c’è un sorriso, una parola e anche un abbraccio, se serve. «Qui lavoriamo tutte insieme – dice ancora Gloria – condividiamo le nostre conoscenze. Ogni tanto qualche piccola lezione la facciamo, ma diamo soprattutto sfogo alla fantasia».
Uno sfogo creativo, che fa bene al corpo e all’anima. «Dalle persone questo viene visto come un lavoro per donne in là con gli anni – aggiunge Gloria – ma ormai è stato sdoganato anche per le ragazze giovani. Al nostro laboratorio partecipano anche ventenni e trentenni. Dalla loro, hanno la velocità».
Il consiglio di Gloria: «Trovatevi uno spazio per dar sfogo alla creatività»
Ridono mentre lavorano, parlano mentre creano. Si rilassano, vivendo un modo di fare le cose che riporta indietro nel tempo. Quando si cercava di imparare dalle nonne a lavorare con i ferri o con l’uncinetto.
«Il consiglio che do sempre a tutte – dice Gloria Cheli – è quello di trovarsi uno spazio per esprimere la propria creatività attraverso un lavoro manuale. Può essere il lavoro a maglia o all’uncinetto, può essere il ricamo o la pittura, può essere la cucina. In 37 anni di lavoro ho visto cambiare tantissimo il mondo del commercio, ma l’importanza dell’espressione creativa e della sorellanza tra donne sono due fattori importantissimi».

Un pensiero, quello di Gloria, condiviso da tutte le donne sedute in cerchio sulle loro sedie. Che giocano tra di loro, cercando un aggettivo per descrivere come si sentono in quel piccolo spazio colorato dai gomitoli di tutte le dimensioni: c’è chi si dice onorata, chi grata. Addosso hanno la maglietta della “banda della magliaia”, nel cuore il motto: «Fare e disfare, è tutto un lavorare». Fanno, disfano, lavorano. Si ritemprano e si ripuliscono, smettendo di essere solo ingranaggi di un meccanismo che si chiama vita e che non sempre va dove vorremmo.
Per partecipare al laboratorio, potete chiamare Gloria al 331-5828225.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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