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Invasione di granchi blu, Orbetello entra nel piano nazionale di emergenza

Dopo Emilia e Veneto anche Orbetello inserito nel piano nazionale per l’emergenza granchio blu. 10 quintali raccolti al giorno. Fedagripesca: «Problema serio su tutta la costa toscana». È polemica fra opposizione e sindaco Casamenti
I quintali di granchi blu allo sgrigliatore di Ansedonia, nella laguna di Orbetello

ORBETELLO. Ad Orbetello si è svolto il tavolo di confronto sull’emergenza del granchio blu, convocato per cercare soluzioni concrete a una crisi che sta devastando la laguna e il comparto della pesca.

Presenti il commissario nazionale per il granchio blu (Enrico Caterino, nominato nel settembre 2024 con decreto del presidente del consiglio dei ministri, ndr), la vicepresidente della Regione e assessora Stefania Saccardi, la Provincia con il presidente Francesco Limatola e il vicepresidente Valentino Bisconti, la prefettura di Grosseto, la Capitaneria di porto, l’Ispra, l’onorevole Marco Simiani, Confcooperative (settore pesca) e i rappresentanti dei Pescatori locali.

Stefania Saccardi, il commissario Caterino e il presidente dei Pescatori, Pierluigi Piro
Stefania Saccardi, il commissario Caterino e il presidente dei Pescatori, Pierluigi Piro

La notizia, importantissima, è che il commissario Caterino ha deciso di inserire Orbetello nel piano nazionale granchio blu. Finora il piano era stato applicato solo ad alcune località del Veneto e dell’Emilia Romagna. Adesso prende in carico anche Orbetello, tramite la Regione Toscana.

Finora mancavano dati certi sulla consistenza del problema, ma la Regione si è impegnata a trasmetterli al commissario in tempi brevissimi, dopo averli ricevuti dai Pescatori di Orbetello.

Il granchio blu, specie aliena originaria delle coste atlantiche americane, ha fatto la sua comparsa nella laguna di Orbetello circa cinque anni fa. Per capire di cosa stiamo parlando, solo alla peschiera di Ansedonia vengono raccolti una media di 10 quintali di granchi al giorno, sono stati circa 600 quintali dall’inizio di luglio. E le peschiere sono tre, quindi il problema è decisamente più consistente.

Al tempo stesso il commissario ha già dato incarico all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) di effettuare un monitoraggio sulla laguna di Orbetello, per avere anche dati scientifici sul problema.

Le parti si rivedranno a breve, con un nuovo tavolo.

Cos’è il Piano nazionale granchio blu

Il “Piano nazionale granchio blu” è un piano di emergenza da 10 milioni di euro per il biennio 2025-2026, volto a contrastare la proliferazione del granchio blu (Callinectes sapidus) in Italia.

Le azioni principali includono il contenimento e lo smaltimento del granchio, la protezione delle aree di acquacoltura, il monitoraggio degli ecosistemi e il sostegno economico alle attività produttive colpite. Il piano è coordinato dal commissario straordinario in collaborazione con ministeri, Regioni e altri enti. 

Quindi possono arrivare contributi. E, anche, si possono aprire nuovi canali di commercializzazione per questi granchi così prolifici e infestanti, in particolare verso lo Sri Lanka e la Tunisia.

Certo ci vorrebbe mano d’opera in più, per gestire i grossi quantitativi, anche perché in laguna, essendo morti gran parte dei pesci, mancano gli antagonisti naturali dei granchi, che proliferano in modo ormai incontrollato.

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Fedagripesca: «Il problema su tutta la costa»

«Il granchio blu non è solo un problema della laguna di Orbetello, ma di tutta la costa toscana. La massiccia presenza del crostaceo, che negli ultimi mesi e in particolare ad agosto ha invaso reti e zone di pesca, sta causando gravi danni al pescato e agli attrezzi dei pescatori artigianali»

A sottolinearlo è Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana, al termine del sopralluogo allo sgrigliatore di Ansedonia e del successivo tavolo tecnico con la cooperativa dei Pescatori di Orbetello, alla presenza delle istituzioni politiche e tecniche. 

«Riceviamo segnalazioni da tutta la costa – aggiunge Bartoli – in alcune aree non è più possibile svolgere l’attività di pesca».

Dal tavolo tecnico è emersa la volontà di un impegno congiunto.

«È stato un incontro proficuo – spiega il vicepresidente – nel quale è stato definito un primo piano di azione per la laguna e per tutto il litorale toscano. Il commissario straordinario ha assicurato tempi rapidi per l’attivazione delle misure previste dal piano nazionale, dal monitoraggio alla cattura selettiva fino allo smaltimento. È stato ribadito che solo con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti sarà possibile adottare azioni concrete e incisive».

Massima attenzione e sostegno anche da parte della Regione Toscana, rappresentata dall’assessora Stefania Saccardi, che ha garantito piena collaborazione con la struttura commissariale.

«La Regione – sottolinea Bartoli – ha confermato vicinanza ai pescatori e alla laguna di Orbetello, così come fatto anche in passato».

Ma l’allarme va oltre i confini regionali.

«L’emergenza granchio blu – conclude il vicepresidente – si sta diffondendo in gran parte delle coste italiane. Il Governo sta già mettendo in campo un impegno straordinario, ma saranno necessarie ulteriori risorse economiche ingenti per contrastare questo flagello ambientale, sociale ed economico che rischia di compromettere la sostenibilità della pesca artigianale e delle nostre comunità costiere».

Simiani e Limatola: «Finalmente anche Orbetello nel piano»

In una nota congiunta di Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio e Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto, commentano l’incontro.

«Ad Orbetello l’emergenza causata dalla presenza del granchio blu deve essere affrontata e risolta con rapidità. Ringraziamo il commissario straordinario Enrico Caterino per il sopralluogo e per la disponibilità dimostrata verso un territorio ormai allo stremo a causa di una specie invasiva che rischia di compromettere non solo l’equilibrio ambientate e la biodiversità indigena ma anche il sistema locale ed occupazionale legato alla pesca ed all’allevamento ittico».

«Ê stato finalmente preso atto che anche Orbetello dovrà beneficiare del Piano nazionale per contrastare il granchio blu, ad oggi non ancora attivato in Toscana. Il commissario ha risposto prontamente alle richieste della comunità, a differenza degli esponenti politici locali di destra che in questi giorni, invece di sostenere le istanze del territorio, hanno fatto battute fuori luogo e dichiarazioni infondate».

L’opposizione: «Nessuno del Comune all’incontro»

Secondo Chiara Serracchiani, consigliera comunale di opposizione di Alternativa Orbetello, il sindaco Andrea Casamenti, dopo le foto e le interviste di rito, avrebbe abbandonato il tavolo senza garantire la sua presenza né quella di un assessore delegato.

Un comportamento definito da Serracchiani “grave e vergognoso”, perché la comunità sarebbe rimasta senza rappresentanza proprio durante il confronto decisivo per il futuro della Laguna.

Casamenti: «Col commissario un colloquio riservato»

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Andrea Casamenti, che ha respinto le accuse dell’opposizione:

«Il Comune – ha dichiarato – da mesi si occupa dello smaltimento dei granchi blu e abbiamo già raggiunto le 63 tonnellate rimosse, anticipando una spesa di 50 mila euro».

«Mentre la Serracchiani partecipava a un ottimo pranzo, io ho mangiato a casa. Con il commissario ho avuto un colloquio riservato e ci risentiremo più avanti».

«Forse la consigliera Serracchiani si è accorta solo ora del problema, ma le decisioni vengono prese a Roma, dove governa il centrodestra».

«E soprattutto: a che titolo era presente la Serracchiani? Come consigliera comunale di opposizione, come candidata alle regionali o soltanto per cercare pubblicità?».

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