Influenza 2025, varianti aggressive in Maremma: picco atteso da novembre | MaremmaOggi Skip to content

Influenza 2025, varianti aggressive in Maremma: picco atteso da novembre

Le prime febbri già a ottobre. I medici avvertono: «Le varianti sono più forti, meglio vaccinarsi». Fino a 30mila casi stimati in provincia di Grosseto
Influenza in arrivo, i medici consigliano di vaccinarsi
Influenza in arrivo, i medici consigliano di vaccinarsi

GROSSETO. L’autunno è appena iniziato, ma in Maremma si comincia già a parlare di influenza. I primi casi, dicono i medici, potrebbero arrivare già a fine ottobre.

E il virus, quest’anno, sembra tutt’altro che leggero.

«Le varianti in circolazione sono più aggressive rispetto al passato – spiegano i medici di base –: febbre alta, dolori articolari e un decorso più lungo sono i sintomi che ci aspettiamo di vedere».


Picco da novembre in poi: sarà un’influenza impegnativa

Secondo le previsioni epidemiologiche, il picco influenzale in Toscana è atteso tra fine novembre e le prime settimane di gennaio, quando le temperature più rigide favoriranno la diffusione del virus.

Già a ottobre, però, si registreranno i primi casi, soprattutto tra i bambini e chi lavora a contatto con il pubblico.

L’anno scorso, nella provincia di Grosseto, oltre 25.000 persone sono state colpite dall’influenza stagionale.

Quest’anno – dicono gli esperti – il numero potrebbe salire fino a 30.000.


Le varianti in circolazione: sintomi più forti e decorso più lungo

I laboratori che monitorano i ceppi influenzali in Italia segnalano la presenza di tre varianti principali:

  • H1N1, la cosiddetta “suina”, tornata in forma più aggressiva;

  • H3N2, che colpisce soprattutto gli anziani;

  • B/Victoria, tipica dei più giovani.

Tutte e tre sono incluse nel vaccino antinfluenzale 2025, ma chi si ammala può aspettarsi febbre sopra i 38°C, dolori muscolari intensi, forte spossatezza e tosse secca che può durare anche due settimane.


Il consiglio dei medici: «Vaccinatevi, soprattutto se siete fragili»

Il messaggio che arriva dalle associazioni dei medici di famiglia è chiaro: vaccinarsi è la miglior difesa.

La campagna antinfluenzale inizierà a fine ottobre e interesserà in particolare:

  • over 60,

  • persone con patologie croniche (respiratorie, cardiache, metaboliche),

  • operatori sanitari e scolastici,

  • bambini tra 6 mesi e 6 anni,

  • e donne in gravidanza.

«La vaccinazione non solo riduce il rischio di ammalarsi – spiegano dal dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Sud Est – ma anche la gravità dei sintomi e le complicanze, che nei soggetti fragili possono diventare pericolose».

Per informazioni sulle modalità di prenotazione è possibile consultare il sito dell’Asl Toscana Sud Est o chiedere al proprio medico di base.


La stima in Maremma: fino a 30.000 casi

I dati degli ultimi anni parlano chiaro: in Maremma il virus si diffonde rapidamente, soprattutto nei mesi freddi e negli ambienti chiusi.

Gli esperti stimano fino a 30.000 casi nella provincia di Grosseto tra novembre e febbraio.

La raccomandazione, per tutti, è quella di non sottovalutare i primi sintomi, evitare automedicazione e – in caso di febbre persistente o difficoltà respiratorie – consultare subito il medico di famiglia.


Quando fare il vaccino

Il momento ideale per vaccinarsi è tra fine ottobre e metà novembre, in modo da avere la copertura attiva prima del picco.

Le vaccinazioni saranno disponibili gratuitamente per le categorie a rischio nei centri vaccinali dell’Asl e negli studi dei medici di base.


Come riconoscere l’influenza

  • Febbre alta (oltre 38°C) che compare bruscamente

  • Dolori muscolari e articolari diffusi

  • Mal di testa e spossatezza intensa

  • Tosse secca e mal di gola

  • Brividi e perdita di appetito

Se i sintomi durano più di 4-5 giorni o peggiorano, è bene rivolgersi al medico.


Cosa fare se ci si ammala

  • Restare a casa e evitare il contatto con altre persone

  • Bere molti liquidi e riposare

  • Non assumere antibiotici se non prescritti

  • Usare antipiretici solo in caso di febbre alta

  • Coprirsi bene e aerare le stanze

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