PIOMBINO. «È l’ora della verità per l’industria», è il monito dell’associazione Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino si fa sentire forte e chiaro in un comunicato inviato per denunciare lo stallo della situazione attuale su tutti i fronti industriali della città.
Questione di tempo
Da Liberty Magona all’accordo di programma di Metinvest-Adria, la situazione è ferma ormai da troppo tempo, è ora di agire, di svelare le verità non dette dietro ad un congelamento industriale, che prosegue tra rinvii e casse integrazioni, e che sembra non avere alcuna intenzione di smuoversi.
«Il tempo è una variabile cruciale e le conseguenze dell’inazione non sono trascurabili – dicono in una nota dall’associazione Appello per il lavoro e lo sviluppo a Piombino– Il nostro territorio affronta, ormai da un lungo periodo, questioni irrisolte e crisi aziendali che richiedono una definizione urgente. In primis la vicenda di Liberty Magona, che si protrae ormai da troppo tempo».
Un simbolo di lavoro e cultura
La più antica fabbrica piombinese è in attesa di essere venduta:
«La Magona è simbolo della migliore cultura del lavoro industriale di questo territorio, è attanagliata da una crisi finanziaria e di mercato che ne ha ridotto la produzione del 80%, costringendo l’azienda a lunghi periodi di cassa integrazione. Lo stabilimento di Piombino è in attesa di essere venduto da circa un anno e, come desumibile dalla lettura della stampa locale, pur in presenza di potenziali acquirenti seriamente interessati, la vendita non trova conclusione, prolungando, di fatto, una fase estremamente delicata e pericolosa per la sopravvivenza della fabbrica, il mantenimento degli oltre 500 posti di lavoro e la salvaguardia delle imprese dell’indotto. Pertanto, ad oggi, è improrogabile che la cessione del sito produttivo avvenga rapidamente».
Anche per JSW Steel Italy, la situazione è bloccata
«L’azienda attende da troppo tempo la finalizzazione dell’accordo di programma, un atto indispensabile per ottenere le autorizzazioni necessarie, inclusa la variante urbanistica a carico del Comune di Piombino, per la realizzazione del nuovo treno rotaie. Questo investimento è fondamentale per la sopravvivenza del sito. In ultimo, dopo la sottoscrizione dell’accordo di programma, da parte della joint-venture Metinvest-Adria, appare necessario stringere sul cronoprogramma ed avviare i primi lavori di demolizione e preparazione delle aree per l’avvio del cantiere di realizzazione della nuova acciaieria».
L’appello al sindaco Ferrari
Se non è possibile vedere in pratica i risultati, l’associazione chiede che almeno il sindaco Francesco Ferrari faccia chiarezza sulla situazione attuale:
«In questo contesto, data la gravità della situazione locale, riteniamo doveroso che, almeno su questi temi, si abbandonino i toni da campagna elettorale e chiediamo al sindaco di Piombino ed al presidente della Regione Toscana, di farsi promotori di una forte azione di stimolo e sollecitazione nei confronti del governo nazionale, per sbloccare rapidamente le criticità evidenziate. È fondamentale mettere da parte le contrapposizioni e mettere al centro gli interessi della nostra comunità».