MARINA DI GROSSETO. Tutto iniziò nel primo pomeriggio, era un sabato quel 18 agosto del 2012 quando scoppiò l’incendio a Marina di Grosseto.
Al mare c’era il pienone, il caldo opprimente era appena smorzato da un vento molto intenso, il classico maestrale potente che spazza tutta la costa fra Castiglione e Marina.
Le prime nuvole nere di fumo si vedevano bene dalla spiaggia, dietro alle case. Il vento di mare portava via l’odore di bruciato, ma intorno alle 16 l’orizzonte aveva i colori cupi del nero e del rosso, il cielo quasi totalmente oscurato dal fumo.

Il disastro era appena iniziato, perché il fuoco era stato appiccato, con inneschi poi ritrovati, in almeno tre punti diversi della meravigliosa pineta di Marina di Grosseto, tra via delle Collacchie, via Grossetana e via dei Platani.
Sono passati dieci anni esatti dal gigantesco incendio di Marina di Grosseto.
Incendio di Marina di Grosseto: 2012, l’anno dei disastri
In quel 2012 che per la Maremma fu segnato da un disastro dietro l’altro: la Concordia il 13 gennaio, l’incendio a Marina di Grosseto il 18 di agosto, l’alluvione di Albinia il 12 novembre. La forza distruttiva del fuoco e dell’acqua a pochi mesi di distanza.
Dieci anni dopo la pineta, in qualche modo, sta tornando a vivere. Anche se dall’alto si vede ancora l’area, circa 55 ettari, che fu distrutta dalle fiamme. Accanto a via Grossetana piccoli pini, piantati l’anno dopo il disastro grazie alla generosità di alcuni vivaisti, stanno lentamente crescendo: per diventare grandi come quelli che furono distrutti ci vorranno una cinquantina d’anni, forse qualcuno in più.

Quel giorno il vento rese il lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari dell’antincendio una battaglia impari. La pineta, seccata da un estate torrida, era il “carburante” migliore per le fiamme che saltavano da un albero all’altro, finendo per minacciare le case e anche un campeggio. Furono evacuate oltre mille persone.

Con gli anni l’area è stata bonificata e le piante “uccise” dal fuoco sono state tagliate e ridotte in cumuli di cippato. Al loro posto piante più piccole che, forse, i nostri nipoti vedranno di nuovo maestose.
Dieci anni dopo, però, i rischi rimangono elevati, anche se i controlli sono accurati. Il meraviglioso patrimonio alle spalle di Marina, fino a Castiglione, resta fragile e potrebbe essere di nuovo attaccato.

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58 anni, direttore di MaremmaOggi
Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale
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