PORTO SANTO STEFANO. Ha voluto salutare personalmente l’equipaggio della De Giorgi. La prefetta Paola Berardino, qualche giorno fa, ha incontrato i militari della compagnia di Orbetello e di stanza a Porto Santo Stefano. L’occasione è stata favorevole per un saluto istituzionale all’equipaggio che presta servizio a bordo dell’unità, e per una visita alla motovedetta stessa.
La motovedetta intitolata al militare scomparso
Dallo scorso mese di ottobre, i carabinieri hanno in forza una nuova motovedetta d’Altura, classe N804, in sostituzione della precedente. La nuova imbarcazione è intitolata al carabiniere Medaglia d’Oro al valor militare Giovanni De Giorgi, morto nel 1993 a seguito di un intervento, libero dal servizio, nel corso di una rapina.

L’unità navale, lunga circa 17 metri, è dotata di un doppio motore, uno endotermico da 1600 cv più una coppia di propulsori elettrici, che consentono di operare con emissioni minime. Può trasportare 12 persone oltre all’equipaggio: quest’ultimo è composto da militari specializzati, abilitati al servizio a bordo di Unità navali d’altura.
Il dispositivo è impiegato in varie mansioni, tra cui in primo luogo la vigilanza dal mare degli obiettivi particolarmente sensibili e la sorveglianza sugli scali e sulle attrezzature portuali, oltreché sulle strutture di segnalamento come i i fari, disseminati lungo la costa o posizionati in mare.
Un servizio per difendere il mare
Il dispositivo navale dell’Arma è impegnato anche all’interno delle riserve naturali marine dell’arcipelago toscano, per il pattugliamento e la difesa del mare (acque, fondali e costa), di rilevante interesse per le caratteristiche naturali, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marina e costiera. Ciò viene assicurato anche grazie alla stretta collaborazione con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica e l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, unitamente ai quali vengono svolte missioni sull’Isola di Montecristo, area in cui vigono stretti vincoli di protezione. Ed infatti, l’isola è ad accesso controllato, mentre l’area marina intorno è interdetta alla navigazione e a ogni tipo di pesca.
La motovedetta viene infine impiegata in altri compiti eventuali come operazioni di polizia di frontiera, servizi di scorta, ordine pubblico, e concorso in attività di ricerca, soccorso e antincendio, per le quali è dotato di specifiche attrezzature, tra cui un modernissimo defibrillatore e impianti, fissi e mobili, per lo spegnimento di incendi.

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