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Il medico che salvava le vite ucciso mentre attraversava sulle strisce

La vittima dell’incidente sulla Senese è un medico cardiologo. La figlia: «Un babbo e un nonno meraviglioso». La salma sotto sequestro
Un'immagine dell'incidente e Eugeniu Dabija
Un’immagine dell’incidente e Eugeniu Dabija

GROSSETO. Eugeniu Dabija era un medico che salvava le vite, la sua se l’è portata via un’auto che lo ha preso in pieno sulla Senese, mentre andava in bici dalla figlia Marcela.

65 anni, di Bălți, considerata la capitale del nord della Moldavia, Eugeniu era un medico cardiologo. Aveva lavorato per 20 anni come dottore del penitenziario della città, poi aveva scelto di fare i turni al pronto soccorso, perché la sua missione era salvare le vite.

Da qualche tempo era venuto a vivere in Maremma, per stare accanto alla figlia e alla bellissima nipotina Maria Sole, che amava tantissimo. E si divideva fra casa della figlia, a Grosseto, e quella della madre di Marcela, a Roselle.

Amava spostarsi in bicicletta, percorrendo la ciclabile fra la frazione e la città.

E proprio quel tratto percorso in bici, nell’unico punto in cui attraversa la Senese, gli è stato fatale.

Marcela: «Mio padre era un uomo buono»

Non si dà pace Marcela, la figlia, che vive da tanti anni in città e lavora in un centro medico.

«Mio padre era un uomo buono, dolce e affettuoso, con me e con mia figlia. Era una presenza, una sicurezza, un grande amore. E poi era un professionista vero, un medico attento, umano e rigoroso. Uno che amava la sua professione, non so quante vite abbia salvato nel corso della sua lunga carriera. E ora questo terribile incidente me l’ha portato via, niente sarà più come prima».

Padre e figlia si erano sentiti intorno all’una, si erano messi d’accordo per portar fuori il cane.

«È stata l’ultima volta che l’ho sentito – racconta ancora Marcela – poi lo aspettavo a casa. Ma, invece, è arrivata la telefonata della polizia. Sono corsa sul posto, ma non ho potuto fare altro che riconoscerlo. Eppure lui era sempre così prudente in bici, ma è stato preso in pieno proprio mentre attraversava fra i due tratti di ciclabile. Adesso è tutto in mano alla procura, spero faccia chiarezza su quanto accaduto, ma niente mi restituirà un babbo e un nonno meraviglioso».

La salma sotto sequestro

La salma di Eugeniu Dabija è sotto sequestro, probabile che venga disposta l’autopsia. Quindi sarà restituita alla famiglia per i funerali.

Anche la sorella di Marcela, che vive in Germania, sta venendo a Grosseto.

Il giovane sull’auto, una Golf, che ha investito il medico moldavo dovrà rispondere di omicidio stradale.

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