CAMPAGNATICO. Ci sono storie che fanno sorridere solo a raccontarle: quella della Sabatina è una di queste. Che sta portando a un braccio di ferro, con tanto di ordinanze e ricorsi al Tar, fra la Provincia di Grosseto e il Comune di Campagnatico.
La Sabatina è una strada provinciale, circa 3,5 km, che collega altre due strade provinciali, la Fronzina e la Voltina: siamo nel comune di Campagnatico, fra Arcille e Baccinello da una parte, fra Sant’Antonio e Granaione dall’altra. In mezzo c’è il piccolo abitato di Sabatina, con la fattoria, qua e là alcuni poderi e aziende agricole. Un paradiso in Maremma.
Dall’asfalto a strada bianca
La storia inizia qualche anno fa quando la stretta strada della Sabatina, provinciale senza averne le caratteristiche (sono provinciali le strade che attraversano più comuni, questa è “solo” di collegamento fra altre due provinciali “vere”) è pericolosa perché le radici dei pini, che la costeggiano sui due lati, affiorano spaccando l’asfalto.
Siamo in piena campagna, il traffico è poco, alla fine si decide di trasformarla in strada bianca, come tante ce ne sono in Maremma e anche nel Senese. Sono attrazioni turistiche, ci si organizzano anche corse ciclistiche “speciali”, tanto che anche nella scorsa estate una di queste corse è passata proprio di qui.
Il colpo d’occhio è bellissimo, ma c’è chi protesta.
I residenti della zona, infatti, iniziano a lamentarsi per la polvere che si alza al passaggio delle auto. Al punto che interviene anche l’Asl: viene fatto un sopralluogo con un passaggio a 30 kmh che evidenzia la polvere che si alza. Così l’Asl scrive alla Provincia chiedendo di asfaltarla di nuovo. Siamo nel 2021.
Iniziano incontri con il sindaco di allora, Grisanti, si risponde all’Asl, alla fine la strada rimane bianca.
Le due ordinanze del Comune
Nel 2022 arriva la nuova Amministrazione, guidata da Elismo Pesucci e le cose cambiano. Perché dietro alle richieste dei residenti il sindaco, in estate, firma un’ordinanza imponendo alla Provincia di asfaltare la strada, entro 6 mesi. Così la Provincia ricorre una prima volta al Tar, con udienza fissata all’inizio dello scorso novembre.
A inizio novembre, una settimana prima di andare in giudizio, spunta una nuova ordinanza, che supera e annulla la precedente: non serve più asfaltare la strada, ma la Provincia deve annaffiarla due volte alla settimana. Anche in inverno.
Il Tar, ovviamente, prende atto della nuova ordinanza, ma non si pronuncia sulla seconda.
Per questo la Provincia ricorre di nuovo, l’udienza è fissata all’inizio di gennaio. Per evitare di buttar via migliaia di litri d’acqua per annaffiare una strada bianca.
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