GROSSETO. Succede fra Alberese e Rispescia, dove vivono molte famiglie che hanno figli che frequentano le scuole a Grosseto, medie e superiori. Qui, ogni mattina, c’è un autobus di Autolinee toscane, ex Tiemme, che parte alle 6,56 da Alberese (linea g15), si fa il giro delle campagne, passa per Rispescia e poi arriva alle scuole del capoluogo.
Il problema è che – segnalano alcune mamme – a volte il bus parte qualche minuto prima, a volte anche dieci, arrivando così prima alle varie fermate.
«Siamo state costrette a montare i figli in macchina e inseguire il bus fino alla fermata dopo – raccontano -. Abbiamo anche chiesto spiegazioni agli autisti, ma non ci hanno dato risposte soddisfacenti. Così, però, le famiglie sono in difficoltà, perché saltano tutti i programmi, anche i genitori hanno orari per il lavoro da rispettare. Peraltro abbiamo un abbonamento che, essendo considerati extraurbani, costa caro».
E non è l’unico problema per la zona. Perché anche il rientro incontra delle difficoltà, almeno da ottobre scorso.
«In molte scuole superiori tre giorni alla settimana i ragazzi escono alle 12. Prima c’era una corsa alle 12,15. I ragazzi lo prendevano vicino allo Yellow. Ora è stato sostituito con uno alle 11,30 che non serve a niente e gli studenti devono aspettare le 13,20. Perdono un sacco di tempo».
Autolinee toscane: «Anticipo un errore, non risuccederà»
Contattata da MaremmaOggi la società Autolinee toscane ha fatto un’indagine interna per capire il problema.
«Con una nostra rilevazione con il sistema Avm (Automatic Vehicle Monitoring, ndr) abbiamo constatato che il problema dell’anticipo c’è stato solo una volta. Abbiamo anche contattato l’autista che ha riconosciuto di aver commesso un errore. Non succederà più e ci scusiamo con gli utenti».
Autolinee toscane: «Autobus 12,15. Non dipende solo da noi»
Per il rientro la risposta di Autolinee toscane è altrettanto chiara: «L’autobus delle 11,30 non ha una grande utenza, ma ha comunque numeri che non consentono di cancellarlo. Per aggiungere una linea alle 12,15 serve un tavolo con Provincia e Comune, per capire se ci sia davvero l’esigenza. Ma siamo pronti ad affrontare la questione».
Tradotto in termini semplici: è una linea in più, fuori dal contratto di servizio, servono soldi in più.

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