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I mitici anni Settanta protagonisti alla Città visibile

Con “Settanta mi dà tanto” si fa un salto indietro di circa 50 anni per raccontare la storia di Grosseto. La rassegna del Polo Le Clarisse è alla sua quindicesima edizione: si inizia venerdì 20 settembre per arrivare al clou sabato 28 settembre con la Notte della cultura
La conferenza stampa di presentazione della Città visibile

GROSSETO. Cinquant’anni indietro nel tempo per raccontare Grosseto e la sua comunità. Nel 2024 “La Città Visibile”, manifestazione d’arte e animazione culturale urbana progettata dal Polo Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, in coorganizzazione con il Comune di Grosseto e il contributo della Fondazione CR Firenze, giunge alla sua quindicesima edizione: dopo aver dedicato il 2023 agli anni Sessanta, da venerdì 20 a domenica 29 settembre il Comune di Grosseto sarà animato da decine di iniziative culturali per raccontare i Settanta.

L’arte, l’architettura, la grafica: i mitici anni Settanta

I nuclei principali della manifestazione, come sempre, saranno due: la mostra al Polo Le Clarisse e la Notte Visibile della Cultura, che nel 2024 vivrà la sua dodicesima edizione.

L’esposizione nella struttura di via Vinzaglio, realizzata con il concorso delle opere arrivate con un bando pubblico, sarà dedicata agli anni Settanta a Grosseto. Ci saranno più sezioni: “Architettura” che rappresenterà il nucleo principale del percorso e coinciderà con la mostra “Le ville del Moderno in Toscana. Roccamare, Riva del Sole, Punta Ala” proposta dall’Università degli studi di Firenze, dall’Ordine degli architetti di Grosseto e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo.

La sezione “Arte” che comprenderà due esposizioni: una proposta dal gallerista Maurizio Ticci, che negli anni ’70 ha inaugurato la sua attività commerciale a Grosseto e che per l’occasione espone piccoli capolavori prodotti in quel decennio da grandi autori (tra cui De Chirico, Picasso, Chagall, Mirò, Fontana); l’altra dedicata alle opere d’arte di proprietà pubblica esposte nel Museo Luzzetti, tra cui quelle di Aulo Guidi che negli anni ’70 rivoluzionò la grafica pubblicitaria d’arte in Maremma.

Gli anni Settanta in città raccontati attraverso le immagini

Al confine tra arte e architettura è il progetto “Brutal City”, proposto da un collettivo di creativi locali (Massimiliano Cesa, orafo; Enrico Contu, architetto; Francesca Garofalo, sarta; Chiara Toniolo, pittrice), che presenterà un’installazione nella Chiesa dei Bigi dedicata al complesso polifunzionale ex Cosimini, inaugurato nel 1978. La sezione “Fotografia” esporrà invece le immagini degli archivi BF e Gori relative agli anni Settanta in Maremma, e una serie di cartoline provenienti dall’archivio privato di Vladimiro Capecchi.

Inoltre, saranno allestite anche una sezione dedicata ai libri locali d’arte pubblicati negli anni Settanta e una sezione video, a cura di Kansassity, con filmati d’epoca e filmati di famiglia. Infine, saranno presenti anche manifesti cinematografici (Collezione Mirko Guerrieri), e arredi e oggetti di design proposti da Filippo Prompergher.

La Notte visibile della Cultura alla conquista del centro storico

La Notte Visibile della Cultura si terrà sabato 28 settembre dalle 17. I musei cittadini saranno aperti e gratuiti fino alle ore 24. Quasi tutte le strade e le piazze saranno animate da iniziative culturali e concerti.

Solo per fare qualche esempio: nel Bastione della Cavallerizza si inaugurerà “Ciel’in città, il giardino delle sculture-gioco”; in piazza Duomo ci sarà uno spettacolo di luci e musica anni ’70 a cura di Cantiere Quattro; nel Chiasso delle Monache “Archivio sentimentale della casa di famiglia”, performance poetica di Elena Guerrini già presentata al Piccolo di Milano; nella sede della Pro Loco, uno spettacolo teatrale di Giacomo Moscato; al Polo Le Clarisse un laboratorio per bambini; in piazza Baccarini “Barbera e champagne”, racconto musicale a cura di Officina del Malcontento; in via Ricasoli “The Radiolinas”; nel Duomo un’esibizione della corale Puccini.

E poi ci saranno visite guidate, installazioni d’arte e mostre “open air”. Sarà riproposto, infine, l’atteso “Passaporto dell’arte” che permetterà, visitando gratuitamente e timbrando le “dogane dell’arte” – cioè i tre musei cittadini – di poter vincere importanti premi culturali come corsi di musica all’Istituto comunale musicale Palmiero Giannetti, abbonamenti teatrali e tessere di Fondazione Grosseto Cultura.

«Un viaggio nel tempo nella nostra storia e nella nostra anima»

«Siamo entusiasti di presentare l’edizione 2024 de “La Città Visibile” – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura, Luca Agresti – una manifestazione che, anno dopo anno, si conferma come uno degli appuntamenti più importanti e amati dalla nostra comunità. Quest’anno, con il tema dedicato agli anni Settanta, facciamo un vero e proprio viaggio nel tempo, riportando in vita un decennio che ha lasciato un segno indelebile non solo a livello nazionale ma anche nella nostra città di Grosseto. Gli anni Settanta sono stati un periodo di grande trasformazione, caratterizzati da fermenti sociali e culturali che hanno influenzato la vita urbana, l’architettura e l’arte del nostro territorio. È stato un decennio di cambiamenti profondi e di innovazioni che, in molti casi, hanno gettato le basi per il presente che viviamo oggi.

Con questa edizione vogliamo offrire a cittadini e visitatori un’occasione per riflettere su quanto quegli anni abbiano contribuito a plasmare l’identità moderna di Grosseto. Attraverso mostre, installazioni, spettacoli e iniziative culturali, ci proponiamo di raccontare non solo la storia, ma anche l’anima di quegli anni, creando un ponte tra passato e futuro. Il nostro obiettivo è che “La Città Visibile” continui a essere un motore di vitalità culturale, un’occasione di incontro e di scambio, in cui arte e partecipazione si fondano per rendere viva e accessibile la cultura a tutti. Invitiamo calorosamente ogni cittadino e turista a prendere parte a questa manifestazione e a vivere appieno ogni evento che animerà la nostra città nelle prossime settimane».

L’anno del divorzio e dell’articolo 18

«Nel 1970 – racconta il direttore del Polo Le Clarisse, Mauro Papail divorzio divenne legge e, nello stesso anno, venne promulgato lo Statuto dei lavoratori con il celebre articolo 18. Con l’istituzione del tempo pieno (1971), dei rappresentanti delegati (1974) e degli insegnanti di sostegno (1977), la scuola divenne più inclusiva. Nel 1972 si permise l’obiezione di coscienza al servizio militare e nel 1975 si riformò il diritto di famiglia – che stabilì l’assoluta parità giuridica tra uomo e donna – e quello penitenziario per assicurare ai detenuti dignità e diritto al lavoro. Nel 1978 si liberarono i corpi, riconsegnandoli a chi li possedeva realmente, l’aborto non fu più reato e Basaglia firmò la legge che chiudeva i manicomi. E poi si iniziarono a tutelare i più fragili: il servizio sanitario diventò un diritto per tutti (e non solo per chi poteva permettersi di pagare le casse mutue) e venne stabilito un “equo canone” per calmierare i prezzi degli affitti evitando le speculazioni dei proprietari».

«Insomma, gli anni Settanta ci hanno dato tanto e questo progresso generale favorì, anche in Maremma, un nuovo clima culturale, progressista e democratico – continua Papa – A Grosseto nel 1973 aprì il primo consultorio pubblico d’Italia, nel 1976 nacque un Collettivo femminista e nel 1978 il comitato promotore per la Casa della Donna. Vennero costruiti asili nido (tra i primi in Italia) e scuole materne. Nel 1974, con la riforma del servizio sanitario, venne edificato il nuovo ospedale. Nel 1975 nacque la prima televisione locale, Telegrosseto, seguita nel 1977 da Telemaremma 55. Quindi si diffusero le prime “radio libere”, tra cui Radio Grosseto International (1975), Radio Maremma Libera (1976), Radio Brigante Tiburzi (1976) e Radio Barbanella City (1978). Nei primi anni ‘70 Padre Ugolino, il “francescano dei divi”, gestiva uno studio radiofonico nel convento di San Francesco a Grosseto e realizzava programmi per Telemontecarlo. Fuori dal convento, nel 1976, Radio Maremma Toscana trasmetteva da una stalla in Grancia e Radio Grifo, nel 1977, da un granaio alla periferia sud della città. La Maremma rurale conquistava l’etere e l’energia di una città nuova si liberava da conventi, granai e stalle per puntare, finalmente, alle stelle».

Tombari: «Un decennio di grandi cambiamenti»

«Il successo della Città visibile 2024 – spiega il presidente il Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari – ha spronato la Fondazione Grosseto Cultura e il direttore del Polo Le Clarisse, Mauro Papa, a riflettere ancora sul passato della nostra città, puntando i riflettori su un altro decennio di grandi cambiamenti, gli anni Settanta, che ha gettato le basi della società contemporanea. Il racconto come sempre sarà sviluppato su più fronti anche perché la manifestazione, giunta alla sua 14esima edizione, ha come finalità principale quella di coinvolgere la comunità locale, come protagonista e come spettatrice, e il fascino del passato è sicuramente un incentivo di rilievo per interessare i grossetani. Lo scorso anno gli eventi e soprattutto la Notte della cultura, sono stati un successo: vedere il centro storico animato per ore da iniziative differenti con la partecipazione di tantissime persone, incuriosite, divertite, interessate, è un grande risultato per chi come noi si occupa di promozione culturale. Invito quindi tutti a partecipare e ringrazio coloro che hanno contribuito e contribuiranno alla manifestazione, a partire dal Comune di Grosseto e da Fondazione Cr Firenze sempre al nostro fianco in ogni iniziativa importante».

Il programma completo degli eventi

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito. Ecco il programma completo degli eventi:

  • Venerdì 20 settembre, alle 18, al Polo Le Clarisse, inaugurazione della manifestazione e della mostra al Polo Le Clarisse;
  • Lunedì 23 settembre, alle 18, al Polo Le Clarisse incontro in sala conferenze sul movimento femminista a Grosseto negli anni ’70, con Giuliana Gentili;
  • Martedì 24 settembre alle 18 al Polo Le Clarisse, incontro in sala conferenze sul Complesso Polifunzionale Cosimini di Ludovico Quaroni; con gli architetti Giulio Basili, Enrico Contu e Maria Pia Marsili;
  • Mercoledì 25 settembre alle 18 al Polo Le Clarisse, incontro in sala conferenze: “Le prime televisioni locali e le radio a libere a Grosseto”; con Giancarlo Capecchi, Paolo Pisani e Daniele Sgherri;
  • Giovedì 26 settembre alle 18 al Polo Le Clarisse, tavola rotonda sull’intelligenza artificiale con Vanessa Ruscis, artista; Patrizia Marti, professoressa associata in Design – Università di Siena; Ernesto Di Iorio, Ceo Questit; 
  • Venerdì 27 settembre dalle 18, Notte dei ricercatori;
  • Sabato 28 settembre alle 17 al Bastione della Cavallerizza, inaugurazione delle opere d’arte del progetto Ciel’in Città. Alle 18.30, in piazza Baccarini, inaugurazione della Notte visibile della Cultura con con distribuzione gratuita dei Passaporti dell’Arte.
  • Mostra Polo Le Clarisse: ingresso gratuito venerdì 20 e sabato 28 settembre. Orari mostra: dal martedì alla domenica ore 10/13 e 17/20. Biglietto per tutte le mostre in Clarisse, compreso Museo Luzzetti: 3 euro (ridotto 2 euro). 

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