ORBETELLO. Il granchio blu non è ancora considerato una specie aliena invasiva di rilevanza europea. A dirlo è la commissaria all’Ambiente Jessika Roswall, rispondendo a un’interrogazione degli eurodeputati del Pd Dario Nardella e Giuseppe Lupo.
La decisione di Bruxelles si basa sul fatto che il crostaceo viene pescato e commercializzato in diversi Paesi dell’Unione.
Il granchio blu tra mercato e danni ambientali
Originario delle Americhe, il granchio blu (Callinectes sapidus) è un predatore vorace di vongole e molluschi bivalvi. In Italia, e in particolare nella laguna di Orbetello, la sua diffusione sta provocando danni importanti all’ecosistema locale.
Il crostaceo, infatti, si è moltiplicato rapidamente, approfittando anche della morìa di orate e spigole, specie che normalmente si nutrono di granchi.
Nonostante ciò, la Commissione europea ha deciso di non inserirlo ancora nell’elenco ufficiale delle specie esotiche invasive. Nel suo intervento, Roswall ha spiegato che «questa specie è attualmente oggetto di pesca e commercializzazione in alcuni Stati membri» e che per questo motivo non è stata ancora proposta l’inclusione nella lista europea delle specie invasive.
La responsabilità degli Stati membri
La commissaria ha ricordato anche che, in base alla direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, ogni Stato membro è tenuto a correggere i danni ambientali nelle proprie acque e a garantire un “buono stato ecologico”.
Tra i criteri per raggiungere questo obiettivo c’è anche il controllo delle specie non indigene che alterano gli equilibri naturali.
Spetta quindi ai singoli Paesi — Italia compresa — redigere un programma di misure nazionali per contenere la diffusione del granchio blu e tutelare gli ecosistemi marini.
Nel frattempo, sono in corso ricerche e studi di mitigazione nell’ambito di un programma della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo, di cui anche l’Italia fa parte.
Un problema che colpisce la laguna di Orbetello
La presenza del granchio blu nella laguna di Orbetello continua a destare forte preoccupazione tra pescatori e allevatori di molluschi. Negli ultimi mesi, il crostaceo si è moltiplicato in modo impressionante, mettendo a rischio vongole, telline e piccoli pesci.
Nonostante le catture e gli interventi locali, la popolazione del granchio blu resta elevata e rappresenta una minaccia concreta per l’equilibrio della laguna e per l’economia della zona.





