FOLLONICA. Sono state fatte brillare ieri sabato 16 agosto, in una cava nelle vicinanze, le due bombe rinvenute da un giovane nella duna antistante la spiaggia libera del Puntone, nel comune di Scarlino.
Dopo il ritrovamento, dato immediatamente l’allarme ai carabinieri, era partito l’iter procedurale previsto in questi casi: comunicazione al sindaco, alla Prefettura e poi agli artificieri dell’esercito che proprio nel pomeriggio di ieri sono arrivati sul posto: il IIˆ Reggimento Genio Pontieri di Piacenza ha proceduto al disinnesco degli ordigni, al loro trasporto verso la cava più vicina e infine a farli brillare probabilmente in quella di Gavorrano.
La linea di costa dove passarono gli americani
Quello dei ritrovamenti degli ordigni bellici rimane un problema che è bene non dimenticare mai, soprattutto quando si frequentano luoghi all’aperto come la campagna e i boschi circostanti, oppure proprio la linea di costa. Non è la prima volta infatti che nella zona del Golfo di Follonica vengono ritrovati ordigni americani inesplosi della seconda guerra mondiale.
Nel 2000 nei pressi di uno stabilimento balneare della città ne furono rinvenuti 20, nel 2021 al parcheggio di un noto villaggio turistico fu la volta di alcune granate di artiglieria, nel 2023 ancora a Scarlino le granate rinvenute furono 19, mentre poco prima una bomba modello MKII (conosciuta come “bomba ananas” per via della sua particolare forma) fu trovata in Valle Onesta. In ultimo quella recuperata al porto di Piombino lo scorso marzo.
https://www.maremmaoggi.net/trovata-una-bomba-al-porto-di-piombino/
La linea Senger e la liberazione della Maremma
D’altra parte la linea della costa Tirrenica fu una di quelle seguite dall’esercito americano che tra il ’44 e il ’45 risaliva lo stivale per liberare l’Italia dall’occupazione nazifascista. Non da meno i tedeschi, nel tentativo di fermarne l’avanzata, avevano edificato lungo tutto il Paese, varie linee fortificate tra cui la “Linea Senger” che in provincia di Grosseto rappresentò un ostacolo notevole per l’esercito americano; ciò nonostante il 15 giugno per mano della Vˆ armata guidata dal generale Clark il capoluogo fu liberato e il 24 toccò a Follonica.
In quel periodo furono diversi i momenti di “guerra di postazione“, di accampamenti e scontri diretti tra le due linee nemiche che si sono combattute fino all’ultimo respiro: un passaggio storico che ha lasciato tracce ancora presenti nella vita degli uomini e anche nei territori da loro abitati.




