Le fanno la multa, la dottoressa s'infuria | MaremmaOggi Skip to content

Le fanno la multa, la dottoressa s’infuria

La dottoressa Ianetta Giannotti stava facendo una visita domiciliare d’urgenza, aveva anche lasciato l’avviso sul cruscotto
La strada dove è stata fatta la multa contestata e la dottoressa Giannotti

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Le multe, da mesi un argomento che fa tanto discutere in paese. In particolare, quelle fatte dalla polizia municipale. Per andare più nello specifico: quelle per divieto di sosta.

Una delle ultime è stata fatta alla dottoressa Ianetta Giannotti. Il 25 gennaio doveva andare, d’urgenza, da una sua paziente. Ha parcheggiato lungo via dei Ciabattini, nella zona artigianale di Castiglione della Pescaia. Poco distante c’era un camion che stava sistemando il manto stradale. La dottoressa racconta che aveva lasciato sua auto dalla parte opposta della zona di lavoro, a distanza. «Con esposti disco orario e la scritta “medico in visita domiciliare urgente”» – specifica.

Nel poco tempo che la Giannotti ha impiegato per la visita, la polizia municipale è arrivata facendo la multa sia alla sua auto che alle altre parcheggiate quasi nella stessa area.

La dottoressa si è letteralmente “infuriata”, anche perché come spesso succede, non ha sentito nemmeno il classico richiamo con il fischietto (gli agenti della municipale non sono tenuti a fischiare). Ha preannunciato che farà ricorso in tutte le sedi.

Lo sfogo della dottoressa

«Mai come in questo periodo, con un paese più che deserto, i vigili castiglionesi hanno mietuto vittime – racconta – Il 25 gennaio è toccato a me, a nulla è valso il tagliando che indicava la visita urgente alla paziente. Arrivata, la via era deserta. Ho parcheggiato la macchina sul lato destro di una strada bella larga, con un camion parcheggiato sulla sinistra a distanza di 20 metri dalla mia»

«La carreggiata è sufficientemente larga da permettere il passaggio di due camion – ci tiene a precisare – e c’è una striscia continua, il camion non poteva fare inversione a “u”, ma doveva necessariamente sorpassare la mia macchia sul lato sinistro e girare, come prevede il codice della strada, nella piazzetta più avanti. Ma probabilmente il codice stradale viene interpretato in modo molto personale».

La via è sbagliata

Alla dottoressa pare proprio che quella multa la abbiano fatta senza guardare. «Non so se sia un input amministrativo, ma so con certezza che i medici di famiglia devono effettuare visite domiciliari se le condizioni del paziente non permettono l’accesso all’ambulatorio. Con questo clima saremo costretti a non effettuare il servizio domiciliare in un paese la cui popolazione vecchia sovrasta numericamente quella giovane. Mi riservo chiaramente di fare ricorso nelle sedi opportune. Tra l’altro l’agente ha scritto che la sosta era in via degli Scalpellini. Non sa nemmeno dove si trovava: l’importante era fare la multa».

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