MONTE AMIATA. Pioggia di milioni sull’Amiata grazie alla geotermia. Il piano pluriennale di investimenti proposto da Enel ed approvato dalla Regione per il rinnovo delle concessioni geotermiche rappresenta, infatti, una base solida su cui costruire un nuovo futuro per l’Amiata.
Si tratta di circa 200 milioni di euro, su base pluriennale. Ma i Comuni dell’Amiata, che hanno trovato un accordo fra loro per la divisione delle risorse, stanno lavorando con la Regione per averli tutti in tempi relativamente brevi. All’operazione, che potrebbe essere finanziata dalla Toscana, con una sorta di anticipo, collabora anche Fidi Toscana.
L’Amiata, sia nel versante grossetano che senese, si prepara ad una stagione straordinaria fatta di idee, progetti e azioni grazie ad un corposo pacchetto di investimenti per ambiente e sviluppo. I sindaci amiatini, coordinati dal sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi che avevano delegato nel gruppo di lavoro attivato dalla Regione Toscana, hanno concordato i progetti, localizzati in tutti i comuni interessati dalle concessioni geotermiche, che saranno finanziati con le risorse del piano.
Il lavoro importante di condivisione che ha portato alla definizione dell’intesa ha comportato da parte dei Comuni amiatini e delle Province uno studio attento dei bisogni e una individuazione dei filoni su cui consolidare lo sviluppo delle comunità. Il risultato è un piano di valore storico per l’Amiata e per le province di Grosseto e Siena.
Una serie di progetti, in ogni Comune
Le azioni, previste e finanziate, sono fortemente differenziate e coordinate e vanno dal teleriscaldamento alla viabilità, dalla rigenerazione urbana dei centri storici agli impianti sportivi dal recupero di terreni incolti per trasformarli in vigneti al termalismo, in un vero e proprio complessivo rinascimento della montagna.
Ingenti saranno gli investimenti di carattere ambientale per la riduzione delle emissioni, il miglioramento degli inserimenti paesaggistici, la tutela dell’ecosistema e della salute delle comunità.
Si tratta di un complesso piano di sviluppo in cui confluiscono risorse che saranno gestite direttamente dai Comuni e dalle Province insieme a quelle governate direttamente da Enel.
La mole di risorse complessive è impressionante, con oltre 150 milioni di euro che sono destinati a specifici interventi proposti dagli enti locali o da Enel, a cui si aggiungono fondi di compensazione per un volume complessivo che sfiora i 200 milioni.
I Comuni dell’area Amiata coinvolti sono Santa Fiora, Arcidosso, Roccalbegna, Castel del Piano, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, San Casciano dei Bagni e Radicofani, oltre alle Province di Grosseto e Siena.
Questi i principali interventi che saranno realizzati direttamente da Enel Green Power: 53,4 mln
- Conversione torri di raffreddamento in torri ibride in tutte le centrali amiatine (eliminazione “pennacchio” di vapore)
- Sperimentazione sistema ossidazione secondaria aggiuntivo all’AMIS
- miglioramento strumentazioni mobili per monitoraggi ambientali
- Miglioramento delle stazioni di monitoraggio aria e sismico
- Piste ciclabili area piscina geotermica / Bagnore
- Completamento piscina geotermica Aiole
- Creazione polo manutentivo EGP presso ex centrale Bagnore2
- Nuovo sistema di accumulo per cessione calore a Floramiata
- Opere di collegamento dalle centrali Piancastagnaio all’impianto di recupero CO2 Nippon Gases
- Restyling architettonico centrali Piancastagnaio (PC4 e PC5)
- Piantumazioni per schermatura postazioni visibili dalle provinciali
Questi gli interventi concordati fra gli Enti locali che saranno realizzati dai Comuni e dalle Province con risorse messe a disposizione da Enel Green Power: 99,8 mln
Santa Fiora: 28,1 mln
- Acquisto azioni AmiataEnergia e manutenzione rete teleriscaldamento
- Terme dell’Acquaforte a Bagnore
- Fornacina Power Hub, in collaborazione con Piancastagnaio
- Progetto recupero centri spopolati
- Convento SS. Trinità per realizzazione polo imprese agricole e ricettivo – QUI l’articolo
- Rigenerazione urbana “Ex albergo Adele” e Polo innovativo Pratuccio Bagnolo
- Incentivo per famiglie che non possono allacciarsi al teleriscaldamento
- Recupero di terreni incolti ed impianto di vigneti: incentivo a supporto degli investimenti per rimettere in coltivazione terreni abbandonati o incolti
- Strada di accesso e urbanizzazione nuova area artigianale
- Progetti di rilancio del settore pellettiero locale: Fiora & Bags e Santa Fiora Made in Italy
- Recupero miniere del Siele, in collaborazione con Piancastagnaio
Arcidosso: 15,36 mln
- Pista da sci sintetica
- Rifacimento strada Monte Labro
- Azzeramento tariffa Enel a remunerazione centrale termica teleriscaldamento
- Interventi per la realizzazione ed ampliamento di reti di teleriscaldamento per le aree ad oggi non servite dal teleriscaldamento geotermico
- Realizzazione osservatorio astronomico Monte Labro
- Riqualificazione piazza Indipendenza e realizzazione parcheggi sotterranei
Roccalbegna: 4,7 mln
- RSA Santa Caterina
Castel del Piano: 4 mln
- Collegamento al teleriscaldamento ospedale e RSA Vegni
- Rigenerazione urbana del centro storico (alloggi, laboratori, spazi polifunzionali)
- Costituzione di un co-housing per sostenere le imprese presenti e incentivare l’incubazione di nuove attività
Piancastagnaio: 28 mln
- Fornacina Power Hub, in collaborazione con Santa Fiora
- Recupero palazzo Bourbon Del Monte
- Realizzazione outlet commerciale ex Furzi
- Palazzetto dello sport
- Teleriscaldamento Casa del Corto
- Progetto Parco Tecnologico Amiata: sviluppo scuola di alta pelletteria e realizzazione di centro di restauro della pelle
- Realizzazione piscina terapeutica in loc. Casa del Corto
- Completamento rete di teleriscaldamento comunale
- Cessione al comune della rete di distribuzione teleriscaldamento “La Rota”
- Cessione al comune termodotto al servizio della stazione di scambio teleriscaldamento
- Incentivo famiglie che non possono allacciarsi al teleriscaldamento
- Recupero miniere del Siele in collaborazione con Santa Fiora
- Comunità energetica fotovoltaico 1 MW
Abbadia San Salvatore: 4 mln
- Rigenerazione urbana area ex Niccolini per realizzare area residenziale e sportiva tramite partenariato pubblico privato
- Recupero impianto sportivo e turistico Altone
- Rigenerazione urbana area ex elementari
Provincia di Siena: 10,07 mln
- Strada SP 18 Piancastagnaio
- Completamento dell’anello dell’Amiata, ovvero l’infrastruttura stradale di bypass dal confine comunale Piancastagnaio-Santa Fiora, sulla SP 18 B, alla SP 25
- SP 41 S. Casciano dei Bagni
- SP 478 Radicofani
- SP 53 Radicofani e S. Casciano dei Bagni
Provincia di Grosseto: 5,57 mln
- Cofinanziamento variante tracciato SP 4 Pitigliano – Santa Fiora (frana del Convento)
- Manutenzione straordinaria SP 58, 35, 122, 45, 37
- Manutenzione straordinaria SP 160, 6
- Manutenzione straordinaria SP 123, 96, 160
Balocchi: «Il territorio si muove in sinergia»
«La grande occasione del rinnovo delle concessioni geotermiche a Enel è stata affrontata unendo metodo e contenuti – -commenta Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora – e il risultato non è soltanto nell’imponente flusso di risorse che arriva sull’Amiata. Dall’elenco dei progetti che Comuni e Province hanno saputo mettere insieme esce una visione e una volontà di essere comprensorio e di agire in sinergia».

«Il ruolo della Regione Toscana e del suo presidente Eugenio Giani è stato determinante. Questo approccio rende l’Amiata molto più forte e l’efficacia delle risorse ha un effetto esponenziale. I 200 milioni sono un volano importante che – mi auspico – genererà altre idee e farà maturare il rapporto tra istituzioni, imprese e cittadini. Investiamo in noi stessi e Santa Fiora sta lavorando in tal senso da molti anni con fiducia nella forza delle nostre aree interne e delle nostre comunità».
Marini: «Benefici di carattere economico ed ambientale»
«Si chiude un accordo che produrrà per il sistema geotermico amiatino benefici non solo di natura economica ma anche ambientale -commenta Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso – In Amiata, infatti, nei prossimi anni arriveranno oltre 200 milioni di euro per progetti finalizzati allo sviluppo socio economico del territorio che aggiungendosi ai 65 milioni di euro per la messa in sicurezza del Cipressino faranno fare il salto di qualità definitivo alla nostra montagna».

«Tutto questo mantenendo invariato l’impatto emissivo delle centrali seppur a fronte di un incremento di produzione e, quindi, mantenendo alta l’attenzione per la tutela ambientale».
Arezzini: «Progettualità sociale, culturale ed economica»
«La partecipazione del Comune di Castel del Piano alla trattativa – afferma la vicesindaca Arianna Arezzini – consentirà una ricaduta sul piano della progettualità sociale, culturale ed economica».

«Il nostro comune non è sede di impianto ma non per questo si può considerare estraneo né dal punto di vista dell’attenzione alla tutela ambientale, sulla quale è imprescindibile mantenere alta l’asticella, né dal punto di vista della ricaduta economica».
Galli: «Decisiva la collaborazione fra pubblico e privati»
«L’accordo tra la Regione Toscana e Enel Green Power- aggiunge Massimo Galli, sindaco di Roccalbegna – rappresenta per i comuni geotermici un passo significativo verso la valorizzazione e la sostenibilità delle risorse geotermiche».

«Il rinnovo delle concessioni geotermiche non solo favorisce lo sviluppo di un’energia pulita e rinnovabile, ma anche il benessere economico e sociale dei territori coinvolti. In un momento storico in cui la transizione energetica è prioritaria, questo accordo promuove una sinergia tra sviluppo economico e tutela ambientale, garantendo ricadute positive per le comunità locali attraverso investimenti in infrastrutture e servizi. La collaborazione tra enti pubblici e privati è fondamentale per costruire un futuro energetico sostenibile e per valorizzare il patrimonio geotermico della Toscana».
Limatola: «Una risposta allo spopolamento»
«Si tratta di investimenti importanti che riguardano sia le infrastrutture, sia le altre opere pubbliche e l’occupazione – sottolinea invece Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto – e che assumono un valore ancora più grande, essendo realizzati nelle aree interne, quindi rappresentano un’ottima via per mantenere in vita questi centri e lottare contro il loro spopolamento».

Capocchi: «Un risultato storico»
«L’accordo ha visto protagonisti noi sindaci dei comuni geotermici – dichiara Franco Capocchi, sindaco del Comune di Piancastagnaio – che per l’intera trattativa siamo stati sempre decisi, uniti e convinti di portare a casa un risultato storico».

«Nuovi progetti per ricadute di sostenibilità, royalties per le concessioni, adozione dei migliori standard ambientali, ricadute occupazionali dirette e per l’indotto, ricadute sociali e di sostenibilità, insomma siamo soddisfatti, ed ora stiamo già lavorando mettere in pratica i contenuti dell’accordo. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, uniti continueremo a fare grandi cose per i nostri territori».
Volpini: «Coniugare vocazione industriale e turistica»
«Il rinnovo delle concessioni Geotermiche con Regione Toscana ed Enel è stata un’occasione di confronto tra i vari territori. Questa sinergia consolidata durante i dialoghi ci ha permesso di ragionare da area unita seppur con differenze tra le stesse zone. – commenta Niccolò Volpini sindaco di Abbadia San Salvatore – Abbadia San Salvatore da Comune anti-geotermico, negli anni ha guardato l’evolversi della tecnologia e i continui sforzi per migliorarla attenzionando la tutela di ambiente e salute dei cittadini. Solo dopo aver avuto garanzie sulla volontà di continuare questo processo di crescita e miglioramento abbiamo deciso di partecipare alla discussione diventando parte attiva».

«Non siamo sede di impianto ma la vocazione della mia cittadina è sempre stata quella di coniugare la vocazione industriale a quella turistica, artigianale e commerciale, basti pensare agli anni della miniera E al benessere che ne è scaturito. La geotermia è una risorsa, e questo credo debba essere detto chiaramente, una risorsa che deve essere usata bene. Questo termine è ormai svuotato del suo significato e indica semplicemente qualcosa da sfruttare, spremere, da cui trarre profitto, su cui attaccare un cartellino con il prezzo».
«Abbiamo invece una responsabilità grande come amministratori ossia accompagnare l’utilizzo della risorsa geotermica alla tutela delle nostre caratteristiche ambientali, ponendo al primo posto la tutela della salute di chi abita qui. Ma le responsabilità non sono solamente queste, del resto un amministratore deve amministrare e questa attività si esercita prendendo decisioni spesso e volentieri su come impiegare le risorse economiche a disposizione».
«Guardare oltre i confini del proprio comune»
«Ebbene, quelle risorse potranno essere un volano di sviluppo, ma solo se usate in maniera adeguata discutendo politiche di area lungimiranti senza stare troppo attenti ai confini del proprio comune per far sì che la nostra amata Amiata riesca ad avere un futuro luminoso e prosperoso. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per oltre 13 mesi, a partire da Regione Toscana, il presidente Eugenio Giani, il sindaco delegato per la nostra area Federico Balocchi e tutto l’apparato amministrativo».
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