FOLLONICA. Un blitz nelle prime ore dell’alba ha permesso alla Guardia costiera di interrompere un importante tentativo di pesca di frodo del riccio di mare lungo la costa di Pratoranieri, nel comune di Follonica.
L’operazione è scattata tra la mezzanotte e le 5 del mattino di oggi, 6 novembre 2025, grazie a una mirata attività di controllo del territorio e alla collaborazione di cittadini amanti del mare, che hanno segnalato movimenti sospetti.
Pescatori abusivi pizzicati in flagranza
I militari delle Capitanerie di porto di Piombino e Follonica hanno atteso che i pescatori – provenienti da fuori regione – risalissero dalle immersioni iniziate alle 22.
I responsabili sono stati bloccati mentre caricavano le cassette di ricci in auto, pronti a lasciare la Toscana per rientrare nella loro regione di origine e vendere la preziosa partita al mercato nero della ristorazione.
Sequestrati 4.500 ricci: salvata la risorsa mare
Nel complesso sono stati recuperati oltre 4.500 ricci di mare, sottoposti a sequestro e immediatamente reimmessi nel loro habitat naturale in un’area meno accessibile, per proteggerli da ulteriori tentativi di pesca illegale.
Si tratta di una quantità importante: ogni riccio sottratto all’ambiente marino compromette l’equilibrio dell’ecosistema, perché svolge un ruolo essenziale nella biodiversità sommersa.
Multe da 6.000 euro per pesca di frodo
Per i quattro pescatori sono scattate quattro sanzioni amministrative, per un totale di 6.000 euro.
La pesca non autorizzata del riccio di mare rappresenta una violazione delle norme sulla tutela delle risorse ittiche e della fauna marina.
Guardia costiera: «Controlli intensificati contro una piaga ricorrente»
La Capitaneria di porto sottolinea che il fenomeno della pesca abusiva dei ricci di mare si ripete ciclicamente, e che verranno intensificati i controlli:
- tutela degli ecosistemi marini
- protezione dei consumatori
- contrasto all’illegalità economica
- salvaguardia delle risorse per la pesca sostenibile
Un impegno costante che mira a difendere il mare e chi lo rispetta.




