GROSSETO. Si pensava fosse stata debellata e invece la scabbia ha di nuovo preso il sopravvento, con un aumento di casi esponenziale. A Grosseto, ad essere colpita da un focolaio di scabbia è la casa di riposo Ferrucci, situata nell’omonima via.
I casi sarebbero diversi e i primi si sarebbero verificati quest’inverno. La situazione ha spinto la direzione della struttura a mettere in atto misure straordinarie per arginare il contagio tuttora in corso. Proprio per questo motivo è stato chiuso il salone principale della struttura e sono stati isolati tra di loro i vari padiglioni. Le visite da parte dei parenti, invece, sono sempre concesse.
Vivarelli Colonna rassicura
Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Coeso SdS commenta: «La scabbia è una patologia endemica nel nostro Paese, che ha interessato anche la casa di riposo Ferrucci di Grosseto. I casi verificati sono stati prontamente presi in carico, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Toscana sud est e l’Unità operativa complessa di Dermatologia e sono attuate tutte le azioni per prevenire il contagio: la sanificazione di ambiente e oggetti e una serie di procedure per evitare la promiscuità tra i residenti di padiglioni diversi, senza alterare, però, il normale svolgimento della vita quotidiana».
Il parassita che causa la malattia
La scabbia è causata da un parassita, l’acaro Sarcoptes scabiei. Serve un contatto prolungato con una persona che ne è colpita per essere contagiati. A quel punto l’acaro inizia a scavare dei piccolissimi cunicoli nella pelle per deporre le uova. Nel corpo si sente così un forte prurito (specie di notte) e compaiono piccole papule sui polsi, negli spazi tra le dita delle mani e dei piedi, nell’ombelico, nel girovita, e in altre aree delicate come ascelle e genitali. I casi sono ormai numerosi in tutta Italia, con picchi sopratutto all’interno delle Rsa, ma anche nelle scuole e in tutti gli ambienti familiari sovraffollati.
Nella Rsa Ferrucci colpita dal focolaio è stata immediatamente avviata la profilassi con l’applicazione di trattamenti specifici. Il trattamento della scabbia prevede l’applicazione di lozioni o creme medicate per eliminare l’acaro responsabile, accompagnato da una rigorosa igiene personale e della biancheria.
Un aumento dei casi esponenziale
Il drastico aumento dei casi ( uno studio su Infectious Diseases of Poverty ha evidenziato un incremento del 750% dei focolai proprio nelle Rsa) sarebbe inoltre legato a una possibile resistenza ai farmaci, in particolare alla permetrina, sviluppata dal parassita. Non solo: il ritorno della malattia sarebbe iniziato durante il lockdown, un periodo durante il quale le persone sono state a lungo chiuse in ambienti ristretti.