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Firmato l’accordo di programma, c’è anche la bonifica. Salvo il Quagliodromo

Firmato a Roma l’accordo di programma per le acciaierie, prevista la bonifica dell’area 36 ettari. No alle industrie al Quagliodromo
La firma dell'accordo di programma con Metinvest a Roma per le acciaierie di Piombino
La firma dell’accordo di programma con Metinvest a Roma per le acciaierie di Piombino

PIOMBINO. È stata la “Nuvola” di Fuksas, il centro congressi nel quartiere romano dell’Eur, il luogo scelto dal governo per firmare l’accordo di programma tra Metinvest-Danieli e le istituzioni italiane per la realizzazione del progetto Digital Steel Project nel nostro territorio.

Nel corso della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina tenutasi a Roma oggi, giovedì 10, il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha siglato l’atto che porterà alla nascita dell’impianto siderurgico Metinvest Adria, uno tra i più importanti investimenti industriali in Italia degli ultimi anni con un valore di investimento di circa 3 miliardi di euro che consentirà al nostro Paese di rafforzare il proprio approvvigionamento nazionale di coils d’acciaio, soddisfacendo localmente quasi metà della domanda annuale a beneficio di diverse filiere nazionali strategiche e della sicurezza generale del sistema industriale nazionale.

L’accordo è stato firmato dopo la stipula, avvenuta in mattinata, sempre a Roma, ma al ministero, dell’accordo quadro fra Jsw, Metinvest e sindacati sull’occupazione. Accordo che tutela tutte le maestranze e che era considerato presupposto imprescindibile.

Ferrari: «Una data storica per Piombino»

«Oggi è una data storica per la nostra città perché parte ufficialmente il rilancio del Polo siderurgico di Piombino – commenta il sindaco Francesco Ferrari -: la nuova acciaieria darà una risposta occupazionale concreta, riporterà la nostra città al centro delle politiche economiche nazionali, sarà l’occasione per la rinascita dell’indotto e per il rilancio di tutto il tessuto economico del territorio».

Un progetto strategico per Piombino e per il Paese, frutto di un percorso articolato in cui il Comune di Piombino è stato protagonista, contribuendo in modo determinante e delineando soluzioni efficaci ai nodi più complessi.

Prevista la bonifica dell’area 36 ettari, no alle industrie al Quagliodromo

Il Comune ha preteso una svolta importante nella gestione ambientale: la lungamente attesa bonifica dell’area della 36 Ettari, finora occultata nei contenziosi e assente da ogni piano, è stata reintegrata nel progetto con piena efficacia, liberando l’area da cumuli di rifiuti siderurgici e consentendo lo sviluppo del nuovo polo industriale secondo criteri di rigenerazione e sicurezza ambientale.

Ulteriore successo è stato l’esclusione del Quagliodromo da qualsiasi destinazione industriale, così come la gestione sostenibile dei rifiuti, inserita in un’ottica avanzata di riciclo e valorizzazione. Ha, infine, individuato e risolto la questione critica delle risorse idriche industriali: si è imposto che l’acqua del futuro impianto di depurazione, realizzato da Invitalia e inizialmente destinata allo scarico in mare senza chiara gestione, venisse recuperata per uso industriale, garantendo autonomia e sostenibilità al nuovo stabilimento. Tutti punti che non sarebbero stati contemplati senza la ferma volontà dell’Amministrazione comunale.

«Si coniugano industria avanzata e ambiente»

«È stato un lavoro difficile ma necessario – ha dichiarato il sindaco Ferrari – e oggi possiamo dire che Piombino ha posto paletti imprescindibili per un progetto davvero sostenibile:  si può, quindi, coniugare industria avanzata e rigenerazione ambientale. Un percorso che viene da lontano, nato oltre due anni fa con i primissimi contatti tra la nostra Amministrazione e Danieli, quando abbiamo dimostrato di poter esser interlocutori seri e affidabili».

Si tratta di un passo fondamentale verso la riconversione green dell’area industriale, puntando a un sistema produttivo di eccellenza energetica, digitale e inclusiva, capace di generare occupazione e sviluppo sostenibile.

«La firma dell’accordo di programma rappresenta non solo l’avvio di un’opera di grande rilevanza economica ma anche la coronazione di un impegno di tutti noi che ha messo al centro l’interesse collettivo, la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente. Un accordo serio, ben lontano dai numerosi accordi di programma tanto vuoti quanto non vincolanti che negli anni si sono succeduti».

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