MASSA MARITTIMA. Era convinto di avere una relazione con una donna all’insaputa di lei. Era convinto di poterla chiamare e di poterle mandare messaggi in continuazione, a qualsiasi ora del giorno e della notte, di poter tentare anche degli approcci sessuali nei confronti di lei, contro la sua volontà.
Mesi di persecuzioni
Parlava sempre di lei, anche con altre persone, dicendo che fosse la sua fidanzata e spesso si presentava a casa della donna. A Natale dell’anno scorso, poi, si era fatto trovare vicino alla sua auto costringendo la donna a barricarsi nell’abitacolo.
Comportamenti questi che avevano spaventato la donna, che era stata costretta a cambiare le sue abitudini e che, dopo essersi presentata anche al pronto soccorso, si era decisa a denunciarlo, ottenendo la scorsa estate una misura cautelare di divieto di avvicinamento.
L’uomo, un mancianese di 63 che da tempo vive nelle campagne di Massa Marittima, difeso dall’avvocato Marco Fanti è stato rinviato a giudizio dal giudice Sergio Compagnucci. È accusato di stalking, nei confronti della donna, assistita dall’avvocata Monica Bonomei che ha chiesto e ottenuto di essere ammessa come parte civile. Ma non solo, l’uomo dovrà rispondere anche di calunnia: il 30 dicembre dell’anno scorso si era infatti presentato alla caserma dei carabinieri della città del Balestro e aveva querelato la donna, incolpandola di avergli fatto acquistare per suo conto delle arnie al prezzo di 240 euro, promettendogli che gli avrebbe restituito la cifra anticipata dall’uomo, senza però provvedere al pagamento.
In realtà sarebbe stato il 63enne ad acquistare le arnie e a donarle alla donna senza pagare l’artigiano che le aveva costruite.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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