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Farfa e Luca, l’addio di un amico

Il noto dj ha scritto un post su Facebook per salutare Corsi, che lo ha supportato nel tempo: spesso hanno condiviso la consolle. Il dj: «Non ho più parole, ma solo tanta amarezza»
Luca Corsi con Francesco Farfa
Luca Corsi con Francesco Farfa

GROSSETO. Quando si perde un pezzo di storia della musica, un amico, un compagno e un fratello in molti condividono il proprio dolore facendo un post sui social. È l’espressione delle nostre fragilità e un gesto per trovare la comprensione degli altri, per provare ad alleviare la sofferenza della perdita.

Luca Corsi si è spento a soli 49 anni e in molti hanno lasciato un ricordo su Facebook. Tra questi, il suo “fratello maggiore”, Francesco Farfa, celebre dj internazionale.

«Il triste evento mi frantuma il cuore in maniera impattante, per il tipo di relazione speciale che c’è stata tra noi: sei stato come un fratello minore, figlio di un’epoca marcata da significative connessioni – scrive Francesco a Luca – Abbiamo custodito stati d’animo e confessioni, che restano custodite nel pieno rispetto, proprio come si fa nelle amicizie di un certo grado».

Il 29 marzo Francesco e Luca avrebbero dovuto condividere ancora una volta la consolle in una discoteca di Grosseto, come hanno fatto diverse volte nel 2024 e in tutta la loro carriera nella provincia di Grosseto e in altre città.

Da sinistra: Luca Corsi e Francesco Farfa
Da sinistra: Luca Corsi e Francesco Farfa

Il legame fra Luca e Francesco

Quello che univa Luca e Francesco era la passione per la musica, che nel tempo si è trasformata in un’amicizia solida, basata sul rispetto e sulla condivisione. «Ho sempre avuto una profonda stima per te, soprattutto come persona, per la immancabile solarità che trasmettevi, ma anche per il tuo essere disc-jockey, non un semplice dj – scrive Farfa – sicuramente originale… di quelli che piacciono a me».

«Con la tua dipartita un pezzo importante se ne va dalla mia verve, perché il sostegno e supporto che ho ricevuto da te, anche nei momenti più difficili, è stato inconsueto e prezioso – continua – Ti sono tanto riconoscente, per l’apporto sincero che hai dato alla mia esistenza. Questo è il bello della vita: conoscere e condividere la propria sostanza con persone meritevoli».

Luca per Francesco era anche ciò che lo legava a Grosseto. E per Luca, Francesco era un’ispirazione, qualcosa che lo portava a creare la sua musica, oltre ad essere un amico fondamentale

«Sei stato, indubbiamente, l’anello di congiunzione vitale per il mio legame con Grosseto, che amo particolarmente e nella quale ho tanti amici. Spero che questo “humus vitale” che sei riuscito a creare attraverso le relazioni si mantenga nel tempo – conclude Farfa – Perché è importante che un pezzo della tua anima resti qui con noi. E lo farà attraverso la musica ed i sorrisi di chi ti ha amato, ha avuto l’onore di conoscerti o anche solo di averti sentito nominare. Non ho più parole, ma solo tanta amarezza. Buon viaggio caro mio ci rivedremo, sintonizzati su un’altra frequenza».

 

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