GROSSETO. Sembrava un normale annuncio immobiliare su Subito.it: 700 euro al mese, foto, descrizione, appuntamento fissato. Tutto regolare. E invece no. Dietro quel numero di telefono c’era la falsa agente immobiliare smascherata dalle Iene, la stessa che – secondo diverse segnalazioni – avrebbe tentato di farsi consegnare denaro in anticipo, senza contratto e senza alcuna certezza dell’esistenza reale dell’appartamento.
A raccontarci come si sarebbe mossa la donna è un uomo che stava cercando casa per trasferirsi a Grosseto per lavoro. Lui è di Milano, la compagna vive in città. E per coronare il loro sogno d’amore, avevano bisogno di un appartamento.
Il modus operandi della falsa agente immobiliare è stato lo stesso mostrato nel servizio televisivo. E anche l’appartamento era il solito.
«Pretendeva i soldi subito e in nero»: la visita all’appartamento e i dubbi
Dopo aver risposto all’annuncio, l’uomo si è presentato all’appuntamento con la donna. Fin da subito, però, qualcosa non quadrava: «Chiedevo la classe energetica, i documenti… girava sempre intorno – dice – Non sapeva rispondere, sembrava arrampicarsi sugli specchi».
La situazione è diventata ancora più sospetta quando la presunta agente ha iniziato a parlare di soldi: «Mi diceva che dovevo pagarla subito. Io ero lì per vedere la casa, non per firmare – spiega ancora – Lei pretendeva il pagamento su PostePay, meglio se in nero. Diceva che poi avrei firmato con il proprietario e che, se tutto andava bene, dopo dieci giorni avrei avuto la casa».
Il tutto di domenica, senza documenti alla mano e senza alcuna garanzia. «A quel punto non mi sono fidato – racconta – Avevo un brutto presentimento».
L’annuncio ricompare con un altro nome
Da quasi due settimane, in città, non si parla d’altro. Ma l’annuncio dell’appartamento in vendita, è ancora sui siti specializzati nella vendita e nell’affitto delle case. Su Idealista è pubblicato non più a nome della donna, ma a nome dell’uomo accusato di aver messo in piedi la truffa.
«Ieri ho visto di nuovo l’annuncio. Non più a nome suo, ma a nome dell’uomo – dice – L’immobile è ancora lì».

Un cambio identità che potrebbe indicare la volontà di continuare a cercare nuove vittime.




