GROSSETO. La stagione estiva ormai sta arrivando al suo termine: le giornate sono più corte e ci stiamo preparando all’autunno imminente. Ma, tempo permettendo, sarà ancora possibile dedicare qualche ultimo giorno al mare e alla spiaggia. Per questo, diversi stabilimenti balneari resteranno aperti fino a ottobre, sfatando il mito che il lavoro per i lidi si concentri solo in tre mesi.
Nella realtà, le cose sono molto diverse: si parla sempre più di “allungamento della stagione“. I balneari stanno puntando su stabilimenti aperti per più mesi all’anno, grazie a investimenti nelle strutture e nel personale fatti negli ultimi cinque anni.
Per la stagione 2025, la chiusura della maggior parte dei lidi è prevista tra l’ultima settimana di settembre e l’ultima di ottobre, mentre molti hanno iniziato ad aprire tra aprile e maggio. Le attese per settembre sono piuttosto promettenti, complici le temperature ancora miti di questi ultimi giorni.
Marina di Grosseto e Principina a Mare
Molti bagnetti vicino a Grosseto hanno deciso di rimanere aperti anche a settembre. Una scelta importante, vista la necessità di coprire costi come personale, cucina, luce e acqua.
«Quest’anno in molti hanno deciso di allungare la stagione, per noi dipende sempre dal tempo, ma anche dal personale, visto che gran parte della forza lavoro fa la stagione estiva e poi si dedica agli studi in inverno – spiega Simone Guerrini, presidente dell’associazione dei balneari di Marina e Principina – Molti stabilimenti hanno scelto di rimanere aperti e tutti chiuderanno tra l’ultima settimana di settembre e metà ottobre».
La stagione 2025 ha portato presenze simili agli anni passati, anche se le spiagge vuote durante la settimana sono state frequenti, probabilmente a causa della crisi economica che da anni attanaglia l’Italia.
«Abbiamo visto un turismo soprattutto locale, proveniente dalle province limitrofe e concentrato nei fine settimana. Con l’inflazione e i recenti aumenti, molte famiglie fanno fatica a spostarsi più giorni – continua Guerrini – Nella nostra parte di litorale i prezzi restano abbastanza accessibili: dai 18 ai 30 euro».
La situazione a Follonica
A Follonica la situazione è leggermente diversa: chi ha un ristorante o un’attività più strutturata tende ad allungare la stagione, mentre chi non ce l’ha chiude prima.
«Negli anni ci siamo strutturati per offrire servizi come matrimoni, il che ci ha permesso di allungare la stagione sia come stabilimento che come hotel – spiega Alessandro Gandi, presidente dell’associazione stabilimenti balneari di Follonica – Quest’anno le spiagge libere erano piene nei fine settimana, quindi molti hanno scelto i lidi».
«Negli ultimi anni ho notato che maggio e settembre si sono rinforzati molto in termine di lavoro per noi e molti dei miei colleghi hanno trovato il modo per allungare la propria stagione. Noi abbiamo iniziato ad investire nei matrimoni nel 2012 – continua – Quindi per noi allungare la stagione vuol dire soprattutto avere personale qualificato in ogni ambito e investire nei nostri dipendenti. Proprio per dare un servizio qualitativo, necessario per curare i nostri clienti».
Ma anche sul follonichese si è avvertita la crisi economica, infatti, Gandi ha visto meno presenze nella parte della struttura dedicata all’albergo. Questo perché, da un lato c’è la crisi, e dall’altro lato dipende anche dalle preferenze del turista stesso che è stato attratto da altre mete, come le città d’arte. Ma in generale in Italia molte località turistiche sono rimaste vuote.
Castiglione della Pescaia: una stagione con i fiocchi… e qualche sorpresa
Nel litorale castiglionese i lidi rimarranno aperti fino all’ultima domenica di settembre, con alcuni che prolungheranno fino alla prima settimana di ottobre o anche a metà mese.
«Abbiamo deciso di allungare la stagione perché le presenze in alcuni periodi sono aumentate, ma tutto dipende dal tempo – dice Luciano Cruciani, presidente di Cormorano stabilimenti balneari – È una scelta da fare con attenzione, considerando costi di personale e le utenze».
All’inizio la stagione prometteva molto bene, ma luglio e agosto hanno portato alti e bassi a causa del tempo variabile.
«Per noi il lavoro dipende molto dal tempo e il maltempo di luglio e agosto un po’ hanno influito sull’andamento della stagione – dice Cruciani – Le persone tendono a trattenersi meno giorni rispetto agli anni precedenti, complice la riduzione dei budget per le vacanze e la voglia di visitare più posti».
IL sud della provincia e il turismo romano
A sud della provincia la situazione ha sfumature diverse, con più turisti locali e un calo durante la settimana, coerente con i numeri dell’anno scorso. In Feniglia tutti i lidi resteranno aperti fino a fine settembre. A Capalbio, invece, in molti chiuderanno a settembre e solo pochi rimarranno aperti fino a ottobre.
«Il potere d’acquisto è diminuito, quindi è normale che il lavoro durante la settimana si sia ridotto – spiega Daniele Avvento, presidente dei balneari Confcommercio – Il turismo di quest’anno è stato per lo più romano e si è concentrato nei fine settimana, perché molti di loro hanno qua la seconda casa. Il prolungamento della stagione dipende dal flusso delle persone, cioè dalle presenze».
A Capalbio la situazione è simile. «Il lavoro si concentra nei fine settimana, ma nella nostra zona abbiamo avuto problemi con le mareggiate – racconta Adalberto Sabbatini, responsabile dei balneari Cna – Noi all’Ultima Spiaggia è anni che abbiamo strutturato una stagione lunga: apriamo l’ultimo weekend di marzo e chiudiamo l’ultima settima di ottobre».




