GROSSETO. Altro che Jalisse, il record dei rifiuti a Sanremo è di Erminio Sinni.
Il cantante maremmano, con grande ironia e leggerezza, tiene a precisare il suo primato ottenuto con anni e anni di tentativi. 33 rifiuti consecutivi, contro i 29 del duo musicale composto da Fabio Ricci e Alessandra Drusian.
Sinni al festival del 1993
Erminio Sinni, gavorranese classe 1961, ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1993, sezione Nuove Proposte. Un anno che vide, nella stessa categoria, partecipare anche Nek e Laura Pausini, quest’ultima risultò poi vincitrice con La solitudine. Sinni in quell’occasione si presentò in gara con un brano scritto da Riccardo Cocciante, L’amore Vero, e si classificò quinto.
Nel 2020 è poi arrivato il riscatto di Sinni che ha vinto la prima edizione di “The Voice Senior“, Il talent dedicato agli over 60 di Rai1.
Grazie al successo ottenuto, Erminio è poi tornato sul palco dell’Ariston nel 2021 per accompagnare con la sua voce il cantante Gio Evan.
«È stata un’esperienza bellissima – aveva detto in quell’occasione il cantante – anche se l’edizione è stata molto strana, ovviamente senza pubblico per via della pandemia. Proprio per questo motivo non mi sono nemmeno accorto della tensione che si prova solitamente su quel palco: non c’era la solita atmosfera di festa. Di fatto è stato come se fosse stata un’ospitata in una qualche trasmissione».
Da allora il cantautore gavorranese ha avuto successo tra ospitate nei programmi tv e dirette Facebook dove ai suoi ammiratori regala spesso performance live dal suo appartamento romano.
La sua passione per la musica non si è mai fermata, con concerti ed eventi in giro per l’Italia. Non ultimo il concerto in piazza di Spagna a Roma per la Christmas Parade, per sostenere l’Ospedale Bambin Gesù.
I 33 rifiuti
Dal 1993 ad oggi le esclusioni dal dall’elenco del cast di Sanremo sono però state costanti, 33 consecutive, fino all’edizione 2026. Eppure le cronache attribuiscono ai Jalisse il primato dei no sanremesi.
«La cosa assurda è che non compaio nemmeno nelle liste degli esclusi – ironizza Sinni – Praticamente non esisto. Comunque rimango umile».
