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Divieto di balneazione al Puntone di Scarlino

Le analisi di Arpat hanno rilevato una concentrazione di enterococchi intestinali superiore al consentito. Adf smentisce la sindaca sulla responsabilità del depuratore
Una veduta del Puntone di Scarlino
Una veduta del Puntone di Scarlino

SCARLINO. La sindaca, Francesca Travison, ha emesso un’ordinanza di divieto di balneazione su una parte dello specchio d’acqua di fronte alla spiaggia libera tra il canale di ritorno a mare e la Fiumara di Scarlino. La zona è quella dei campeggi del Puntone.

L’ordinanza si è resa necessaria a seguito della nota di Arpat che ha segnalato risultati sfavorevoli del prelievo dell’acqua, per il superamento dei parametri di legge dei valori di enterococchi intestinali derivanti, probabilmente, da un guasto all’impianto di depurazione in località Campo Cangino.

Adf: «Il depuratore non è responsabile del problema»

Immediata la precisazione di Acquedotto del Fiora: «Le analisi effettuate da Arpat e i cui risultati hanno portato all’emissione del divieto di balneazione, sono state effettuate il 16 agosto. L’anomalia al depuratore di Campo Cangino, su cui AdF è subito intervenuta ripristinando il regolare funzionamento dell’impianto, è avvenuta invece il 17 agosto, dopo che i prelievi per le analisi erano già stati effettuati.

Pertanto, il superamento di alcuni parametri rilevato da Arpat non può essere imputabile all’impianto di depurazione», conclude AdF.

Polemiche da Follonica: «Serve un nuovo depuratore»

Ma il divieto di balneazione nelle acque del Puntone, assume anche i contorni della polemica e non da Scarlino, ma da Follonica.

I movimenti civici “Follonica nel cuore” e “In movimento per Follonica“, da sempre molto attenti alle questioni ambientali, in città e sul litorale, definiscono la questione “bomba depuratore“.

«A farne le spese – scrivono – questa volta, non sono i nasi dei turisti e dei follonichesi ma il mare scarlinese. Sembra che il divieto di balneazione che il sindaco Travison di Scarlino ha dovuto firmare per le acque vicine al Puntone sia dovuto al superamento dei livelli di sanità rilevato da Arpat.

Il cronico cattivo funzionamento del depuratore del quale abbiamo scritto tantissime volte, questa volta presenta un nuovo problema di funzionamento arrecando danni anche al comune di Scarlino. Le promesse elettorali sono finite con le elezioni del 2019», scrivono rivolti al Comune di Follonica. Sottolineando, inoltre che questa potrebbe essere l’occasione per fare squadra con il Comune di Scarlino e affrontare «insieme sfide centrali per la sopravvivenza economica e occupazionale del nostro territorio».

Come ad esempio «la realizzazione di un depuratore moderno e commisurato ai bisogni del nostro territorio».

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