PIOMBINO. La Regione Toscana ha dato il via libera alla Via postuma per la discarica ex Rimateria, che quindi potrà di nuovo accogliere rifiuti.
Per questo il Comune di Piombino ribadisce la propria netta contrarietà e la forte preoccupazione per le conseguenze che tale decisione potrebbe avere sul futuro dell’impianto, sul risanamento ambientale e sul percorso di rilancio industriale della città.
Discarica: dal sostegno alle bonifiche ad altri conferimenti
La volumetria disponibile, infatti, risulta già da adesso insufficiente per ricoprire il fabbisogno necessario. L’autorizzazione regionale cambia le carte in tavola, snaturando così la funzione originaria della discarica.
«Siamo consapevoli dell’urgenza di riportare l’impianto a una gestione regolare e controllata da parte degli enti competenti – spiega l’assessora all’ambiente Rossana Bacci – ma questo obiettivo non può essere confuso con quanto disposto dalla Regione Toscana. L’autorizzazione regionale, che comprende l’eliminazione il vincolo di esclusività dei rifiuti e amplia le tipologie di materiali conferibili, cambia radicalmente la natura della discarica: da struttura destinata ai soli rifiuti siderurgici e ai cumuli del SIN, diventa un impianto aperto ad altri conferimenti. In questo modo si snatura la sua funzione originaria, legata al servizio delle acciaierie e al sostegno delle bonifiche, tanto più necessarie oggi in vista del rilancio del polo siderurgico piombinese».
Il Comune: «No ad utilizzi diversi da quelli funzionali alle bonifiche e al Sin»
Secondo l’amministrazione, questa decisione rischia di compromettere la messa in sicurezza del SIN, condizione imprescindibile per gli accordi con i Ministeri competenti, la Regione e il Comune. Inoltre, l’ingresso di rifiuti estranei al ciclo siderurgico ridurrebbe ulteriormente la volumetria residua della discarica, già insufficiente rispetto al fabbisogno, e si porrebbe in contrasto sia con la pianificazione urbanistica, che prevede la futura riconversione a parco urbano, sia con il principio di prossimità nello smaltimento, con inevitabili ricadute ambientali negative.
«La posizione del Comune è ferma e chiara – conclude l’assessora Bacci – La discarica deve restare funzionale esclusivamente alle bonifiche e allo smaltimento dei rifiuti del Sin. La volumetria residua è già inferiore al quantitativo da trattare, non vi è quindi margine per un utilizzo diverso. La decisione della Regione ci preoccupa fortemente, perché rischia di rallentare la messa in sicurezza delle aree, di ostacolare la realizzazione degli accordi industriali e di contraddire la pianificazione urbanistica che guarda a un futuro sostenibile dell’area. Non possiamo permettere che questa scelta si traduca in un ulteriore appesantimento ambientale e in un ostacolo alla ripresa della città. La discarica deve diventare uno strumento al servizio della bonifica, non il contrario. Per questo abbiamo posto precise condizioni da mettere in atto in fase gestionale della discarica, a tutela dell’ambiente e del territorio. Il Comune continuerà a presidiare e impegnarsi al massimo per governare questo tema fondamentale. La salute dei cittadini e lo sviluppo di Piombino non possono essere sacrificati».