SAN VINCENZO. Dal monte Bianco a Rimigliano. Si è svolto nei giorni scorsi, con partenza dal tratto di spiaggia in corrispondenza dell’ingresso 4 di Rimigliano, un clean up organizzato dall’associazione Tuscany Environment Foundation, al quale hanno partecipato una ventina di giovani nuotatori francesi di età compresa tra i 10 e i 16 anni della Chamonix Natation, impegnati in un periodo di allenamenti che si svolgono sul territorio della costa.
Un’iniziativa a carattere di educazione e pulizia ambientale che ha visto il gruppo passeggiare in riva al mare raccogliendo plastiche ed eventuali rifiuti presenti sugli arenili.
Insieme agli atleti, accompagnati dall’allenatrice Debbie Cashmore, era presente la direttrice esecutiva di Tuscany Environment Foundation Laura Lo Presti.
Il sindaco: «Rimigliano è un gioiello del territorio»
Ad accogliere il gruppo prima del via dell’iniziativa il sindaco Paolo Riccucci: «Ringrazio i giovani atleti della Chamonix Natation e l’associazione Tuscany Environment Foundation per aver organizzato questa importantissima iniziativa a livello ambientale».
«Rimigliano è un gioiello del nostro territorio che va difeso e tutelato con cura e attenzione, siamo felici che un gruppo di atleti così giovani, insieme ai loro accompagnatori, abbia manifestato e messo in pratica insieme a Tef questo evento che valorizza ancora di più il parco ed evidenzia la necessità di impegnarsi volontariamente per far sì che questa parte di territorio sia sempre accogliente e tutelata, a beneficio degli ecosistemi naturali, della comunità e dei tanti visitatori che la frequentano in ogni periodo dell’anno».
Lo Presti: «Grande attenzione per l’ambiente»
«L’iniziativa – spiega la direttrice di Tef, Laura Lo Presti – è nata a seguito del contatto avvenuto tra la nostra associazione e la società sportiva francese che ha manifestato la volontà di impegnarsi attraverso l’esempio concreto di sensibilizzazione ambientale».
«Il gruppo ha raggiunto la Toscana con tre minibus, da qui l’idea di bilanciare simbolicamente il loro impatto ecologico. Così – ha aggiunto – abbiamo pensato ad un clean up, visti anche i tempi stretti a disposizione dovuti all’intensità degli allenamenti a cui sono chiamati i ragazzi in questo periodo, in Toscana per il terzo anno consecutivo. E chissà che qualcuno di loro non torni già quest’estate per il monitoraggio volontario dei nidi di tartarughe».
